Negli ultimi anni, il sistema formativo italiano ha cercato nuove strade per facilitare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Tra queste emerge il modello chiamato “4 più 2”, volto a migliorare le prospettive occupazionali e la qualità del lavoro per i neodiplomati. Questo metodo si sta diffondendo con successo, tanto da attirare interesse anche oltre i confini nazionali. Il ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha spiegato i punti chiave durante il Festival dell’economia di Trento, sottolineando il crescente consenso verso questa formula.
Le finalità principali del modello 4 più 2
Il modello 4 più 2 si basa su tre obiettivi precisi. Primo: favorire un accesso rapido al lavoro per i giovani appena usciti dal percorso scolastico. Non è solo questione di trovare un impiego, ma di arrivarci senza ritardi che possono indebolire motivazioni e competenze acquisite. Secondo: assicurare che le opportunità siano in linea con le capacità e le attitudini personali, offrendo posti ben retribuiti e soddisfacenti. Infine, terzo scopo: rendere il sistema industriale e imprenditoriale più competitivo, creando un circolo virtuoso tra formazione e lavoro.
Evitare sprechi e valorizzare i giovani
Questi tre aspetti, combinati, puntano a evitare sprechi di risorse e a valorizzare al massimo il potenziale dei giovani italiani. Lo scenario attuale vede molti abbandoni scolastici e difficoltà nel trovare un’occupazione adeguata, così il modello 4 più 2 cerca di intervenire in questo gap. Nel concreto, mira a costruire percorsi che accorciano i tempi dalla scuola al mestiere, mantenendo alta la preparazione tecnica e professionale degli studenti.
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Il modello italiano a confronto con altri sistemi europei e africani
Sono numerosi i Paesi europei e africani che mostrano interesse per il modello italiano 4 più 2. Le spiegazioni arrivano proprio dal ministro Valditara, che ha messo in evidenza la differenza tra questo sistema e quelli più tradizionali, come quelli adottati in Germania o Svizzera. A differenza di quei sistemi, il nostro propone una filiera integrata, che copre la formazione fino all’inserimento lavorativo, creando una continuità tra scuola e impresa.
Rapporto diretto tra scuola e imprese
Questa soluzione non solo risponde alle esigenze di formazione ma costruisce anche un rapporto diretto tra aziende e istituti scolastici. In pratica, le imprese entrano subito in gioco nel percorso educativo, influenzando i contenuti e preparando i ragazzi a rispondere alle reali richieste del mercato del lavoro. Questo approccio, secondo il ministro, è uno dei motivi per cui il modello ha triplicato le adesioni nello scorso anno, dimostrando come il coinvolgimento diretto delle industrie possa favorire risultati concreti.
La crescita delle adesioni e le richieste delle scuole al modello 4 più 2
I numeri, come spesso succede nel lavoro di scuola e formazione, parlano forte. Il modello 4 più 2 ha visto triplicare le adesioni rispetto all’anno precedente e molte scuole continuano a chiedere di poter adottare questo sistema. Questi dati sono indicativi di un cambiamento di approccio all’istruzione tecnica e professionale. Un numero crescente di istituti vuole seguire questa esperienza per offrire ai propri studenti più opportunità di lavoro subito dopo il diploma.
Stabilizzare il modello 4 più 2
Il dato senza dubbio più significativo riguarda la volontà di trasformare questa esperienza in qualcosa di stabile. Non una sperimentazione temporanea, ma un percorso ordinamentale, cioè parte integrante del sistema scolastico nazionale. Questo implica un impegno a rendere il modello 4 più 2 un’opzione concreta e strutturata per tutti gli istituti interessati.
Anche il mondo della produzione si è mostrato favorevole alla diffusione di questi percorsi. Le aziende partecipano attivamente, riconoscendo sempre più il valore dell’avere giovani preparati e motivati già al termine del ciclo formativo. Questa collaborazione, senza interruzioni tra scuola e lavoro, crea un’alleanza positiva per lo sviluppo locale e nazionale.
Il contesto del festival dell’economia di trento e le parole del ministro valditara
Il Festival dell’economia di Trento, dove il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto, rappresenta un momento di confronto centrale per temi economici e sociali. All’interno del panel “Scuola e imprese: talenti da formare”, Valditara ha presentato con precisione il modello 4 più 2 e il suo impatto.
Una formazione in linea con il mercato
Il ministro ha sottolineato la necessità di ripensare i percorsi formativi per adattarli a richieste reali. Questo modello risulta innovativo proprio perché mette al centro i bisogni del sistema industriale e dei giovani che si affacciano al mercato del lavoro. La sua testimonianza fornisce una fotografia attuale e dettagliata di un’Italia che tenta di costruire modelli più aderenti alla realtà, scegliendo una strada che guarda lontano, senza perdere di vista la concretezza.
Il fatto che diverse scuole chiedano di aderire testimonia come il sistema 4 più 2 risponda a un’esigenza diffusa nel Paese. Il ministro non ha nascosto la sua fiducia nel fatto che questo modello diventerà parte integrante dell’ordinamento scolastico. Si tratta di una sfida per rilanciare la formazione tecnica, attraverso un collegamento diretto con le imprese, che può portare a risultati concreti sul fronte dell’occupazione giovanile e della competitività industriale.