Il pontificio istituto di musica sacra e l’iniziativa "let’s sing with the pope" per diffondere il canto gregoriano

Il pontificio istituto di musica sacra e l’iniziativa “let’s sing with the pope” per diffondere il canto gregoriano

Il pontificio istituto di musica sacra lancia “let’s sing with the pope”, una serie di video tutorial per rendere il canto gregoriano accessibile e coinvolgere i fedeli nelle celebrazioni con papa Francesco.
Il Pontificio Istituto Di Musi Il Pontificio Istituto Di Musi
Il Pontificio Istituto di Musica Sacra promuove il canto gregoriano con la serie di video tutorial "Let’s Sing with the Pope", per coinvolgere i fedeli di tutto il mondo nelle celebrazioni liturgiche di papa Francesco attraverso i social media. - Gaeta.it

Una nuova iniziativa del pontificio istituto di musica sacra punta a rendere il canto gregoriano più accessibile alle persone di tutto il mondo. Attraverso brevi video tutorial diffusi sui social, il progetto “let’s sing with the pope” mira a invitare i fedeli a cantare insieme al papa durante le principali celebrazioni liturgiche, favorendo un coinvolgimento diretto nella preghiera.

La diffusione del canto gregoriano attraverso i social media

Padre Robert Mehlhart, preside del pontificio istituto di musica sacra , ha spiegato come la serie di video tutorial sia concepita per accompagnare i fedeli nel canto durante le messe celebrate da papa Francesco. I brevi video mostrano le diverse parti della messa cantata, in modo semplice e accessibile, consentendo a chiunque di seguire e partecipare anche a distanza. L’obiettivo è quello di far sentire la comunità unita nella preghiera attraverso la musica, anche quando non si può essere fisicamente in piazza san Pietro.

Un messaggio di padre Robert Mehlhart

«È molto facile – ha detto Mehlhart in un’intervista ai media vaticani – io canto le parti della messa e poi il grande finale, e si canta col papa». L’uso dei social permette di raggiungere un pubblico ampio, superando barriere geografiche e linguistiche, mentre il canto gregoriano diventa uno strumento che unisce le diverse comunità cattoliche. Questo tipo di partecipazione attiva alla liturgia rappresenta anche una riscoperta di un patrimonio spirituale e musicale antico e universale.

Il pontificio istituto di musica sacra e la sua rilevanza nella formazione musicale liturgica

Il pontificio istituto di musica sacra ospita attualmente 153 studenti provenienti da 44 paesi diversi. Questi giovani si preparano nello studio e nella pratica del canto gregoriano e della musica sacra, mantenendo vive le tradizioni musicali della chiesa cattolica. Tra di loro, dieci cantori sono stati selezionati per far parte del coro guida durante la messa che ha inaugurato il pontificato di papa Leone XIV.

Una scuola internazionale della musica sacra

Il ruolo dell’istituto va oltre la formazione accademica: è un centro di diffusione culturale e spirituale che tutela e promuove il canto gregoriano come lingua musicale della liturgia. La presenza di studenti provenienti da tutto il mondo rende l’istituto un crocevia internazionale dove si intrecciano percorsi diversi, ma con una comune passione per la musica sacra. L’attenzione alla qualità musicale e alla partecipazione liturgica contribuisce a mantenere vivo un linguaggio che ha segnato la storia della chiesa per secoli.

La partecipazione attiva dei fedeli nella liturgia attraverso “let’s sing with the pope”

L’iniziativa “let’s sing with the pope” rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia e la tradizione possano dialogare per favorire una maggiore inclusione nella liturgia cattolica. La serie di video si propone di accompagnare passo passo i partecipanti nel canto, eliminando il senso di esclusione che a volte accompagna la musica sacra per chi non è addentro a questi linguaggi.

Con questa modalità, coloro che non possono assistere in presenza alle celebrazioni pontificie hanno l’opportunità di sentirsi coinvolti, seguendo in modo attivo le messe. È una forma di partecipazione che supera la semplice osservazione, trasformando il momento liturgico in un’esperienza condivisa, non solo spirituale ma anche musicale. Questo approccio può incoraggiare una maggiore frequenza e attenzione alle celebrazioni, aprendole a chi magari si sentiva lontano da certi rituali.

Il valore universale del canto gregoriano

La scelta di proporre il canto gregoriano come strumento principale nasce dalla sua capacità di creare un’atmosfera di preghiera intensa e condivisa. La musicalità e la solennità di questo repertorio parlano un linguaggio universale, riconoscibile in ogni angolo del mondo, e invitano a una riflessione più profonda durante le messe presiedute dal papa.

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