Il porto di ancona protagonista tra transizione energetica e sviluppo economico nell’adriatico

Il porto di ancona protagonista tra transizione energetica e sviluppo economico nell’adriatico

Il porto di Ancona ospita un forum sull’economia marittima dell’Adriatico, promuovendo collaborazione tra pubblico e privato per sostenere la transizione energetica, innovazione e sviluppo strategico nel Mediterraneo ed Europa.
Il Porto Di Ancona Protagonist Il Porto Di Ancona Protagonist
Il porto di Ancona ha ospitato un forum sul futuro dell’economia marittima adriatica, focalizzato su sviluppo sostenibile, innovazione e collaborazione tra istituzioni e imprese per rafforzare la competitività e la transizione energetica nell’area. - Gaeta.it

Il porto di Ancona ha ospitato un incontro decisivo per il futuro dell’economia marittima nell’adriatico. Il forum intitolato “Il futuro dell’Adriatico. Tra geopolitica e clean energy” ha riunito operatori e istituzioni per discutere sfide e opportunità legate a un’area cruciale per il commercio e l’ambiente. L’evento ha evidenziato l’importanza di uno sviluppo portuale che non sia solo fisico ma anche strategico, puntando sulla collaborazione tra pubblico e privato per sostenere la transizione verso fonti energetiche pulite e modelli produttivi più sostenibili.

Un porto che vive di interazioni per sostenere lo sviluppo economico e ambientale

Il dibattito si è aperto con l’idea che un porto rappresenta un organismo in continuo mutamento, capace di integrare risorse e competenze diverse. Il forum ha mostrato come il porto non sia più solo un punto di passaggio per le merci, ma un sistema che influenza il territorio e l’intera area economica dell’adriatico. Questo concetto si è tradotto nella visione di “crescita per interazione” espressa dagli organizzatori.

Si è evidenziato come la pluralità degli attori – pubblici e privati – sia fondamentale per rafforzare il tessuto portuale. In questo senso, innovazione e sostenibilità non sono aspetti marginali o decorativi, bensì leve concrete per mantenere la competitività e garantire un impatto positivo sul territorio. C’è stato l’appello a rilanciare le infrastrutture puntando su efficienza logistica e sull’identità del porto adriatico, da rafforzare attraverso la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti.

Dialogo tra istituzioni e imprese su infrastrutture e industria

La mattinata è iniziata con i saluti istituzionali: il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il capitano di fregata Luca Torcigliani della Capitaneria di Porto e Dino Latini, presidente del Consiglio regionale delle Marche. Gli interventi hanno sottolineato l’importanza del porto come motore per il territorio e la sua centralità nella strategia regionale e nazionale.

La prima sessione, moderata dal giornalista Simone Gallotti, si è focalizzata sul rapporto tra infrastruttura portuale e industria. Sono saliti sul palco rappresentanti di realtà come Assoporti, Ormeggiatori, Palumbo Superyachts e Rina. Le discussioni hanno ruotato intorno alla necessità di intensificare la collaborazione tra porto e imprese manifatturiere, per supportare la crescita economica e accompagnare la transizione verso tecnologie più rispettose dell’ambiente.

Si è parlato anche dell’esperienza diretta di aziende che utilizzano il porto come base per attività complesse e della priorità di combinare sicurezza e sostenibilità. L’obiettivo dichiarato è trasformare il porto in un modello capace di attrarre investimenti e offrire servizi sempre più innovativi, grazie a una gestione che unisca competenze tecniche e visione strategica.

Tra geopolitica, nuove rotte e sfide ambientali: il ruolo dell’adriatico nella strategia europea

La seconda parte dell’evento si è concentrata sui flussi merci, i traghetti e le crociere. Gabriele Costantini ha moderato una sessione con rappresentanti di MSC, Adria Ferries e Morandi Group, tra gli altri. Luigi Merlo di MSC ha messo in evidenza come le recenti tensioni geopolitiche nel Medio Oriente e nel Mar Rosso impattino sulle rotte commerciali globali. Le compagnie marittime stanno rivedendo le strategie per adeguarsi a nuove normative e alle esigenze di sicurezza.

Gli interventi hanno descritto lo sforzo di Ancona nel rafforzarsi come nodo intermodale, collegando efficientemente mare e terra. La lunga esperienza dei collegamenti con la Grecia, portata da gruppi come Morandi, si lega all’obiettivo di diventare una piattaforma chiave per la sostenibilità energetica. Il porto punta a consolidare la sua posizione nel corridoio Ten-T, dove la transizione verso carburanti puliti e tecnologie di ultima generazione rappresenta una priorità concreta.

Un ecosistema in evoluzione tra sfide e innovazioni

L’attenzione verso l’ecosistema economico e ambientale si combina quindi al pragmatismo delle aziende, pronte a investire in progetti di green shipping e soluzioni logistiche più intelligenti. L’incontro ha mostrato un contesto di sfide complesse ma anche di prospettive ben delineate, in cui il porto di Ancona gioca un ruolo cruciale per il futuro del Mediterraneo e dell’Europa.

Change privacy settings
×