Il nuovo accordo integrativo territoriale per terziario e distribuzione in alto Adige dal 2025

Il nuovo accordo integrativo territoriale per terziario e distribuzione in alto Adige dal 2025

L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige e i sindacati ASGB Commercio, Fisascat Sgb/Cisl e Uiltucs Uil/Sgk siglano un accordo per il terziario, distribuzione e servizi con aumenti salariali, permessi retribuiti e formazione.
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L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige ha siglato un accordo con i sindacati per il settore terziario, distribuzione e servizi, valido dal giugno 2025 al dicembre 2027, che introduce aumenti salariali, nuove tutele contrattuali, flessibilità nei contratti part-time e formazione retribuita per i lavoratori. - Gaeta.it

L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige ha concluso un’intesa con i sindacati provinciali ASGB Commercio, Fisascat Sgb/Cisl e Uiltucs Uil/Sgk. Si tratta di un accordo integrativo territoriale valido per il settore terziario, distribuzione e servizi, che entrerà in vigore dal primo giugno 2025 fino al 31 dicembre 2027. Il documento introduce modifiche rilevanti soprattutto su aspetti economici, tipologie contrattuali, permessi e formazione del personale dipendente nelle aziende interessate.

Ambito di applicazione e durata dell’accordo

L’accordo copre le imprese operanti nel terziario, nella distribuzione e nei servizi in Alto Adige. Sono inclusi tutti i lavoratori dipendenti di questi settori, a prescindere dalla dimensione aziendale. La durata dell’intesa è fissata per due anni e mezzo, dal primo giugno 2025 alla fine del 2027. Questo periodo rappresenta un lasso temporale utile per riflettere eventuali sviluppi economici o sociali, attraverso la possibilità di un’eventuale revisione in futuro.

All’interno di questo arco temporale, l’accordo stabilisce condizioni normative e retributive specifiche, oltre a nuove tutele contrattuali. In questo senso, la validità prolungata consente a imprese e lavoratori di darsi un quadro rinnovato di regole stabilite in un contesto condiviso dalle parti sociali provinciali. In tal modo si garantisce uno standard uniforme e chiaro su tutto il territorio.

Aumento degli elementi retributivi e nuove condizioni economiche

Uno dei cambiamenti di maggiore rilievo riguarda l’incremento dell’elemento provinciale previsto dall’accordo. A partire dal primo giugno 2025, l’importo passa da 8,00 euro a 45,00 euro. A distanza di quasi diciotto mesi, dal primo novembre 2026, il valore salirà ulteriormente a 75,00 euro. Questi aumenti intervengono a supporto della componente salariale, incidendo direttamente sulle buste paga e adeguandole a nuove esigenze salariali.

Oltre all’incremento economico, sono state introdotte precisazioni che coinvolgono i contratti part-time e diverse forme di permessi retribuiti. Sul fronte dei permessi, i lavoratori potranno usufruire di giorni pagati in caso di malattia certificata dei figli o visite mediche. Si tratta di tutele pensate per conciliare meglio gli impegni familiari e personali con il lavoro, favorendo un maggior equilibrio nella vita quotidiana delle persone.

Contratti part-time e formazione dei lavoratori

L’accordo amplia l’ambito dei contratti part-time mantenendo la possibilità di stipulare contratti giornalieri con un solo giorno a settimana, per un minimo di sette ore lavorative. Parallelamente, introduce la possibilità di contratti con meno ore settimanali rispetto a quelle previste dal contratto collettivo MCML Tds, purché la durata giornaliera di lavoro non scenda sotto le 3 ore. Questa flessibilità mira a rispondere meglio alle necessità delle aziende e dei lavoratori, in particolare in periodi di attività stagionale o per esigenze particolari.

Sul versante della formazione professionale, i dipendenti con almeno due anni di anzianità in azienda avranno diritto a quattro ore l’anno di formazione retribuita. Questo diritto sostiene lo sviluppo delle competenze, riconoscendo il valore della formazione continua nella crescita personale e nel miglioramento delle performance lavorative. È un passo importante per valorizzare la preparazione del personale, specie in un settore in cui sono frequenti cambiamenti normativi e organizzativi.

Mantenimento di protocolli e stretta collaborazione tra parti sociali

Il nuovo accordo conferma il protocollo siglato nel 2019 e prorogato nel 2020 che disciplina i contratti a tempo determinato in località turistiche, mantenendo quindi in vigore le regole previste fino alla scadenza del nuovo accordo. Questo aspetto tutela specificità territoriali e condizioni di lavoro legate al turismo, settore fondamentale per l’economia altoatesina.

Le trattative si sono svolte in un clima di confronto e reciproca apertura. Philipp Moser, presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige, ha sottolineato l’impegno profuso e ha evidenziato come l’accordo rappresenti un equilibrio tra le esigenze delle imprese e quelle dei lavoratori. L’intesa ha raccolto pareri positivi anche da parte delle organizzazioni sindacali coinvolte, segno di un accordo raggiunto dopo un confronto serrato e costruttivo.

In questo modo, l’accordo si propone di affrontare in modo concreto le sfide del mercato del lavoro locale, garantendo condizioni più chiare e una migliore tutela per i lavoratori del terziario e della distribuzione. Le modifiche previste entreranno in vigore a partire da metà 2025, offrendo tempo alle aziende per organizzare la loro attività in base alle nuove regole.

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