Una turista romana è stata aggredita da un cervo sulle sponde del lago Pio, a Villalago . L’episodio ha suscitato preoccupazione tra le autorità locali, che hanno deciso di coinvolgere il prefetto per affrontare il problema della fauna selvatica nel territorio. Il sindaco Fernando Gatta ha confermato l’adozione di misure preventive ma chiede un intervento più ampio.
L’aggressione alla turista: cosa è successo sulle rive del lago Pio
La donna stava passeggiando con i suoi familiari intorno al lago Pio, piccolo specchio d’acqua che delimita uno dei centri abitati meno popolosi dell’aquilano, Villalago, che conta meno di 500 residenti. Mentre camminava, una cerva l’ha colpita ripetutamente con gli zoccoli, infliggendole dieci colpi. L’aggressione ha provocato ferite tali da richiedere il ricovero presso il pronto soccorso locale. Qui i medici hanno valutato una prognosi di quindici giorni.
Non è un caso isolato: durante le indagini condotte dai carabinieri forestali, la stessa vittima ha riferito un altro episodio, simile a questo, verificatosi in giorni antecedenti. Non vi sono ancora dati ufficiali sul numero esatto di episodi simili, ma il fenomeno sembra in crescita.
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Le misure adottate dal comune di Villalago
Il sindaco Fernando Gatta ha ribadito che l’amministrazione comunale ha già predisposto una serie di interventi per contenere il rischio di nuovi incidenti con animali selvatici. Tra questi, ordinanze restrittive e la posa di segnaletica chiara lungo le aree a maggior presenza di fauna.
Questa segnaletica serve a informare residenti e turisti della possibile presenza di cervi e altri animali. Le ordinanze puntano a limitare l’avvicinamento degli esseri umani agli animali, fenomeno che sta aumentando, complicando la gestione del rapporto tra cittadini e natura.
Il sindaco ha sottolineato che le regole vigenti cercano di mettere un freno ai rischi derivanti da un’interazione non controllata, ma, essendo di competenza più ampia, la questione richiede un supporto a livello provinciale o regionale.
Il coinvolgimento del prefetto e le prospettive per una strategia più ampia
A seguito dell’aggressione, il primo cittadino ha contattato il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, per chiedere un intervento coordinato tra forze dell’ordine e amministrazioni locali. L’obiettivo è elaborare un piano complessivo per la gestione della fauna selvatica, specie in aree frequentate da turisti.
Il prefetto potrebbe attivare risorse utili per la sorveglianza, e garantire un raccordo tra enti ambientali e comuni. La questione riguarda la tutela della sicurezza pubblica ma anche la conservazione degli habitat naturali e la prevenzione degli incidenti.
Villalago, data la sua conformazione e le dimensioni ridotte, evidenzia quanto sia delicato mantenere l’equilibrio tra i visitatori e gli animali che popolano il territorio. L’appello del sindaco punta a soluzioni condivise, capaci di rispettare sia la natura sia le persone.
Impatto degli episodi sulla comunità e sul turismo
Gli episodi recenti, tra cui l’aggressione alla turista, hanno creato allarme sia tra gli abitanti che tra i visitatori. Villalago si caratterizza per un turismo a contatto con la natura, attratto da paesaggi lacustri e sentieri boschivi. La presenza in aumento di cervi e altri animali in zone frequenti da persone può generare situazioni di pericolo.
I residenti, pur abituati alla fauna selvatica, mostrano preoccupazione per la sicurezza di chi arriva in visita, spesso ignaro dei comportamenti da tenere vicino agli animali. Il comune cerca di mitigare questo impatto attraverso segnalazioni puntuali e informazioni rivolte a chi percorre le aree naturali.
Gli operatori locali sottolineano che, in caso di incidenti, l’immagine del territorio potrebbe risentirne, con ricadute negative sul turismo. Per questo, è essenziale migliorare la convivenza, al fine di garantire a passanti e animali la necessaria distanza e sicurezza.
Le attività delle forze dell’ordine e forestali contro i rischi derivati dalla fauna selvatica
I carabinieri forestali hanno avviato verifiche e raccolta di segnalazioni dopo gli episodi di aggressione. Il loro ruolo è fondamentale per monitorare la presenza degli animali, intervenire in situazioni di rischio e assicurare che le norme vengano rispettate.
L’attenzione delle forze dell’ordine si concentra anche sulle azioni preventive, con controlli nelle aree più frequentate e dialogo con la popolazione per spiegare le necessità di mantenere una distanza protetta dagli animali.
Quello in corso appare come un monitoraggio costante, finalizzato a evitare che episodi simili si ripetano e che si possano adottare misure più efficaci nel breve periodo, conciliando la salvaguardia ambientale con la sicurezza pubblica.