il morbillo continua a diffondersi in Italia con aumento dei casi e complicanze gravi nel 2025

il morbillo continua a diffondersi in Italia con aumento dei casi e complicanze gravi nel 2025

In Italia nel 2025 si registra un aumento dei casi di morbillo, con il 90% dei contagiati non vaccinati e numerose complicazioni mediche; l’ISS monitora la situazione per prevenire nuovi focolai.
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Nel 2025 in Italia si registra un aumento dei casi di morbillo, principalmente tra non vaccinati, con complicanze mediche significative; l’ISS monitora la situazione per guidare le misure di prevenzione e promuovere la vaccinazione. - Gaeta.it

Il morbillo rimane una minaccia concreta in Italia anche nel 2025, con centinaia di casi confermati nel primo semestre dell’anno. Un recente aumento dei contagi nel mese di maggio solleva l’attenzione degli esperti, soprattutto considerando le complicazioni mediche associate e la correlazione con i viaggi internazionali. I dati ufficiali dell’Istituto superiore di sanità mettono in luce elementi preoccupanti sulle vaccinazioni e l’impatto del virus tra la popolazione.

Incremento dei casi di morbillo tra aprile e maggio 2025

Nel corso dei primi cinque mesi del 2025 sono stati accertati 334 casi di morbillo in tutto il Paese. Solo a maggio si registra un balzo significativo con 65 nuovi casi, quasi il doppio rispetto alle 37 segnalazioni di aprile. Le autorità sanitarie indicano che questo aumento potrebbe essere collegato agli spostamenti durante i giorni festivi, quando molte persone hanno viaggiato sia all’interno che fuori dai confini nazionali.

Il 20% dei contagi rilevati tra gennaio e maggio è associato a viaggi all’estero, un valore in crescita rispetto al 18% registrato nel periodo precedente. Questo dato evidenzia un ruolo importante dei movimenti internazionali nella diffusione del virus, specialmente nel periodo che precede l’estate e le vacanze, quando il rischio di contagio si amplifica.

Andamento stagionale e mobilità sociale

L’andamento stagionale del morbillo rimane un fattore sotto osservazione, considerando come la circolazione del virus possa aumentare in periodi di maggiore aggregazione sociale e maggiore mobilità. Le strutture sanitarie si preparano a monitorare attentamente l’evolversi della situazione nelle settimane seguenti.

Stato vaccinale e caratteristiche dei casi confermati nel 2025

Delle 334 persone contagiate, lo stato vaccinale è stato accertato in 313 casi. In un numero vicino al 90%, ossia 275 pazienti, non risultavano vaccinati contro il morbillo. Questo dato conferma la correlazione tra mancata immunizzazione e sviluppo della malattia, evidenziando una criticità nel ricoprire adeguatamente la popolazione con i vaccini.

L’indagine epidemiologica del bollettino “Morbillo & Rosolia News”, pubblicata dall’ISS, sottolinea che la vaccinazione resta lo strumento principale per fermare la diffusione e limitare i rischi. La resistenza o la riluttanza nei confronti dei vaccini continua a lasciare spazio al virus, con conseguenze sanitarie rilevanti.

Rischio per gruppi vulnerabili

La presenza di soggetti non vaccinati rappresenta un fattore determinante che facilita la trasmissione del morbillo in comunità e mette a rischio gruppi vulnerabili, come bambini piccoli, anziani, e persone con fragilità mediche.

Complicanze mediche associate al morbillo nel 2025 e i rischi segnalati

Tra le persone contagiate, 108 hanno riportato complicazioni legate al morbillo, mentre circa un terzo dei casi ha manifestato almeno un problema sanitario. Le complicanze più frequenti comprendono epatite o innalzamento delle transaminasi e polmonite, condizioni che richiedono spesso cure ospedaliere.

Oltre a questi problemi, sono stati segnalati casi di cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite e convulsioni. Questi disturbi aggiungono complessità alla gestione clinica dei pazienti e possono provocare un aggravamento dello stato di salute, specie in soggetti fragili.

Encefalite e casi gravi

L’episodio più grave riportato è l’encefalite registrata in 3 persone, due adulti e un preadolescente, tutte non vaccinate. Questa complicanza neurologica può avere conseguenze invalidanti o anche esiti fatali e conferma la gravità che il morbillo può assumere al di là dei sintomi classici.

Il monitoraggio continuo e la registrazione puntuale dei casi con complicazioni sono fondamentali per valutare l’impatto del virus e orientare gli interventi sanitari a livello territoriale.

Ruolo dell’iss e della sorveglianza epidemiologica nel monitoraggio del morbillo

L’Istituto superiore di sanità gioca un ruolo centrale nella raccolta e analisi dei dati sul morbillo in Italia. Attraverso il bollettino periodico “Morbillo & Rosolia News”, lo staff tecnico mantiene aggiornamenti frequenti sull’andamento dei casi, lo stato vaccinale dei contagiati e la presenza di complicazioni.

La sorveglianza epidemiologica nazionale consente di identificare tempestivamente nuovi focolai e di fornire alle autorità informazioni utili per pianificare misure sanitarie mirate. L’attenzione si concentra sulle fasce più a rischio e sulle aree geografiche con diffusione più elevata.

Monitoraggio come strumento di prevenzione

Questo sistema di monitoraggio continua a rappresentare uno strumento valido per comprendere la diffusione del virus e orientare la comunicazione alla popolazione sull’importanza della vaccinazione, elemento cruciale per limitare la circolazione del morbillo nel Paese.

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