La 48/a adunata sezionale degli alpini di Pordenone ha rappresentato un momento simbolico per la città e la comunità locale. Il sindaco Alessandro Basso, presente all’evento, ha voluto condividere le sue sensazioni e riflessioni, sottolineando il valore storico e sociale che queste giornate portano con sé. La manifestazione ha visto la partecipazione di decine di penne nere e si è svolta tra cerimonie, sfilate e momenti di festa.
La prima esperienza del sindaco al corteo degli alpini e il significato dell’evento
Alessandro Basso ha partecipato per la prima volta alla sfilata insieme agli alpini, un’esperienza che ha definito difficile da raccontare a parole per l’intensità delle emozioni provate. Ha spiegato di aver capito subito perché molti colleghi sindaci parlano sempre con entusiasmo di questi momenti. La giornata ha preso avvio con l’alzabandiera, seguito dalla Santa Messa celebrata dal vescovo di Pordenone, monsignor Pellegrini. Successivamente, la parata ha attraversato le vie cittadine, ricevendo un caloroso abbraccio da San Vito al Tagliamento, altro comune legato alla tradizione alpina.
Il sindaco ha riconosciuto il lavoro della sezione degli alpini di Pordenone, guidata da Ilario Merlin, e ha elogiato la dedizione del direttivo nel preparare una giornata ricca di contenuti. Non ha dimenticato di ricordare che quella di Pordenone è una sezione con cento anni di storia alle spalle, un traguardo che racconta il legame profondo che gli alpini hanno con il territorio e la comunità.
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I valori alpini come pilastri della comunità e il ruolo delle nuove generazioni
Durante il suo intervento Basso ha rilanciato il tema della trasmissione dei valori degli alpini alle nuove generazioni. Ha infatti definito i valori alpini come i punti di riferimento nella vita sociale delle comunità locali. La “grande famiglia” degli alpini rappresenta un patrimonio umano e culturale, ha detto, indispensabile per portare avanti iniziative e progetti condivisi.
Richiamandosi a quanto detto dal presidente della sezione, Ilario Merlin, il sindaco ha sottolineato l’urgenza di aprire un confronto su come comunicare questo “tesoro” ai giovani. Le nuove leve, seguendo l’esempio delle penne nere, potrebbero contribuire a mantenere vivi tradizioni e senso civico. Secondo Basso, coinvolgere i giovani in questo percorso è un investimento che avrà ripercussioni positive per tutta la collettività.
L’impatto della sezione alpina di pordenone sulla comunità locale e le iniziative future
La sezione degli alpini di Pordenone svolge da un secolo un ruolo importante nella vita del territorio, animando spazi pubblici e supportando attività sociali. Ilario Merlin e il gruppo dirigente curano con attenzione eventi, incontri e progetti rivolti non solo agli iscritti, ma anche ai cittadini. Questo impegno ha contribuito a rafforzare il senso di appartenenza e a stimolare la partecipazione collettiva.
Nel corso della giornata sono emerse anche richieste per potenziare il dialogo con i giovani, favorendo momenti di incontro diretto con le penne nere. L’obiettivo è far conoscere alle nuove generazioni le radici storiche e i principi che caratterizzano gli alpini, dalla solidarietà al rispetto per il territorio. La comunità guarda con interesse alle strategie che verranno messe in campo per questo scopo.
La 48° adunata e il legame con pordenone
La giornata del 48° raduno sezionale ha confermato l’affetto e l’attenzione che la cittadinanza riserva agli alpini. La presenza del sindaco nel corteo e le sue parole pubbliche sottolineano come questa tradizione mantenga un peso rilevante nella vita sociale di Pordenone e nell’immagine collettiva del territorio.