Il sindaco di bologna visita la caserma mameli e approfondisce il legame storico con l'esercito friuli

Il sindaco di bologna visita la caserma mameli e approfondisce il legame storico con l’esercito friuli

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la VI commissione consiliare visitano la caserma Mameli dell’87/o reparto Friuli, rafforzando il legame storico e avviando collaborazioni educative con il Comune.
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Il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la VI commissione consiliare hanno visitato la caserma Mameli, sede dell’87/o reparto Friuli, rafforzando il legame storico e avviando progetti di collaborazione educativa tra il Comune e l’unità militare. - Gaeta.it

La recente visita del sindaco di bologna Matteo Lepore e dei membri della VI commissione consiliare alla caserma Mameli, sede dell’87/o reparto comando e supporti tattici Friuli, ha messo in luce un rapporto storico e attuale con la città. Il contatto diretto con il comando dell’unità aeromobile appartenente alla brigata Friuli ha permesso di ripercorrere momenti fondamentali della liberazione e di immaginare nuove collaborazioni educative sul territorio.

La visita del sindaco e della commissione consiliare alla caserma mameli

Nei giorni scorsi, il sindaco di bologna Matteo Lepore, accompagnato dai membri della VI commissione consiliare del Comune, si è recato alla caserma Mameli. L’incontro è avvenuto nella sede dell’87/o reparto comando e supporti tattici Friuli, la cui presenza sul territorio rappresenta un elemento di stabilità e memoria storica. La Brigata aeromobile Friuli, a cui fa capo l’87/o, ha una lunga tradizione militare che si integra con la storia di bologna.

Il generale di brigata Loreto Bolla, comandante della brigata Friuli, ha accolto la delegazione con il tenente colonnello Francesco Lasaponara, capo dell’87/o reparto. Il clima è stato quello di una reale partecipazione istituzionale, che ha permesso di approfondire ruoli e funzioni di questo reparto, inquadrato nelle operazioni dell’esercito italiano. Era presente una forte attenzione a sottolineare il rapporto tra questa unità e il tessuto urbano e sociale locale.

Il legame storico tra l’87/o reparto comando friuli e bologna

Durante la visita il tenente colonnello Lasaponara ha ricordato un episodio cruciale della storia italiana: l’ingresso dell’87/o reparto comando e supporti tattici Friuli a bologna il 21 aprile 1945, durante le fasi finali della liberazione della città. Proprio quell’unità fu la prima dell’esercito regolare a entrare in bologna, segnando un momento determinante nelle operazioni contro le forze occupanti.

L’87/o reparto ha combattuto a fianco della popolazione civile, un impegno che non si è limitato al conflitto militare ma ha avuto anche un ruolo simbolico e pratico nel processo di liberazione democratica e nella costruzione della Repubblica italiana. Questa svolta storica è stata sottolineata nel discorso di Lasaponara, che ha evidenziato il contributo dell’unità alla fondazione di uno stato libero, di cui i cittadini di oggi sono eredi diretti.

La vicinanza tra la brigata e la città si percepisce ancora oggi, non solo con la presenza della caserma Mameli, ma anche attraverso la memoria condivisa e la conservazione di cimeli e documenti.

La sala ricordi storici: testimonianze e cimeli del gruppo combattimento friuli

Nel corso della visita, il personale dell’87/o reparto ha accompagnato i rappresentanti istituzionali all’interno della sala ricordi storici. Qui sono custoditi oggetti, documenti e testimonianze che raccontano le vicende del gruppo combattimento Friuli, presente sin dal secondo dopoguerra e protagonista di numerose missioni.

La sala rappresenta un luogo di memoria materiale che collega i fatti passati con una narrazione storica tangibile. I cimeli, tra cui uniformi, equipaggiamenti e fotografie, permettono di rivivere le esperienze di quei soldati impegnati nella liberazione della città e nelle missioni successive. Questa raccolta serve a mantenere viva la conoscenza degli eventi e a trasmettere ai cittadini l’importanza del ruolo svolto dall’esercito in momenti cruciali della storia locale e nazionale.

La visita ha offerto un’occasione per riscoprire questi materiali, utilizzati per rafforzare il senso di appartenenza e promuovere il rispetto per le vicende militari, spesso poco conosciute al grande pubblico.

Le prospettive di collaborazione tra il comune di bologna e l’87/o reparto friuli

Il dialogo tra il Comune di bologna e il comando dell’87/o reparto Friuli ha portato a nuove idee di collaborazione culturale ed educativa per il futuro. Tra le proposte emerse c’è la possibilità di rendere la sala ricordi visitabile dalle scuole e dalle università, trasformandola in uno spazio dedicato alla memoria storica, alla costituzione e alla cultura della difesa.

Questa iniziativa permetterebbe agli studenti di entrare in contatto diretto con la storia militare e civile di bologna, creando un luogo di apprendimento oltre i tradizionali libri di testo. L’obiettivo è rendere questi ambienti accessibili all’educazione civica, mostrando quanto la partecipazione attiva e la solidarietà abbiano contribuito al presente democratico.

La costruzione di un protocollo formale tra il Comune e il comando dell’87/o reparto mira a stabilire regole condivise per l’organizzazione delle visite e degli eventi, garantendo continuità e attenzione alle esigenze didattiche. L’idea è di valorizzare un patrimonio storico spesso dimenticato, integrandolo nelle iniziative pubbliche e formative della città.

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