Il presidente marsilio al forumpa 2025: tra ricostruzione e sviluppo per il cratere aquilano politiche e governance multilivello

Il presidente marsilio al forumpa 2025: tra ricostruzione e sviluppo per il cratere aquilano politiche e governance multilivello

L’Aquila e i territori abruzzesi colpiti dal sisma del 2009 mostrano un modello di ricostruzione efficace, basato su regole stabili, continuità finanziaria e progetti culturali sostenuti da istituzioni chiave.
Il Presidente Marsilio Al Foru Il Presidente Marsilio Al Foru
L’Aquila e l’Abruzzo, colpiti dal sisma del 2009, hanno sviluppato un modello di ricostruzione innovativo e continuo, fondato su regole stabili, finanziamenti costanti e progetti culturali e sociali, diventando un punto di riferimento nazionale per la gestione post-emergenza. - Gaeta.it

L’Aquila e i territori abruzzesi coinvolti nel sisma del 6 aprile 2009 continuano a tracciare un percorso di ripresa, costruito attraverso modelli di gestione che oggi fanno scuola in tutta Italia. Al ForumPA 2025, svoltosi nella mattinata all’Eur di Roma, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, ha illustrato la strada seguita dall’area del cratere, soffermandosi su come strumenti e politiche pubbliche siano cambiati nell’arco di più di un decennio, calibrati per mantenere vivo il tessuto sociale, culturale ed economico.

Il modello abruzzese nella ricostruzione del cratere aquilano

L’esperienza maturata in Abruzzo dal 2009 a oggi rappresenta un punto di riferimento nazionale, soprattutto nella gestione post-sisma. Marsilio ha evidenziato che il nuovo Codice della Ricostruzione incorpora molteplici buone pratiche sviluppate proprio nella regione. Questi strumenti, pensati per fare della ricostruzione un processo organico e continuo, non sono rimasti confinati a livello locale ma hanno formato la base normativa adottata in altri territori colpiti da emergenze. La capacità di trasformare l’emergenza immediata in procedure normate è stata fondamentale per superare i problemi di frammentazione che in passato rallentavano ogni intervento.

Regole stabili per una ricostruzione efficace

La novità principale è stata proprio la definizione di regole stabili invece che interventi episodici e circoscritti. Uno dei problemi più rilevanti, ha sottolineato Marsilio, era la molteplicità di approcci diversi per ogni sisma. Le diverse giurisdizioni e strutture ad hoc generavano inefficienze e causavano pesanti ritardi, in una fase in cui la rapidità decisionale è cruciale. L’Abruzzo ha agito invece con continuità, evitando discontinuità e accumuli di ritardi che avrebbero potuto danneggiare non solo il patrimonio edilizio ma anche il tessuto demografico e sociale. In particolare, molte aree interne rischiavano lo spopolamento, un danno non facilmente recuperabile se la rinascita si arena o si dilata negli anni.

Il programma restart e la rinascita culturale e sociale del territorio aquilano

Marsilio ha posto l’attenzione sull’approccio multifaccettato del programma Restart, nato proprio per L’Aquila e poi esteso nell’ambito del Fondo Complementare del PNRR al Cratere 2016. Non si tratta soltanto di risorse destinate alla ricostruzione materiale degli edifici, ma anche di un finanziamento mirato a rilanciare l’economia locale, le attività sociali e le iniziative culturali. Questi interventi mirano a mantenere vive le comunità, dandogli una prospettiva di crescita oltre il ripristino strutturale.

Istituzioni importanti per la rinascita del territorio

Tra i progetti lunghi di impatto, Marsilio ha menzionato alcune istituzioni nate o potenziate proprio a L’Aquila, come il Gran Sasso Science Institute, che ha assunto un ruolo significativo in ambito accademico e di ricerca. Anche la sede locale della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, il Centro nazionale per il Servizio Civile, e la nuova scuola centrale dei Vigili del Fuoco rappresentano tappe importanti per la rinascita istituzionale e sociale della città. L’obiettivo è richiamare capacità, risorse intellettuali e lavoro qualificato, evitando l’isolamento e mantenendo il territorio competitivo nel panorama nazionale.

Continuità finanziaria e prossimi passi per evitare blocchi nelle attività di ricostruzione

Una delle criticità maggiori segnalate da Marsilio riguarda la continuità nel finanziamento dei progetti avviati. Nei primi anni il ritmo serrato degli interventi ha quasi esaurito i fondi messi a disposizione per il 2023-2025. A quel punto la Regione Abruzzo ha sollecitato il Governo a liberare le risorse già previste per il triennio 2027-2029, per evitare un’interruzione che bloccherebbe gli avanzamenti. L’obiettivo è creare un flusso costante di risorse, che renda possibile programmare e concludere le attività senza pause forzate.

Dialogo e disponibilità del governo centrale

Marsilio ha evidenziato che il confronto con l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni è stato più aperto e produttivo rispetto al passato, agevolando l’anticipazione dei fondi. Questo sforzo punta a garantire una presenza stabile dello Stato e delle sue istituzioni nelle aree colpite dal sisma, affinché i cantieri restino attivi, la popolazione non vada incontro a nuove difficoltà e il tessuto locale resti vivo anche negli anni a venire. Il rilancio del cratere passa quindi attraverso un mix di risorse, regole e presenza istituzionale che ha già mostrato i suoi effetti concreti fino a oggi.

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