L’arrivo di due nuovi cani da orso segna un importante passo avanti per il Nucleo cinofilo del Corpo forestale trentino. Con Freja, un Jamthund proveniente dalla Svezia, e Scar, un giovane Laika della Siberia occidentale, il gruppo di cani addestrati per monitorare i plantigradi nella regione cresce, aumentando la capacità operativa del nucleo. Questa iniziativa ha l’obiettivo di garantire la sicurezza nelle aree frequentate da orsi e rispondere efficacemente alle interazioni fra uomini e animali.
L’ingresso dei nuovi cani da orso
Freja e Scar: le nuove reclute del nucleo cinofilo
Freja è un esemplare di Jamthund, una razza canina nota per le sue abilità nella caccia e nel lavoro di ricerca. Arrivata in Trentino nel 2023, Freja è diventata operativa all’inizio di luglio, portando fresche competenze e un’energia nuova al Nucleo cinofilo. La sua capacità di identificare l’odore degli orsi è già stata messa alla prova, dimostrando di essere un asset prezioso nel monitoraggio della fauna selvatica della regione.
Scar, un giovane Laika della Siberia occidentale, è stato adottato di recente dal suo conduttore e ha già mostrato segni promettenti grazie al suo addestramento. Con poco più di tre mesi di vita, Scar è in fase di sviluppo e formazione per diventare un cane altamente specializzato nella rilevazione di plantigradi.
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Con questi due nuovi arrivi, il numero totale di cani da orso nel Nucleo cinofilo del Corpo forestale trentino sale a sei. Questi cani sono addestrati non solo per identificare le tracce degli orsi e segnalare la loro presenza, ma anche per adottare misure di dissuasione quando necessario. Questo approccio è fondamentale per proteggere l’integrità delle abitazioni, delle attività agricole e della sicurezza pubblica.
Le tecniche di addestramento degli esemplari
Metodologie di rilevazione e dissuasione
Per addestrare i cani da orso, il Nucleo cinofilo impiega tecniche specializzate che privilegiano l’uso di esche e pelli, per consentire ai cani di familiarizzarsi con l’odore degli orsi. Riconoscere e rilevare la presenza di plantigradi è essenziale per la sicurezza delle comunità e degli animali stessi. I cani sono anche sottoposti a varie simulazioni di situazioni reali, così da garantire che rimangano calmi e concentrati durante le operazioni sul campo.
A supporto dell’addestramento, i cani vengono esposti a diversi stimoli ambientali che possono verificarsi in natura. Questa esposizione li prepara a mantenere la calma anche quando si trovano in situazioni di stress. Le tecniche di dissuasione, inoltre, sono state sviluppate affinché i cani possano scoraggiare gli orsi dall’avvicinarsi agli insediamenti umani e ridurre il rischio di conflitti tra specie.
L’operato del nucleo cinofilo nel 2023
Le statistiche degli interventi e l’impatto sul territorio
Dal 2007, anno di istituzione del Nucleo cinofilo cani da orso, la squadra ha operato attivamente per garantire un’interazione sicura tra esseri umani e orsi. Nel 2023, il nucleo ha svolto 23 interventi legati alla gestione dei grandi carnivori nel territorio trentino. Tra questi, 8 hanno riguardato operazioni di dissuasione nei confronti di orsi subadulti, mentre 3 interventi si sono concentrati sulla ricostruzione delle dinamiche delle interazioni tra uomo e orso.
In 2 occasioni, il nucleo ha fornito assistenza per la cattura degli animali, fondamentale per il monitoraggio delle specie nel loro habitat naturale. Un aspetto particolarmente delicato è l’investimento stradale, che continua a rappresentare una criticità nella gestione di questi animali. Nel 2022 sono stati effettuati 10 interventi riguardanti questo specifico problema, evidenziando la necessità di misure preventive e strategie di gestione sempre più efficaci.
Il lavoro del Nucleo cinofilo si integra con le iniziative locali per la conservazione della fauna e la promozione della sicurezza, sottolineando l’importanza di una coesistenza armoniosa tra l’uomo e la natura.