Il primo grande sistema italiano di accumulo energetico con batterie di auto elettriche all’aeroporto di roma fiumicino

Il primo grande sistema italiano di accumulo energetico con batterie di auto elettriche all’aeroporto di roma fiumicino

All’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, il progetto Pioneer utilizza batterie di auto elettriche usate per immagazzinare energia rinnovabile, riducendo emissioni di anidride carbonica e promuovendo la sostenibilità.
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All’aeroporto di Roma Fiumicino è stato inaugurato Pioneer, un sistema di accumulo energetico che utilizza batterie usate di auto elettriche per immagazzinare energia rinnovabile, riducendo così le emissioni di CO₂ e promuovendo la sostenibilità e l’economia circolare. - Gaeta.it

All’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino è stato inaugurato un sistema di stoccaggio energetico che utilizza batterie di auto elettriche usate. Il progetto, chiamato Pioneer, è frutto della collaborazione tra Enel e Aeroporti di Roma e segna un passo importante verso la sostenibilità e la decarbonizzazione dell’hub romano. Pioneer è tra i più grandi impianti di questo genere in Europa e punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica in modo significativo nei prossimi anni.

Pioneer: come funziona il sistema di accumulo con batterie di seconda vita

Il cuore del progetto Pioneer è un sistema di accumulo che sfrutta batterie provenienti da veicoli elettrici, che hanno terminato la loro vita utile per la trazione ma possono ancora immagazzinare energia. Queste batterie, prodotte da tre diversi marchi automobilistici , vengono raccolte, rigenerate e collegate per formare un’unica grande batteria di supporto. Lo stoccaggio di energia così ottenuto arriva a una capacità di 10 MWh.

L’impianto permette di conservare energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare dal sole, quindi la rende disponibile quando manca o è bassa, come nelle ore notturne o nei giorni nuvolosi. In questo modo, l’aeroporto può gestire meglio i propri consumi, riducendo l’uso di combustibili fossili. Il progetto sfrutta competenze internazionali, con il contributo scientifico dell’istituto tedesco Fraunhofer, che ha fornito supporto nella progettazione e nell’ottimizzazione del sistema di accumulo.

La sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni a fiumicino

L’obiettivo dichiarato del progetto è diminuire l’impatto ambientale dell’aeroporto oltre che di promuovere un modello circolare di utilizzo delle batterie. Il sistema Pioneer si propone di abbattere 16.000 tonnellate di anidride carbonica nell’arco di dieci anni. Questa sfida si inserisce nel più ampio piano di Adr per raggiungere il NetZero, ovvero la totale neutralità climatica entro il 2030.

La scelta di riutilizzare batterie esauste contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti elettronici derivanti dai veicoli elettrici. Inoltre, l’integrazione con la “Solar Farm” – il più grande impianto fotovoltaico dedicato a un aeroporto in Europa e già operativo dallo scorso gennaio 2025 – assicura un’apertura a nuove strategie di autoconsumo e gestione energetica.

Le reazioni degli stakeholder e gli sviluppi futuri

Alla presentazione di Pioneer, svoltasi a Fiumicino, hanno partecipato rappresentanti istituzionali e dirigenti delle aziende coinvolte. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso soddisfazione per il progetto, richiamando il legame tra sostenibilità e competitività. Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per il territorio.

Francesca Gostinelli, responsabile dell’area retail globale di Enel X, ha definito il sistema un esempio concreto di economia circolare applicata al mondo energetico. Anche Marco Troncone, amministratore delegato di Adr, ha rimarcato come Pioneer avvicini l’aeroporto all’autonomia energetica e alla strategia NetZero.

Loccioni e la trasformazione delle batterie in un grande sistema di accumulo

Il system integrator Loccioni ha svolto un ruolo chiave nella realizzazione del progetto. L’azienda ha recuperato 762 pacchi batteria, non più idonei alla propulsione, per trasformarli in un Battery Energy Storage System di grande portata. Questo impianto rappresenta un esempio di come componenti elettrici di scarto possano essere riorganizzati per fornire servizi energetici importanti.

Il sistema è pensato per essere integrato completamente con le infrastrutture rinnovabili esistenti. La connessione con la Solar Farm permette di usare energia pulita accumulata, diminuendo la dipendenza da fonti tradizionali. I risultati del progetto potranno essere replicati in altri aeroporti o strutture con esigenze simili, aprendo la strada a nuove soluzioni per gestire l’energia prodotta in modo più sostenibile.

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