Il tar del lazio autorizza il taglio di 26 alberi per i sondaggi archeologici dello stadio della roma

Il tar del lazio autorizza il taglio di 26 alberi per i sondaggi archeologici dello stadio della roma

Il Tar del Lazio autorizza il taglio di 26 alberi a Pietralata per i sondaggi archeologici preliminari al nuovo stadio della As Roma, nonostante le proteste di cittadini e gruppi politici.
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Il Tar del Lazio ha autorizzato il taglio di 26 alberi a Pietralata per i sondaggi archeologici preliminari al nuovo stadio della AS Roma, respingendo le richieste di sospensione avanzate da cittadini e associazioni. - Gaeta.it

L’amministrazione di roma può procedere con il taglio di alcuni alberi nell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della as roma. Il tribunale amministrativo regionale del lazio ha respinto la richiesta di sospensione avanzata da cittadini e associazioni contrarie al progetto. Questo via libera riguarda in particolare l’abbattimento di 26 piante utili per le operazioni preliminari di natura archeologica, fondamentali per il prosieguo dei lavori. Il dibattito, acceso da settimane, da una parte sottolinea l’importanza di salvaguardare il verde urbano, dall’altra evidenzia la necessità di rispettare i tempi tecnici del cantiere.

La decisione del tar sul taglio degli alberi a pietralata

Il tar del lazio si è pronunciato stabilendo che il nulla osta rilasciato per l’abbattimento di 26 alberi in zona pietralata resta valido. Questi alberi devono essere eliminati per consentire lo scavo delle cosiddette “trincee”, indispensabili per i sondaggi archeologici preliminari alla costruzione dello stadio. Il tribunale ha escluso l’esistenza di un bosco urbano nell’area in questione, contraddicendo le accuse mosse da alcuni comitati locali. Le piante da abbattere appartengono a specie diverse, disposte in un’area distinta e separata da quella considerata come “bosco” da chi si oppone al progetto. La sentenza dunque ribadisce come questo taglio non influisca sul polmone verde principale della zona.

Il contesto legale e le motivazioni dell’assessore all’urbanistica

Maurizio veloccia, assessore all’urbanistica di roma, ha spiegato che la domanda cautelare respinta dal tar era una richiesta di intervento provvisorio volta a fermare il taglio prima della decisione definitiva. Questo tipo di domanda si utilizza per tutelare elementi di interesse ambientale o paesaggistico in attesa di una sentenza completa. L’assessore ha evidenziato come il procedimento si inserisca in un quadro più ampio di ricorsi giudiziari contro la delibera del campidoglio, che ha dichiarato l’interesse pubblico della costruzione dello stadio. La battaglia legale ha mostrato sinora diversi tentativi di bloccare le operazioni, ma gli enti coinvolti hanno resistito mantenendo le autorizzazioni in vigore.

I tagli contestati e le reazioni dei cittadini e partiti politici

Il primo intervento per tagliare gli alberi è partito il 19 maggio scorso, pochi giorni dopo la delimitazione ufficiale dell’area destinata agli scavi. Quella stessa operazione aveva suscitato proteste da parte di residenti, dell’Arci e di gruppi politici come il m5s, che avevano denunciato presunte irregolarità e l’impatto ambientale della scelta. Il campidoglio ha replicato chiarendo che i tagli sono autorizzati e non coinvolgono la superficie elevata a “bosco urbano”, circoscritta a circa un ettaro e mezzo. Nonostante questo, anche quei tagli avevano fatto scattare azioni legali, in particolare richieste cautelari per sospendere i lavori. I ricorsi, però, non hanno raggiunto esito favorevole per i ricorrenti.

Il commento finale del campidoglio sull’esito della sentenza

L’assessore veloccia ha definito il responso del tar una conferma della correttezza degli atti amministrativi del comune di roma. Secondo lui questa vittoria legale permette di proseguire senza ostacoli i sondaggi archeologici nell’area di pietralata. Veloccia ha sottolineato anche come le contestazioni ritornino frequentemente senza portare novità sostanziali, provando a rallentare i tempi senza basi solide. L’amministrazione capitolina e la società as roma restano così concentrate sul portare avanti il progetto del nuovo stadio, affrontando le sfide giuridiche senza rallentamenti. L’area è pronta a vedere nei prossimi mesi nuovi passaggi operativi fondamentali per l’avanzamento dei lavori.

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