La vicenda dello striscione esposto dalla titolare del locale “L’assalto ai forni” a Ascoli Piceno ha attirato l’attenzione cittadina dopo l’intervento della polizia di stato. Il questore Aldo Fusco ha fornito chiarimenti in merito al ruolo svolto dalle forze dell’ordine e alle distinzioni con l’operato della polizia locale. Il racconto dei fatti e la dinamica dell’intervento offrono ora il quadro completo di quanto accaduto quel giorno.
Il controllo della polizia di stato sul territorio
Il questore Aldo Fusco ha puntualizzato che l’intervento della volante della polizia di stato è consistito esclusivamente in attività di osservazione e monitoraggio del territorio, parte della normale routine. Secondo la ricostruzione, l’agente in servizio ha notato lo striscione esposto dalla titolare Lorenza Roiati e, senza procedere ad alcun atto, ha consultato i superiori. Da questi è giunto l’ordine preciso di non intervenire, ritenendo lo striscione privo di contenuti che potessero richiedere un intervento.
L’attività del personale in divisa si è limitata a un semplice controllo visivo e a un eventuale scambio cordiale con la titolare ma senza nessuna escalation. Dopo il confronto, la pattuglia ha ripreso il normale svolgimento delle sue attività di vigilanza cittadina senza proseguire ulteriori azioni. Il questore ha insistito sul fatto che lo striscione era collegato a una iniziativa della giornata e non presenta elementi tali da configurare un illecito o un motivo di intervento repressivo.
Distinzione fra polizia di stato e polizia locale
Una parte centrale delle precisazioni riguarda il ruolo della polizia locale, intervenuta in un momento successivo alla presenza della polizia di stato. Il questore Fusco ha spiegato che l’intervento della polizia locale non è stato attivato dalle forze dell’ordine nazionali e che non ci sono state relazioni o coordinazioni tra loro riguardo a quell’intervento. Le informazioni su quell’azione sono state acquisite tramite materiali video diffusi sui social network e non da fonti ufficiali interne.
Questa distinzione si dimostra rilevante per comprendere le diverse responsabilità e aree di competenza delle forze di polizia operanti in città. Il questore ha rimandato ogni valutazione sulle modalità e motivazioni dell’azione della polizia locale agli organi competenti del comune di Ascoli Piceno. Questa separazione conferma la non responsabilità diretta della polizia di stato nella vicenda che ha seguito lo striscione esposto.
Ricostruzione degli avvenimenti e riferimenti ai mezzi di comunicazione
Dalla descrizione fornita emerge che il passaggio della volante si è risolto in una semplice verifica di routine senza ulteriori provvedimenti o sanzioni. L’episodio è stato tratto in modo chiaro come un momento di osservazione, mentre l’eventuale confronto verbalizzato tra agente e titolare è durato pochi attimi senza esiti operativi.
Il questore ha invitato a visionare i video pubblicati online per valutare direttamente la scena e smontare eventuali incomprensioni o versioni parziali diffuse. Questi video mostrano infatti l’assenza di qualsiasi azione repressiva da parte della polizia di stato sullo striscione in questione. La linea scelta dalle autorità di pubblica sicurezza è stata quella del rispetto della libertà di manifestare e dell’assenza di provocazioni che potessero giustificare interventi punitivi.
La vicenda del giorno ha quindi risvolti chiari e definiti, senza margini di incertezze operative da parte degli agenti coinvolti. Le precisazioni del questore Aldo Fusco contribuiscono a distinguere ruoli e competenze tra forze di polizia diverse, chiarendo la dinamica di un episodio che ha acceso il dibattito in città nelle ultime ore.