Il presidente marsilio a L’Aquila: al convegno su gran sasso e sicurezza idraulica si studiano soluzioni per l’acquifero

Il presidente marsilio a L’Aquila: al convegno su gran sasso e sicurezza idraulica si studiano soluzioni per l’acquifero

Un incontro al polo di ingegneria di Monteluco di Roio ha affrontato la gestione dell’acquifero del Gran Sasso, bilanciando sicurezza idrica, traffico autostradale e ricerca scientifica con il supporto dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Il Presidente Marsilio A Le28099Aqu Il Presidente Marsilio A Le28099Aqu
Un incontro tecnico all’Università dell’Aquila ha affrontato la gestione dell’acquifero del Gran Sasso, bilanciando sicurezza idrica, traffico autostradale e ricerca scientifica, con il supporto della Regione e del commissariato straordinario. - Gaeta.it

Un incontro tecnico si è svolto oggi nel polo di ingegneria di monteluco di roio, sede del dipartimento di ingegneria industriale dell’università degli studi dell’aquila. Il tema centrale è stato la gestione e la tutela dell’acquifero del gran sasso, un nodo complesso che coinvolge sicurezza idrica, traffico autostradale e ricerca scientifica. Le riflessioni del presidente della regione marco marsilio offrono un quadro chiaro sulle difficoltà e sulle strategie in corso.

La sfida della tutela idrogeologica sotto il gran sasso

Gestire l’acquifero del gran sasso richiede di bilanciare più esigenze: mantenere intatti gli approvvigionamenti d’acqua potabile, tutelare sia il traffico attraverso il tunnel autostradale che la funzionalità dei laboratori di fisica nucleare situati nella zona. Marsilio ha ribadito questa molteplicità di funzioni come elemento irrinunciabile. L’obiettivo è salvaguardare tutte e tre, garantendo la continuità delle attività senza rinunciare a nessuna.

Questi obiettivi però si scontrano con la difficoltà tecnica di assicurare la sicurezza ambientale e strutturale nella zona. Il presidente ha ricordato che la complessità è testimoniata da anni di studi e ricerche, affidati a esperti e strutture specializzate. L’attenzione ricade sulla necessità di evitare soluzioni affrettate o improvvisate che potrebbero compromettere il territorio per decenni. Per questo è stato creato un commissariato straordinario che coordina da anni queste operazioni, avvalendosi anche dell’università dell’aquila, che fornisce supporto scientifico e tecnico in questo percorso.

Dalla ricerca alla progettazione di interventi per la sicurezza idrica

Il convegno ha illustrato il lavoro in corso sulla fase progettuale, ormai vicina alla conclusione, che considera diverse alternative. L’intervento richiede un sistema affidabile per la sicurezza dell’acqua potabile durante i lavori sotto il traforo, che potrebbero rendere momentaneamente inutilizzabile la risorsa dell’acquifero del gran sasso.

Un punto cruciale è la costruzione di potabilizzatori su entrambi i versanti della montagna. Queste strutture permetteranno di utilizzare altre fonti idriche, come il lago di campotosto, in modo da garantire una fornitura d’acqua continua anche in condizioni di emergenza o durante i cantieri. Questo garantisce, ha spiegato marsilio, che i lavori di impermeabilizzazione e separazione delle tre infrastrutture — galleria, sistema idrico e laboratori — possano procedere senza compromettere l’accesso all’acqua potabile.

Ruolo dell’università e del commissario straordinario nella gestione del gran sasso

All’appuntamento era presente anche edoardo alesse, rettore dell’università degli studi dell’aquila, che condivide con la giunta regionale il compito di garantire rigore scientifico nelle procedure. Il coinvolgimento dell’ateneo serve a rafforzare l’analisi tecnica e il controllo su ogni fase del progetto, escludendo possibili pressappochismi o interessi contingenti.

Pierluigi caputi, commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del gran sasso, ha partecipato all’incontro portando aggiornamenti sulle attività di coordinamento. Il ruolo del commissario è centrale per valutare le molteplici soluzioni, supervisionare i lavori e assicurare che ogni mossa rispetti i parametri di tutela ambientale e pubblica in questa area delicata.

L’evento ha confermato lo sforzo di unire competenze tecniche di alto livello e impegno istituzionale per risolvere un problema che riguarda sia la sicurezza delle risorse naturali che la continuità di servizi fondamentali per la comunità aquilana e non solo. Le prossime settimane saranno decisive per decidere il destino delle opere progettate che devono durare per decenni.

Change privacy settings
×