La decisione del Tar Abruzzo ha fermato temporaneamente il progetto della Regione Abruzzo di introdurre autobus elettrici sulla strada parco a Pescara, una scelta che riguarda il trasporto urbano e la viabilità locale. Il ricorso presentato da un comitato civico ha portato alla sospensione della delibera regionale che autorizzava il servizio, suscitando ritardi e incertezze sul futuro della mobilità sostenibile in questa area. Il confronto davanti al tribunale amministrativo è previsto per il 22 maggio 2026.
Il provvedimento del tar abruzzo e il ricorso del comitato strada parco bene comune
Il Tar Abruzzo, sezione staccata di Pescara, ha accolto la richiesta di sospensione cautelare della delibera numero 2029, emessa dalla giunta regionale il 17 aprile 2025. Questa delibera prevedeva l’avvio della “linea verde“, un servizio di autobus completamente elettrici lungo la strada parco, infrastruttura che collega diversi quartieri nella zona tra Pescara e Montesilvano. La sospensione è stata disposta in seguito al ricorso presentato dal Comitato strada parco bene comune, gruppo formato da cittadini e residenti preoccupati per l’impatto del progetto.
Il ricorso ha come obiettivi principali l’annullamento della delibera regionale e la messa in discussione della legittimità di autorizzazioni e programmi connessi alla linea verde. Oltre alla Regione Abruzzo, sono stati coinvolti nel procedimento anche il Comune di Pescara, il Comune di Montesilvano e l’azienda di trasporti pubblici Tua Spa, chiamata a gestire il servizio. Il comitato sostiene che elementi cruciali non siano stati valutati correttamente nella fase decisionale, con potenziali ripercussioni ambientali e urbanistiche.
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La linea verde: obiettivi del progetto e implicazioni per la mobilità locale
La linea verde è un progetto pensato per introdurre una flotta di autobus elettrici lungo la strada parco, arteria strategica per la mobilità tra Pescara e Montesilvano. Questa iniziativa rientra nelle politiche regionali per incrementare i servizi di trasporto pubblico a basso impatto ambientale, con l’intento di ridurre l’uso di veicoli privati e le emissioni inquinanti. Il percorso della linea verde avrebbe dovuto coprire diverse fermate dislocate in punti chiave, facilitando gli spostamenti dei residenti e dei pendolari.
L’utilizzo di mezzi elettrici si inserisce in un contesto più ampio di promozione della mobilità sostenibile, ma la scelta della strada parco come sede della linea ha provocato divergenze. Alcuni residenti hanno manifestato dubbi sui possibili effetti sul traffico e sull’equilibrio ambientale della zona. Inoltre, il progetto ha imposto modifiche alla viabilità già esistente, con possibili ripercussioni sulla fruibilità della strada e sui servizi urbani. Tali criticità hanno spinto un gruppo di cittadini a organizzarsi nel comitato strada parco bene comune, promotore del ricorso al Tar.
Il ruolo del comune di pescara, del comune di montesilvano e di tua spa nel progetto
Il Comune di Pescara e il Comune di Montesilvano, in qualità di amministrazioni locali, hanno espresso un consenso preliminare al progetto della linea verde, partecipando alle fasi di pianificazione e autorizzazione. Entrambi i comuni avrebbero dovuto collaborare per garantire l’adeguamento delle infrastrutture e l’implementazione delle fermate lungo il tracciato. La scelta di spostare il servizio di autobus elettrici sulla strada parco ha aperto però un dibattito sull’efficacia delle modifiche prevista e sulle priorità da assegnare alle aree urbane interessate.
Tua Spa, l’azienda pubblica che gestisce il trasporto su gomma in Abruzzo, sarebbe stata responsabile del lancio operativo della linea verde, occupandosi della flotta di autobus e dell’organizzazione degli orari. L’interruzione decisa dal Tar ha bloccato la pianificazione e allungato i tempi per la messa in funzione del servizio. I vertici di Tua avrebbero dovuto preparare la rimodulazione degli assetti e gestire i contratti relativi alla fornitura dei mezzi e alla manutenzione.
Le prossime tappe legali: udienza pubblica fissata per maggio 2026
L’udienza pubblica fissata per il 22 maggio 2026 rappresenta un momento chiave per definire la sorte della linea verde sulla strada parco. In quella data, il Tar si pronuncerà nel merito del ricorso presentato dal comitato strada parco bene comune, valutando le motivazioni esposte e le eventuali irregolarità nel processo decisionale. Questa fase del procedimento coinvolgerà le parti coinvolte nella vicenda, compresi enti pubblici e società interessate.
La sospensione della delibera regionale, disposta temporaneamente, non comporta automaticamente l’annullamento definitivo del progetto ma indica una attenzione del tribunale alle questioni sollevate. Se il ricorso dovesse essere accolto anche nel merito, potranno scattare misure correttive o la cancellazione del piano iniziale della linea verde. Il dibattito in corso riflette una tensione tra esigenze di innovazione dei trasporti e istanze di tutela ambientale e urbana da parte della comunità locale.