Il 5 giugno 2025, nel cuore del Cansiglio, si è tenuta l’assemblea del centro caseario e agrituristico dell’altipiano Tambre-Spert-Cansiglio Bio Cansiglio. L’appuntamento ha approfondito temi centrali per il lattiero-caseario e l’agroalimentare italiano, con particolare attenzione alle politiche governative e ai problemi che attraversano questo comparto in un mercato globale. Il senatore Luca De Carlo ha esposto il quadro degli interventi e delle difficoltà, puntando sul valore della qualità per affrontare le sfide di oggi.
Stanziamenti e interventi governativi per l’agricoltura italiana
Negli ultimi due anni il governo guidato da Meloni ha dedicato al settore agricolo risorse senza precedenti. Secondo il senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato che si occupa di industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, sono stati stanziati 11 miliardi di euro a sostegno delle attività agricole. Questa cifra rappresenta il maggiore investimento nella storia repubblicana e si aggiunge agli stanziamenti già previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza .
Oltre alle risorse dirette, sono state introdotte agevolazioni sul gasolio agricolo che, per le casse dello Stato, significano un’esborso ulteriore pari a un miliardo di euro all’anno. Questi interventi mirano a sostenere sia le imprese agricole tradizionali sia quelle impegnate nelle produzioni di montagna, con particolare attenzione all’area di Cansiglio e dintorni.
Leggi anche:
Luca De Carlo ha sottolineato l’impegno del governo nel garantire stabilità e aiuti concreti, soprattutto in un contesto segnato da aumenti dei costi delle materie prime. L’aumento generale dei prezzi ha messo sotto pressione i produttori, che devono fare i conti con un mercato internazionale sempre più competitivo.
Le difficoltà legate al mercato globale e la concorrenza internazionale
Il prezzo delle materie prime rappresenta un nodo cruciale per il comparto lattiero-caseario italiano. Il senatore ha richiamato in particolare il ruolo della Russia nel mercato mondiale del grano. Grazie alla possibilità di vendere a prezzi molto bassi, i produttori russi influenzano negativamente la situazione dei produttori europei. Questo crea una forte concorrenza che non sempre tiene conto degli standard di sicurezza, dei diritti dei lavoratori e della qualità del prodotto finito.
La risposta italiana a questa sfida sembra dunque dover puntare più sulla qualità delle produzioni che non sulla guerra dei prezzi. Dietro questa scelta, c’è la consapevolezza che la competizione sul prezzo sia persa in partenza, soprattutto di fronte a mercati aperti dove i competitor possono sfruttare condizioni di lavoro e di controllo molto meno rigorose.
Il rischio maggiore, ha detto De Carlo, consiste nel non tenere adeguatamente conto delle differenze tra prodotti. L’Italia deve valorizzare i suoi prodotti agricoli unici attraverso certificazioni e certificati di qualità, differenziandoli da quelli provenienti da paesi con regole meno stringenti.
Le criticità ambientali e il rapporto con la gestione degli animali nei territori montani
Uno dei temi affrontati durante l’assemblea riguarda il difficile equilibrio tra tutela ambientale e produzione agricola nelle zone montane come il Cansiglio. Il senatore ha portato l’attenzione sulle contraddizioni presenti in alcune posizioni ambientaliste, dopo che si è discusso molto dell’uso dei cani da guardiania per proteggere il bestiame dal lupo.
De Carlo ha evidenziato come molti ambientalisti criticano i pastori per la gestione dei cani da guardiania, pur riconoscendo che questi cani sono lo strumento principale per contrastare la predazione degli animali selvatici. Secondo lui, “non ha senso opporsi a questa soluzione perché così si mette a rischio sia il lavoro dei pastori che la difesa degli animali.”
Questa complessità emerge soprattutto in montagna, dove produrre richiede fatica e dedizione continua. Allo stesso modo, tutelare i prodotti locali significa anche difendere ogni giorno quanto costruito con fatica. Ogni impresa deve poter raccontare la sua storia e il valore aggiunto dei suoi prodotti, per far capire che abbassare i prezzi significa mettere a rischio il futuro dell’agricoltura montana.
Impegno politico e prospettive per il settore lattiero-caseario sul territorio nazionale
Il senatore Luca De Carlo ha dichiarato di voler portare a Roma, con costanza, le richieste e le difficoltà raccolte in territori come il Cansiglio. Questo ruolo di collegamento tra realtà locali e sede parlamentare è fondamentale per trovare risposte concrete e soluzioni specifiche, secondo lui, per mantenere viva una tradizione produttiva dalla forte identità.
La linea indicata punta su qualità e sicurezza come elementi centrali del lavoro agricolo, più che sulla competitività di prezzo. Secondo De Carlo, “il costo della qualità va considerato come un investimento per il futuro delle aziende italiane.” Ha assicurato che metterà a disposizione la propria esperienza e i contatti istituzionali per sostenere proposte che valorizzino le produzioni agroalimentari, soprattutto nelle zone montane.
Il confronto a livello nazionale, a questo punto, si presenta come la strada necessaria per affrontare problemi come la concorrenza internazionale, le tensioni ambientali e la necessità di tutelare lavoratori e territorio. Le dichiarazioni del senatore mostrano quanto rimanga cruciale il dialogo tra chi fa impresa e chi decide le politiche di sostegno.