Un nuovo docufilm intitolato “Il santo di carne”, diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo, si propone di far luce sulla vita di Alfonso Maria De’ Liguori, noto autore del celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”. Con protagonista Enrico Lo Verso, il film è stato presentato in anteprima ad Acerra, in occasione di un evento fortemente voluto dal vescovo Antonio Di Donna, a cui si deve l’idea di questo progetto.
La trama e i personaggi del film
La narrazione del docufilm si sviluppa in una sorta di autobiografia immaginaria e poetica che ricostruisce momenti chiave della vita di De’ Liguori, collocandoli tra il 1600 e il 1700. Questo periodo, caratterizzato da profonde trasformazioni sociali e religiose, viene rappresentato attraverso una serie di episodi che culminano in sette atti, ognuno dei quali svela un aspetto significativo della vita del santo.
In particolare, il personaggio di Suora Maria Teresa de’ Liguori, interpretato da Giovanna Sannino, arricchisce la trama con una testimonianza femminile e spirituale. Le scene sono state girate in luoghi storici come il Duomo di Napoli, via dei Tribunali e Scampia, dotando il film di una forte componente visiva che rende omaggio al patrimonio culturale napoletano.
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La voce narrante del film è quella di Enrico Lo Verso, che interpreta il ruolo principale di Alfonso Maria De’ Liguori. La scelta di affidare la narrazione ai suoi testi poetici permette di entrare in sintonia con le emozioni e le esperienze interiori del santo, facendo vivere allo spettatore la sua profondità spirituale.
La colonna sonora e i contributi artistici
Uno degli aspetti distintivi di “Il santo di carne” è la colonna sonora, che è stata curata dai compositori del Dipartimento di Musica Applicata del Conservatorio di Rovigo. In quest’ambito, il direttore artistico Marco Biscarini, premiato con il David di Donatello, ha saputo intrecciare sonorità che calzano perfettamente con le atmosfere delle scene. Accanto a ciò, anche le canzoni di Enzo Avitabile, cantautore apprezzato e vincitore di due David di Donatello, arricchiscono il film con melodie che evocano sentimenti di devozione e tradizione.
Le musiche di Avitabile, concesse a titolo gratuito per omaggio a Sant’Alfonso, infondono un’ulteriore dimensione emotiva alla pellicola, rendendo il racconto ancora più coinvolgente. L’armonia tra immagini e suoni crea un ambiente immersivo che permette al pubblico di cogliere non solo la vita di De’ Liguori ma anche la sua eredità musicale e culturale.
Un progetto sostenuto dalla comunità e dalle istituzioni
Il film è una produzione che ha ottenuto il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Campania e della Film Commission della Regione Campania, inquadrandosi nel programma “Nuove Strategie per il cinema in Campania 3”. Questo sostegno finanziario è andato di pari passo con la collaborazione con il Liceo Alfonso Maria De’ Liguori e la Diocesi di Acerra, rendendo il progetto una vera e propria iniziativa comunitaria.
Il regista Giuseppe Alessio Nuzzo ha voluto sottolineare l’importanza del santo nella formazione della spiritualità popolare degli ultimi due secoli, rilevando come spesso la sua figura e i suoi insegnamenti vengano dimenticati. “Il film nasce dall’esigenza di far conoscere il suo operato e il suo testamento teologico e spirituale,” ha dichiarato Nuzzo, evidenziando l’intento di riportare all’attenzione del pubblico l’importanza di Alfonso De’ Liguori non solo come santo, ma anche come oratore e musicista. La realizzazione del docufilm rappresenta un passo fondamentale per la riscoperta di una figura di grande rilevanza nella storia culturale e religiosa napoletana.