Il partito democratico ribadisce il no al terzo mandato per i presidenti di Regione, parola di Misiani

Il partito democratico ribadisce il no al terzo mandato per i presidenti di Regione, parola di Misiani

Il Partito Democratico in Campania si oppone al terzo mandato per i presidenti di Regione, puntando su unità e dialogo per affrontare le sfide future in vista delle elezioni regionali.
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Il partito democratico ribadisce il no al terzo mandato per i presidenti di Regione, parola di Misiani - Gaeta.it

Il dibattito politico in Campania si accende a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali, con il Partito Democratico che prende una posizione ferma sul tema del terzo mandato per i presidenti di Regione. Antonio Misiani, senatore e commissario del Pd Campania, esprime chiaramente il no del partito a tale proposta, indipendentemente dal pronunciamento della Corte Costituzionale. Questo dibattito si sta intensificando nell’ambito del convegno “Lavoro e sviluppo: il sud che costruisce il futuro” organizzato a Napoli dall’europarlamentare Sandro Ruotolo.

La posizione del Pd sul terzo mandato

Misiani ha sottolineato che la posizione del Partito Democratico sul terzo mandato non è rivolta contro singoli presidenti, ma rappresenta una visione generale del partito. Durante il convegno, il senatore ha chiarito che “non si tratta di una contestazione contro i sindaci o presidenti che desiderano un terzo mandato”. Il Pd si prefigge di mantenere una linea chiara e unitaria per affrontare il futuro della Regione in vista delle prossime elezioni.

Il dibattito sul terzo mandato sta facendo da sfondo a un’analisi più profonda delle sfide che la Campania deve affrontare. Misiani ha rimarcato la necessità di un dialogo costruttivo con tutte le forze democratiche e progressiste, sottolineando l’importanza dell’unità. Questa strategia è percepita come un passo fondamentale per costruire un solido progetto di governo. Il riferimento alla coalizione che governa il Comune di Napoli serve a evidenziare un modello politico che mette insieme diversi attori per raggiungere obiettivi comuni.

Il quadro attuale e le sfide da affrontare

Nel convegno, Misiani ha anche evidenziato i progressi compiuti negli ultimi dieci anni, in settori cruciali come sanità, infrastrutture e ambiente. Nonostante ciò, il senatore riconosce che permangono molte difficoltà e che è necessario un lavoro di ascolto con i cittadini e le forze economiche e sociali. Questo colloquio ha lo scopo di capire cosa ha funzionato e cosa necessita di miglioramenti, trasformando le esperienze passate in opportunità per un futuro migliore.

La Campania, definita “incredibilmente difficile”, richiede un approccio che riconosca i successi ma allo stesso tempo affronti i fallimenti. Misiani esorta il partito a non disperdere il patrimonio accumulato ma piuttosto a costruire su di esso. L’idea è quella di avanzare insieme, utilizzando l’esperienza accumulata come base per un programma che risponda alle reali necessità della popolazione campana.

Verso le elezioni regionali: un programma condiviso

Guardando verso le elezioni previste per l’autunno, Misiani ha parlato dell’importanza di una “candidatura condivisa” per la presidenza della Regione. Il senatore ha indicato che, ragionevolmente, le votazioni si svolgeranno dopo l’estate e che è cruciale attivare iniziative concrete sul territorio. Questa fase richiede di unire le forze politiche, economiche e sociali affinché si sviluppi un confronto su temi centrali come lavoro, sanità, sviluppo e trasporti.

Misiani ha ribadito che il suo ruolo di commissario non può essere svolto in solitudine e che è necessaria un’assunzione di responsabilità collettiva. Solo unendo le forze si potrà costruire una visione credibile per le prossime elezioni regionali, che saranno un’importante cartina di tornasole per il futuro della Campania.

Per il Partito Democratico, il cammino verso le elezioni non deve solo concentrarsi sulla mobilitazione del voto, ma anche sulla creazione di un progetto rinnovato di governo. Il senatore ha concluso il suo intervento ponendo l’accento sull’unità e sull’importanza di un programma credibile, elementi ritenuti determinanti per prevalere nelle prossime elezioni regionali.

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