A Roma, la Casa dell’Architettura ha ospitato la presentazione della mostra “Opere del Giubileo e architettura sacra“. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato l’importanza del progetto giubilare, che ha coinvolto numerosi interventi urbanistici con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in città. Tra opere concluse e in corso, gli interventi raggiungono quota 156.
Un bilancio sui lavori giubilari tra quantità e qualità
Durante la presentazione, Gualtieri ha spiegato che l’amministrazione si è concentrata non solo sul numero di progetti completati, ma anche sulla sostanza di ciascuno. In questi tre anni, la priorità è stata portare qualità agli interventi urbani, selezionando opere capaci di lasciare un impatto duraturo. L’attenzione non si è limitata alla quantità: la cura per il dettaglio e la funzionalità delle aree coinvolte indicano un cambio di passo. Le cifre parlano da sole. Sono infatti 156 i cantieri attivati tra quelli completati e quelli ancora in fase finale, che indicano una notevole mobilitazione di risorse e energie in vista del Giubileo.
Qualità e rapidità: il modello romano
Il sindaco ha messo in risalto che questo ritmo serrato non ha sacrificato la qualità. “A roma – ha aggiunto – presto e bene possono convivere”. Il modello adottato punta a coniugare velocità e attenzione ai particolari, senza rinunciare a una visione d’insieme che valorizza spazi, funzioni e ambienti. Le opere spaziano dalla riqualificazione di aree urbane al miglioramento del verde pubblico e di infrastrutture, segno di una strategia che punta a modificare concretamente l’aspetto e la fruibilità della città.
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La svolta urbanistica: più qualità e meno spazio alle auto
Gualtieri ha sottolineato l’approccio adottato fin dall’inizio per i cantieri giubilari. Il sindaco ha parlato di una linea di intervento che mira a dare ambizione e una qualità trasformativa ai lavori in corso. Il progetto non si concentra solo sull’aspetto estetico, ma riguarda il riequilibrio degli spazi urbani e la vivibilità complessiva. Questo significa porre maggior cura alla presenza di aree verdi e spazi accessibili, aprendo una breccia rispetto alle visioni urbanistiche tradizionali fortemente orientate al traffico automobilistico.
Trasformare roma per pedoni e ciclisti
Roma, ha detto il sindaco, aveva una concezione degli spazi pubblici pensati per far muovere il più rapidamente possibile le auto. Quella eredità ha limitato la qualità della vita e la fruizione degli spazi da parte dei cittadini. Adesso il lavoro punta a invertire questa tendenza, recuperando aree verdi e creando ambienti più accoglienti, a misura di pedoni e ciclisti. Non si tratta solo di estetica, ma di migliorare concretamente la vivibilità quotidiana della città.
La riflessione sui risultati raggiunti e sulle scelte fatte durante questa stagione di lavori servirà, secondo il sindaco, da base per fissare traguardi più ambiziosi nel futuro. Si tratta di un passaggio importante per sostenere una riqualificazione che vada oltre il Giubileo, lasciando un’eredità duratura per i romani.
La mostra come rappresentazione concreta dei cambiamenti giubilari
La mostra alla Casa dell’Architettura si propone di raccontare proprio questo percorso. Attraverso una selezione delle opere più rappresentative, offre una lettura visiva degli sforzi compiuti. Si tratta di interventi emblematici che rappresentano sia il lavoro già concluso sia quello in corso, mettendo in risalto diversi aspetti dell’architettura sacra e del recupero urbano. Il progetto espositivo permette di valutare il valore estetico, funzionale e sociale delle opere, dimostrando in modo concreto il risultato di una gestione che ha sposato velocità d’esecuzione e attenzione alla qualità.
Coinvolgere i cittadini nella trasformazione
Questa iniziativa aiuta anche a coinvolgere maggiormente i cittadini nelle trasformazioni della città, offrendo un’occasione per vedere da vicino i cambiamenti e farsi un’idea precisa degli spazi ripensati in vista dell’evento. L’evento è anche uno strumento per alimentare un dibattito attivo su come sviluppare ulteriormente Roma, ponendo attenzione a temi come verde, mobilità lenta e spazi pubblici accessibili.
L’obiettivo è chiaro: decostruire antiche modalità di gestione urbana per costruire un ambiente più equilibrato e accogliente. La mostra rappresenta così qualcosa di più di un semplice racconto visivo; diventa uno stimolo per riflettere sul futuro della città dopo il Giubileo, mantenendo viva l’attenzione su sicurezza, qualità ambientale e benessere collettivo.