Il sindaco di Reggio Calabria chiede di fermare il genocidio a Gaza e sostiene la bandiera palestinese

Il sindaco di Reggio Calabria chiede di fermare il genocidio a Gaza e sostiene la bandiera palestinese

Reggio Calabria esprime solidarietà a Gaza esponendo la bandiera palestinese, condanna la violenza e approva il riconoscimento dello Stato di Palestina, chiedendo un cessate il fuoco e una pace duratura.
Il Sindaco Di Reggio Calabria Il Sindaco Di Reggio Calabria
Reggio Calabria esprime solidarietà a Gaza esponendo la bandiera palestinese e approva il riconoscimento dello Stato di Palestina, chiedendo pace e cessate il fuoco nel conflitto. - Gaeta.it

La città metropolitana di Reggio Calabria si schiera apertamente contro la violenza in corso a Gaza. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha esposto la bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana, come segnale di solidarietà e condanna del massacro che colpisce soprattutto i bambini. Questo gesto si inserisce nel contesto di un appello globale per fermare il conflitto e promuovere una pace duratura.

Un gesto di solidarietà con la Palestina nel cuore di Reggio Calabria

Nel cuore di Reggio Calabria, Palazzo Alvaro si trasforma in emblema di un appello urgente. Il sindaco Falcomatà ha voluto mostrare chiaramente la bandiera della Palestina, affermando che “non si può restare indifferenti davanti a quello che ha definito un genocidio in atto.” Ha ribadito che la città metropolitana “non si volterà dall’altra parte”, sottolineando come Reggio Calabria abbia sempre manifestato sensibilità verso ogni ingiustizia, ovunque essa avvenga.

L’esposizione della bandiera non è solo un simbolo ma un grido forte in un quadro più ampio, che coinvolge molte altre città italiane ed europee. La richiesta è netta: fermare la violenza e mettere fine al massacro che sta mietendo vittime civili, con particolare attenzione al dramma che vivono i bambini. La solidarietà di Reggio Calabria si unisce così a un coro internazionale.

Il richiamo alla comunità internazionale

Falcomatà ha ricordato il ruolo delle istituzioni globali e delle autorità religiose. Ha menzionato Papa Francesco e Papa Leone XIII, che nei loro interventi hanno chiesto la cessazione delle ostilità. Ha inoltre citato le risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che chiedono il cessate il fuoco, la fine dell’occupazione dei territori palestinesi e il riconoscimento di uno Stato palestinese.

Queste posizioni istituzionali delineano un quadro normativo e umanitario che pretende un cambiamento immediato, un’interruzione delle violenze che colpiscono soprattutto la popolazione civile. Il messaggio di Reggio Calabria si inserisce all’interno di questo quadro, richiamando alla responsabilità di chi governa e ai valori umani imprescindibili.

La netta condanna di ogni forma di violenza e la posizione sullo stato di Palestina

Il sindaco Falcomatà ha sottolineato che la volontà di esporre la bandiera palestinese non deve essere fraintesa come antisemitismo. Ha rigettato ogni interpretazione di questo tipo, ponendo l’accento su una ferma opposizione a qualsiasi violenza, in particolare se rivolta contro civili innocenti e bambini.

Il Comune di Reggio Calabria ha approvato all’unanimità una risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Questa decisione costituisce un passo politico preciso volto a sostenere la pace e i diritti fondamentali di tutti i popoli coinvolti nel conflitto. Il sindaco ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato e di una pace duratura per tutta la regione del Medio Oriente.

Un impegno per valori umani e diritti civili

Le affermazioni del sindaco reale esprimono la preoccupazione di una città che si fa portavoce di valori umani e diritti civili, un impegno che ha trovato eco in diverse realtà italiane ed estere. La protesta pacifica e l’appello alla comunità internazionale restano centrali nell’agenda politica di Reggio Calabria.

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