l’uscita di stranavita segna il quarto album in studio di peppOh, pubblicato da tendent’s srl e distribuito su tutte le piattaforme digitali da ada/warner. il progetto musicale è stato curato dal produttore auxx e calmo e include collaborazioni con ghemon, calmo e ugo crepa. il lavoro ha una durata complessiva di tre anni e mezzo, durante i quali sono stati realizzati i testi e le musiche che compongono le 13 tracce dell’album. stranavita contiene anche un omaggio a mario paciolla, con la sua poesia recitata da peppOh nell’ultimo brano “dall’altra parte del mare”.
Un concept che riflette la ricerca interiore e il cambiamento
la copertina di stranavita offre un primo spunto per interpretare il senso complessivo del disco. si tratta di un’immagine in cui un “vecchio peppOh” osserva il “nuovo peppOh“, simboleggiando il confronto tra passato e presente del cantante. il riflesso nello specchio rappresenta un cambiamento esteriore, mentre l’identità resta quella di sempre. l’idea traspare già da qui: un viaggio introspettivo che coinvolge emozioni contrastanti, tra oscurità e speranza. il titolo stesso, stranavita, racchiude le esperienze vissute da peppOh negli ultimi anni, caratterizzati da ambivalenze emotive e momenti di profonda riflessione.
La maturazione personale e artistica
l’artista ha raccontato come la coscienza rimanga presente anche quando sembra essere messa da parte, evidenziando una maturazione personale e artistica. questo passaggio non riguarda soltanto la musica, ma rappresenta una vera e propria esplorazione del proprio io, un tema che attraversa tutte le canzoni dell’album.
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Una fusione di generi per superare le etichette musicali
il suono di stranavita non si lascia incasellare in un solo genere: si muove tra soul, rap, pop e tocchi di jazz, mescolandosi a testi che ricordano il cantautorato classico. la collaborazione tra auxx, calmo e peppOh ha puntato a evitare schemi rigidi per non ripetersi o cadere in stilemi prevedibili. nel disco si possono percepire influenze di artisti come pino daniele, enzo avitabile, eduardo de crescenzo e, sul piano lirico e spirituale, riferimenti a figure come kendrick lamar.
l’obiettivo dichiarato è quello di proporre contenuti musicali con un valore sonoro e tematico, contrastando produzioni standardizzate pensate per il mercato o per i social media. la musica di stranavita cerca di stimolare un risveglio emotivo nell’ascoltatore, spingendo verso concetti profondi e sonorità curati sia nella composizione che nella realizzazione tecnica. l’album ha inoltre una produzione attenta ai dettagli, raccontata anche dalla masterizzazione effettuata da raffaele “r-masterlab” rossi.
Influenze e obiettivi
l’obiettivo dichiarato è quello di proporre contenuti musicali con un valore sonoro e tematico, contrastando produzioni standardizzate pensate per il mercato o per i social media.
Temi forti ed emozioni nelle 13 tracce di stranavita
l’album si apre con “pecché”, un brano che esprime dubbi e riflessioni personali sullo scenario musicale attuale, illustrato come un contesto pieno di domande senza risposte certe. verso la fine del pezzo, peppOh offre una sorta di morale personale legata alla sensibilità e all’introspezione.
il pezzo “solite storie”, suonato insieme a ghemon, affronta la fine di un amore, sottolineando come il ricordo di ciò che è stato di buono rimanga intatto nel tempo. “sottovoce” parla di passione e amore intenso, mentre “raramente” tocca i temi della depressione e delle sue sfaccettature. le tracce “silhouette”, “cerchi di fumo” e “senza parlà” esplorano un malessere interiore che trascende l’esperienza personale, allargandosi a una dimensione generazionale fatta di solitudine, abbandono e dipendenze.
Identità e critica sociale
“nei miei panni”, con un featuring di ugo crepa, approfondisce l’identità, mentre “che te ne fott’e sapè”, con calmo, esprime una critica verso chi giudica superficialmente senza voler approfondire. “ghetto lullabay” propone un racconto urbano, uno storytelling che racconta la periferia con un linguaggio diretto e crudo, lasciando un segno artistico e spirituale.
“good vibes” respira un’atmosfera di voglia di rinascita, di allontanamento dalla negatività. infine, “pigliete ’e suonn’” e “dall’altra parte del mare” chiudono l’album con messaggi di speranza, raccontando la forza del sogno come via d’uscita verso un futuro migliore.
Un omaggio a mario paciolla e una traccia di memoria
stranavita contiene una dedica speciale verso mario paciolla, attivista e cooperante argentino morto tragicamente nel 2020. l’ultimo brano, “dall’altra parte del mare”, include una “interferenza” nella quale peppOh recita una poesia scritta da mario pochi mesi prima della sua scomparsa. questo passaggio vuole mantenere viva la sua presenza, come se arrivasse da un mondo parallelo.
la scelta di inserire questo momento nel disco aggiunge un valore simbolico alla raccolta di canzoni, un messaggio di speranza e memoria. la voce e le parole di paciolla sembrano superare il tempo e lo spazio, ricordando l’importanza di restare umani anche di fronte alle difficoltà.
Arte e memoria
questo elemento lega la dimensione più intima dell’espressione artistica di peppOh a un’attenzione verso le storie vere che raccontano dolore e resistenza, contribuendo a rendere stranavita un album denso di significati e riflessioni.