Il Pentagono avverte sui tagli all’assistenza militare statunitense verso i Paesi Baltici

Il Pentagono Avverte Sui Tagli

Tagli USA all'assistenza militare per i Paesi Baltici, allarme del Pentagono. - Gaeta.it

Sara Gatti

21 Settembre 2025

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha comunicato ai diplomatici europei la riduzione prevista dell’assistenza militare destinata a Lettonia, Lituania ed Estonia. Questi paesi confinano direttamente con la Russia. Il messaggio, riportato da Reuters, indica un cambiamento di priorità nella politica americana, risalente all’amministrazione Trump, con un minore impegno verso le nazioni baltiche.

Il segnale del Pentagono ai partner europei sul sostegno militare ai baltici

Secondo fonti citate da Reuters, il Pentagono ha avvertito gli interlocutori europei che la cooperazione in materia di sicurezza, specialmente quella statunitense, subirà una contrazione significativa con i Paesi Baltici Lettonia, Lituania ed Estonia. Questa comunicazione è emersa in un contesto di attenzione più limitata degli USA verso le alleanze tradizionali nell’area. L’obiettivo dichiarato è spingere l’Europa a gestire autonomamente la propria difesa, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti.

La riduzione dell’assistenza non è stata quantificata con precisione, ma implica un cambiamento nella strategia americana rivolta alle terre a ridosso della Russia. Il messaggio arriva come un segnale chiaro della volontà americana di riconsiderare l’impegno militare nel Nord Europa, invitando i partner europei a rafforzare i propri meccanismi di difesa.

Le cause del cambiamento nella politica di sicurezza americana verso l’Europa orientale

Questa svolta nella politica di Washington viene ricondotta allo spostamento degli interessi strategici sotto la presidenza Trump. In quel periodo, gli Stati Uniti hanno rivisto le priorità delle loro missioni militari internazionali, privilegiando altre regioni e obiettivi rispetto alla tradizionale assistenza ai Paesi Baltici.

Il cambiamento fa parte di una più ampia strategia che ha portato gli Stati Uniti a chiedere maggiori contributi e una maggiore autonomia anche ai partner europei. Si tratta di un processo che si riflette non solo nella diminuzione dei fondi o del personale impiegato nei programmi di cooperazione militare, ma anche in un mutato approccio diplomatico volto a rendere l’Unione Europea meno dipendente dalla difesa americana.

Implicazioni geopolitiche per i Paesi Baltici dopo il taglio dell’aiuto militare

La riduzione dell’assistenza da parte degli Stati Uniti potrebbe modificare l’equilibrio della sicurezza nel Nord Europa. Lettonia, Lituania ed Estonia, che condividono un confine con la Russia, hanno rafforzato negli anni i legami con gli Stati Uniti per contrastare potenziali minacce. Il calo del supporto militare potrebbe richiedere un ridimensionamento o una riorganizzazione delle strategie di difesa.

Questi Paesi potrebbero dover aumentare gli investimenti nelle proprie forze armate o intensificare la cooperazione militare a livello europeo. La sfida riguarda sia la capacità di mantenere una deterrenza credibile, sia la necessità di gestire una situazione di tensione continua sul loro confine esterno.

La decisione del Pentagono avrà ripercussioni non solo militari ma anche politiche, considerando il valore simbolico e strategico che questi Paesi rivestono negli equilibri della sicurezza europea. Il ritiro parziale del supporto militare costituisce un punto di svolta nella gestione delle relazioni transatlantiche.