Il processo di Bari per la morte della neonata EmanuelA di Fonzo torna su Rai 3 il 6 maggio 2025

Il processo di Bari per la morte della neonata EmanuelA di Fonzo torna su Rai 3 il 6 maggio 2025

Il caso di EmanuelA di Fonzo, bimba morta a Bari nel 2016, rivive in “Un giorno in pretura” su Rai 3 con il racconto del processo a Giuseppe di Fonzo e le tappe giudiziarie fino al 2024.
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Il programma “Un giorno in pretura” dedica una puntata al caso di EmanuelA di Fonzo, la bimba di tre mesi morta a Bari nel 2016, ripercorrendo il complesso processo che ha coinvolto il padre e la città per oltre otto anni. - Gaeta.it

La cronaca giudiziaria di Bari torna a far discutere con una nuova puntata di “Un giorno in pretura” dedicata al caso di EmanuelA di Fonzo, la bimba di tre mesi trovata morta nel 2016. Gli sviluppi processuali restituiscono un quadro complesso e doloroso, che ha coinvolto la città pugliese per oltre otto anni. La vicenda viene raccontata attraverso testimonianze, prove e sentenze, visibile martedì 6 maggio 2025 su Rai 3 e in streaming su RaiPlay.

Il caso di emanuelA di fonzo: i fatti alla base dell’inchiesta

La tragedia ha origine la notte tra il 12 e il 13 febbraio 2016, quando EmanuelA di Fonzo è deceduta al Policlinico Giovanni XXIII di Bari per una crisi cardiorespiratoria senza spiegazioni. Nei giorni precedenti, la neonata aveva avuto altri episodi simili, sempre in presenza esclusiva del padre, Giuseppe di Fonzo. Questi segnali sospetti hanno spinto gli investigatori a concentrare l’attenzione proprio su di lui.

Dalle indagini emerge che la responsabilità sui casi di difficoltà respiratoria della bimba ricadeva spesso sulla figura paterna, specialmente durante quei momenti lontano da altri adulti. La situazione ha portato all’iscrizione di di Fonzo nel registro degli indagati, inizialmente per omicidio preterintenzionale. Le sospensioni intorno a quei giorni e l’assenza di altre spiegazioni hanno spinto la procura a rafforzare l’ipotesi di un’aggressione intenzionale.

Nel dettaglio, i medici avevano registrato episodi preoccupanti, ma senza riuscire a identificarne la causa. L’assenza di una motivazione medica chiara ha causato un incremento dei sospetti contro il padre, fino alla sua prima accusa formale.

L’evoluzione del processo tra condanne e revisioni

Il percorso giudiziario di Giuseppe di Fonzo si è rivelato lungo e complesso. In primo grado, il tribunale di Bari lo ha condannato a 16 anni per omicidio preterintenzionale, ritenendolo responsabile degli eventuali danni mortali inflitti alla bambina. Il caso ha preso una piega più grave in appello, dove la corte ha riconosciuto la premeditazione, aggravando la pena fino all’ergastolo.

Questa sentenza però è stata annullata dalla corte di cassazione, che ha ordinato di riesaminare il caso e rivalutare le prove. Nel procedimento di secondo grado successivo, nel giugno 2024, la corte ha ridotto la pena a 29 anni di reclusione, modificando la qualificazione del reato e chiudendo finalmente l’iter.

Le contestazioni erano incentrate sul fatto che di Fonzo avrebbe soffocato la figlia, con due precedenti tentativi ricostruiti dai magistrati nel novembre 2015 e a gennaio 2016. La difesa aveva tentato di proporre la diagnosi di sindrome di munchausen by proxy, che prevede la simulazione o la provocazione di malattie nei bambini da parte di un caregiver, ma i giudici hanno rigettato questa tesi, reputandola incompatibile con volontà di eliminare la bambina.

L’analisi del dossier ha mostrato un quadro familiare complesso, dove la nascita della bimba rappresentava un peso per di Fonzo, sconosciuto fino a quel momento. Le prove, comprese intercettazioni e testimonianze mediche, hanno delineato un quadro nitido di quanto sia accaduto nelle settimane fatali.

Come seguire la puntata di un giorno in pretura dedicata al caso

Un giorno in pretura” propone un reportage serrato, con l’ingresso nelle aule della corte d’assise di Bari per mostrare le fasi salienti del processo. Le telecamere riprendono il clima teso, il dolore dei nonni e la freddezza dell’imputato, ricostruendo l’intera vicenda con un montaggio serrato e documentato.

Questa puntata, in onda il 6 maggio 2025 alle 21.20 su Rai 3, offre un’occasione per rivedere i dettagli di una vicenda che ha segnato la cronaca locale e nazionale, mostrando il lavoro dei giudici e della polizia giudiziaria. È possibile guardare la diretta anche su RaiPlay, dove il programma sarà disponibile in streaming e on demand dopo la trasmissione televisiva.

L’attenzione è puntata sulle prove scientifiche, le confessioni e le testimonianze raccolte nel corso degli anni, con l’obiettivo di chiarire il ruolo di ogni protagonista. La narrazione offre un resoconto preciso, basato sui documenti ufficiali del processo, e permette di vedere da vicino il confronto tra accusa e difesa davanti ai giudici.

Programmi tv e suggerimenti per la serata 6 maggio 2025

Per chi volesse organizzare una serata seguendo “Un giorno in pretura”, Rai 3 dalle 21.20 mette in scena un approfondimento sul percorso giudiziario del caso di EmanuelA di Fonzo. I programmi tv della serata offrono altre alternative, con film e trasmissioni di vario genere su diversi canali.

Sul sito ufficiale e sulle app dedicate si trovano tutti i palinsesti aggiornati per la serata e il giorno successivo, con possibilità di scegliere fra documentari, intrattenimento o sport. RaiPlay rimane la piattaforma principale per chi preferisce seguire la programmazione in streaming, con la comodità di poter rivedere gli episodi anche in differita.

Il caso e la sua rappresentazione mediatica continuano ad attirare l’interesse del pubblico, confermando il ruolo centrale della televisione nel racconto delle storie di cronaca nera italiane.

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