Il sindaco di Trino vieta di coprire il volto nei luoghi pubblici per rafforzare la sicurezza urbana

Il sindaco di Trino vieta di coprire il volto nei luoghi pubblici per rafforzare la sicurezza urbana

Il sindaco Daniele Pane di Trino introduce il divieto di coprire il volto in spazi pubblici per aumentare la sicurezza, con sanzioni da 100 a 300 euro e rimozione immediata degli indumenti vietati.
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Il sindaco di Trino, Daniele Pane, ha vietato l’uso di indumenti o accessori che coprano il volto in spazi pubblici, per motivi di sicurezza, con multe da 100 a 300 euro e rimozione immediata degli oggetti vietati. - Gaeta.it

Una nuova ordinanza firmata dal sindaco di Trino, Daniele Pane, ha introdotto il divieto immediato di indossare indumenti o accessori che nascondano il volto in tutti gli spazi pubblici o aperti al pubblico del comune di Trino, in provincia di Vercelli. La misura punta a garantire più sicurezza in città, tutelare l’ordine pubblico e favorire il rispetto tra cittadini. Il provvedimento riguarda diversi tipi di coperture, come niqab, burqa, passamontagna, maschere integrali e caschi con visiera oscurata, esclusa la guida dei veicoli.

Divieto di coprire il volto: prescrizioni e sanzioni nel comune di Trino

L’ordinanza firmata da Daniele Pane si applica su tutto il territorio comunale di Trino e comporta il divieto assoluto di nascondere il volto in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Sono comprese piazze, vie cittadine, esercizi commerciali, mercati, e tutti gli spazi normalmente accessibili ai residenti e visitatori. Tra gli indumenti interessati dal divieto ci sono il niqab e il burqa, tipici di alcune tradizioni religiose, ma anche passamontagna e maschere che coprono completamente il volto. L’ordinanza include anche caschi con visiere oscurate, fatta eccezione per chi li indossa durante la guida di un mezzo a motore.

Sanzioni previste per chi non rispetta il divieto

Chi viola questa prescrizione potrà essere multato con una sanzione amministrativa che va da 100 a 300 euro. Subito dopo la contestazione, le forze dell’ordine rimuoveranno l’accessorio o l’indumento vietato per consentire l’identificazione del soggetto coinvolto. L’operazione di identificazione è fondamentale secondo le autorità per garantire sicurezza e controllo sul territorio, soprattutto in un momento segnato da crescenti preoccupazioni internazionali o nazionali in materia di pubblica sicurezza.

Le motivazioni dell’ordinanza spiegate dal sindaco daniele pane

Daniele Pane, sindaco di Trino, ha dichiarato che “la decisione nasce dalla necessità di reagire a un contesto internazionale caratterizzato da instabilità e rischi aumentati per la sicurezza di cittadini e istituzioni.” Il riconoscimento visivo delle persone in luoghi pubblici si rivela un presidio fondamentale per mantenere l’ordine e assicurare una convivenza civile. Il provvedimento intende prevenire situazioni di rischio e contemporaneamente rafforzare la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine.

Il sindaco ha voluto sottolineare come la misura rispetti i valori di libertà, uguaglianza e dignità della persona. Un accento particolare è stato posto sul rispetto per le donne, racchiudendo nel divieto l’impegno alla tutela delle libertà personali e dei diritti fondamentali. La scelta cade in un momento in cui temi come la sicurezza urbana e la coesione sociale tornano al centro del dibattito pubblico.

L’impatto dell’ordinanza sulla comunità e la gestione della sicurezza locale

L’adozione del divieto di copertura del volto nei luoghi aperti al pubblico a Trino induce un cambiamento significativo nel modo in cui sicurezza e ordine saranno mantenuti. Le forze dell’ordine avranno strumenti più chiari per operare controlli, gestire situazioni di emergenza e procedere a tempestivi controlli d’identità. Nel contesto locale, questo potrebbe tradursi in un maggior senso di protezione per chi frequenta spazi pubblici e attività commerciali.

Dibattiti sociali e misure adottate

Sul piano sociale, il divieto può sollevare dibattiti legati a libertà individuali e pratiche culturali, ma le autorità comunali si sono mosse convinte dell’importanza di tutelare l’incolumità pubblica evitando rischi legati a possibilità di anonimato in luoghi di pubblico accesso. Ogni irregolarità o disappunto espresso sul provvedimento verrà probabilmente affrontato nel confronto tra amministrazione e cittadinanza.

La rimozione immediata degli indumenti e la sanzione pecuniaria mirano a imporre il rispetto della nuova norma e ad accelerare la risposta delle forze dell’ordine. A livello pratico, questo comporterà un controllo più serrato e frequente in strada, così da garantire che l’ordinanza venga applicata in modo uniforme.

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