L’interpretazione dei dati sul turismo a Rimini scatena spesso discussioni accese e contrapposizioni tra amministratori e operatori locali. Il sindaco Jamil Sadegholvaad, intervenuto con una nota rivolta ai media nel 2025, mette in luce come l’uso parziale o strumentale delle statistiche finisca per alimentare una competizione inutile tra territori vicini, invece di evidenziare fenomeni più ampi. L’attenzione si sposta così sul confronto con Cavallino, altra località balneare della regione veneta, che nel 2023 aveva sorpassato Rimini in termini di pernottamenti, per poi essere superata nuovamente nel 2024. Sadegholvaad sottolinea l’importanza di guardare oltre i numeri puri e concentrarsi sulla qualità dell’offerta turistica, evitando narrazioni polarizzate.
Le tensioni dietro la lettura dei numeri turistici a rimini
Lo scambio di dati sul turismo tra comuni confinanti, specie tra Rimini e località limitrofe, si rivela spesso terreno di scontro politico. Jamil Sadegholvaad osserva che mentre i numeri stessi non lasciano spazio a opinioni, la loro interpretazione diventa invece motivo di divisione tra maggioranze e opposizioni o operatori turistici. Ogni mese, quando arrivano le statistiche ufficiali dell’Istat sulla Regione Emilia-Romagna, si rinnova un rituale di accuse incrociate: i risultati positivi vengono contestati come manipolati, mentre quelli negativi vengono visti come segnali di crisi imminente. Questo ciclo ripetitivo scava un solco tra comunità e stakeholder locali.
Una competizione limitata e poco lungimirante
Il sindaco puntualizza che questa competizione tra Comuni è corta e limitata, non coglie il quadro più ampio della concorrenza turistica globale, che vede sfidarsi interi paesi e regioni. È come se il confronto, di fatto, avvenisse tra piccoli distretti, mentre la vera competizione si gioca su livelli molto più ampi e complessi. Le statistiche vanno dunque interpretate con attenzione, pesando le variabili e considerando il contesto, e non semplicemente contate o sfruttate come arma politica. Questo modo riduttivo di leggere i dati perde di vista aspetti importanti come la tipologia di turismo, la stagionalità e le diverse caratteristiche delle località.
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Cavallino, rimini e la sfida sul primato nei pernottamenti
Un anno fa, nel 2024, la località balneare di Cavallino, in provincia di Venezia, aveva annunciato di aver superato Rimini per numero di pernottamenti turistici. I dati ufficiali parlavano di 6.818.604 notti contro i 6.749.253 di Rimini. Questa notizia aveva alimentato un dibattito acceso e provocato diverse interpretazioni, spesso visti più come una vittoria simbolica che una vera misura di competitività. Sadegholvaad rileva che in molti, per vantaggio politico o promozionale, avevano preso quei numeri in modo semplicistico, senza considerare che le due località presentano offerte e target diversi, rendendo impossibile un confronto diretto.
La rimonta di rimini nel 2025
Nel 2025, invece, è Rimini a riprendersi la prima posizione nella classifica delle località balneari più visitate in Italia, con 6.938.992 pernottamenti rispetto ai 6.761.224 di Cavallino. Questi dati confermano la capacità di attrazione turistica di Rimini, ma il sindaco invita a non focalizzarsi soltanto su chi ha il numero maggiore. Secondo lui la competizione tra le due località va superata per guardare a un progetto che valorizzi le caratteristiche e le peculiarità di ciascuna destinazione. Rimini non deve limitarsi a inseguire primati numerici mensili o annuali, ma a sviluppare un’offerta che risponda a bisogni più articolati.
L’attenzione alla qualità come sfida per il turismo riminese
Da qualche tempo Rimini ha spostato la sua strategia turistica verso la qualità dell’esperienza offerta, puntando a costruire vacanze che vadano oltre la semplice quantità di presenze. Sadegholvaad sottolinea che questa trasformazione non riguarda solo il comune o la regione Emilia-Romagna, ma dovrebbe coinvolgere anche realtà turistiche di altre regioni. Il turismo italiano può offrire esperienze uniche se i territori collaborano, integrando le proprie risorse.
Una visione integrata tra territori
Il sindaco cita l’esempio di un sistema che metta insieme le esperienze di Rimini con quelle di Cavallino o di Firenze. L’obiettivo è proporre un’offerta più ampia e articolata, che attragga viaggiatori interessati a più aspetti culturali, sportivi e ambientali, senza limitarsi alla competizione sulle cifre dei pernottamenti. Il riconfermato primato di Rimini nel 2024 sottolinea una forza attrattiva, ma non deve distogliere dall’idea che i numeri debbano essere usati per migliorare e pianificare il futuro, senza cadere nella propaganda o in sfide fini a se stesse.
Il dibattito che ruota attorno ai dati sul turismo testimonia invece una difficoltà nel passare da una lettura semplicistica a una visione più articolata. Rimini sembra aver avviato un percorso che punta a mettere al centro la qualità e la diversificazione dell’offerta, ma questo richiede capacità di collaborazione tra territori e la volontà di superare logiche di campanile che non servono a nessuno. Questi temi resteranno centrali nel dibattito locale e nazionale anche nei mesi e anni a venire.