Il racconto del chianti classico e la biodiversità viticola italiana premiati al premio bruno lunelli

Il racconto del chianti classico e la biodiversità viticola italiana premiati al premio bruno lunelli

Il premio Biblioteca Bruno Lunelli celebra il libro di Daniele Cernilli sul Chianti classico e la biodiversità viticola italiana, valorizzando storia, cultura e sostenibilità del patrimonio enologico nazionale.
Il Racconto Del Chianti Classi Il Racconto Del Chianti Classi
Il Premio Biblioteca Bruno Lunelli 2024 ha premiato il libro di Daniele Cernilli sulla storia del Chianti Classico e ha menzionato l’opera di Aldo Lorenzoni sulla biodiversità viticola italiana, valorizzando la cultura e l’identità enologica del paese. - Gaeta.it

Il Premio Biblioteca Bruno Lunelli Un Libro Di Vino di quest’anno ha premiato un’opera dedicata alla storia del Chianti classico e la biodiversità delle vigne italiane, confermando l’attenzione italiana verso il patrimonio vitivinicolo. Il riconoscimento spicca per il suo focus sull’approfondimento culturale ed enologico nel territorio, con una giuria composta da volti noti del giornalismo e dell’enogastronomia italiana.

Il premio biblioteca bruno lunelli e la valorizzazione della cultura del vino

Il Premio Biblioteca Bruno Lunelli rappresenta l’unico riconoscimento in Italia rivolto esclusivamente a libri sul vino. Questa sesta edizione ha confermato il valore di testi che raccontano la storia e l’identità enologica del nostro paese. La giuria, formata da personalità come Marcello Lunelli , Carla Bernini, Antonio Calabrò, Oscar Farinetti, Eliana Liotta, Chiara Maci, Claudio Rinaldi, Stefano Saviola, Andrea Segrè e Fabio Tamburini, ha valutato opere capaci di unire rigore storico e capacità narrativa.

Lo scopo del premio va oltre la semplice promozione di libri, puntando a stimolare una riflessione approfondita su aspetti culturali e tradizionali legati al mondo del vino. I membri della giuria si sono concentrati sulla capacità del testo di raccontare storie che coinvolgono luoghi, persone e pratiche vitivinicole dall’alto valore identitario per l’Italia.

Il libro sulle cento anni del gallo nero: una cronaca storica e culturale del chianti classico

“Sulle tracce del Gallo Nero. Chianti classico cento anni di storia”, scritto da Daniele Cernilli con la collaborazione di Paolo De Cristofaro, edito da Giunti, ha conquistato il premio grazie a un racconto che combina documentazione storica e narrazione accattivante. Il testo ripercorre un secolo di storia del Chianti classico, uno dei simboli più riconosciuti della tradizione vinicola italiana.

Il Gallo Nero, logo emblematico della denominazione, diventa il filo conduttore della vicenda, che coinvolge vignaioli, famiglie storiche, cambiamenti socioculturali e rigorose pratiche agricole. Cernilli e De Cristofaro riescono a mantenere un equilibrio tra rigore documentale e ritmo fluido, rendendo la lettura accessibile a appassionati e studiosi.

Il volume fornisce informazioni dettagliate sulla nascita e l’evoluzione del Consorzio del Chianti Classico, sulle sfide affrontate dall’area e sulle peculiarità organolettiche del vino prodotto. La ricostruzione storica sottolinea l’importanza di un prodotto legato al territorio e all’identità locale, inserendosi nella cornice più ampia del patrimonio italiano vitivinicolo.

La biodiversità viticola italiana raccontata in 100 storie di vitigni

Come menzione speciale, la giuria ha segnalato anche il libro “100 custodi per 100 vitigni. La biodiversità viticola in Italia”, a cura di Aldo Lorenzoni e pubblicato da Graspo editore. Il testo esplora la ricchezza delle varietà di uve che si coltivano nel nostro paese, ognuna con una storia unica e intrecciata alle tradizioni di specifiche regioni.

Il volume presenta una serie di racconti che illustrano il valore di vitigni a volte poco conosciuti, ma fondamentali per mantenere la diversità genetica e culturale della viticoltura italiana. Questi “custodi” del patrimonio enologico sono spesso piccoli produttori o realtà locali che si dedicano a preservare queste varietà.

Un’occasione per riflettere sul patrimonio enologico italiano

Le pagine mostrano come la conservazione della biodiversità non sia solo un tema agricolo, ma un elemento centrale per la sostenibilità, la caratterizzazione dei territori e la qualità del vino. In un momento storico in cui le minacce al patrimonio viticolo aumentano, il testo si pone come testimonianza e documento di questa realtà.

Il riconoscimento di opere come queste mette in luce la centralità della cultura del vino come elemento di identità italiana, radicato in condizioni geografico-climatiche e storico-sociali precise. La capacità di raccontare, attraverso libri, l’evoluzione di territori come il Chianti o la vitalità di biodiversità nascoste costituisce un contributo fondamentale alla divulgazione.

I premi assegnati al Premio Biblioteca Bruno Lunelli indicano quanto importante sia valorizzare non solo le etichette più famose, ma anche la ricchezza e complessità che sta dietro ogni bottiglia. Le storie di persone, luoghi e tradizioni rappresentano una chiave per comprendere il vero valore del vino italiano, soprattutto in un contesto globale sempre più competitivo e attento alle origini.

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