il ministro degli esteri tajani: il 5% per la difesa compatibile con salute, istruzione e coesione

il ministro degli esteri tajani: il 5% per la difesa compatibile con salute, istruzione e coesione

Il ministro Antonio Tajani illustra il piano italiano per aumentare la spesa per la Difesa al 5% del Pil senza tagliare sanità, istruzione e coesione, confermando sostegno a Ucraina e impegno atlantista ed europeista.
Il Ministro Degli Esteri Tajan Il Ministro Degli Esteri Tajan
Il ministro Antonio Tajani illustra il piano italiano per portare la spesa per la difesa al 5% del PIL senza penalizzare sanità e istruzione, ribadendo l’impegno atlantista ed europeista, il sostegno all’Ucraina e l’ipotesi di nuove sanzioni alla Russia. - Gaeta.it

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito il piano del governo italiano sul raggiungimento della spesa per la Difesa pari al 5% del Pil, confermando che tale sviluppo avverrà senza penalizzare settori fondamentali come sanità, istruzione e fondi di coesione. Nel corso di un’audizione congiunta alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Tajani ha spiegato la gradualità e la flessibilità del progetto, concordando un monitoraggio nel 2029 per valutare l’andamento delle risorse. Nel frattempo, ha riaffermato gli orientamenti della politica estera italiana, puntando su atlantismo, europeismo, sostegno all’Ucraina e possibili nuove sanzioni contro la Russia.

Programmazione della spesa per la difesa e impegno sui bilanci pubblici

Antonio Tajani ha affrontato la questione della crescita della spesa militare fino al 5% del Pil come un processo graduale e compatibile con le risorse della raccolta nazionale. L’attenzione principale è stata posta sulla salvaguardia di settori sensibili, come sanità e istruzione, a cui nessun euro verrà sottratto. Allo stesso tempo, il ministro ha spiegato che la flessibilità riguarda non solo i tempi di applicazione ma anche le modalità di spesa, limitando vincoli rigidi che potrebbero strozzare le altre voci di bilancio.

Verifica e monitoraggio del piano

L’aspettativa è di aver raggiunto determinati target progressivi prima del 2029, anno fissato per una verifica ufficiale da parte del governo e delle commissioni parlamentari. In quella data si prenderanno decisioni eventuali per correggere il percorso, se necessario. Tajani ha voluto tranquillizzare sulle preoccupazioni legate all’impatto economico di questa politica e ha insistito sul fatto che l’implementazione non passerà sopra alle necessità fondamentali della collettività.

Atlantismo ed europeismo nelle scelte della politica estera italiana

Durante la stessa audizione, il ministro Tajani ha ribadito che l’Italia mantiene una ferma fedeltà ai principi dell’atlantismo e dell’europeismo, due pilastri chiave della politica estera del governo. Secondo Tajani la Nato costituisce il riferimento imprescindibile per la sicurezza condivisa, ma l’Italia crede che l’Europa debba diventare un soggetto più forte all’interno dell’Alleanza atlantica.

Ruolo dell’europa nella difesa

Questa visione sottolinea la necessità di un salto in avanti da parte delle istituzioni europee, affinché non si limitino al ruolo di spettatori ma diventino un pilastro attivo nella gestione della difesa e della sicurezza dell’intero continente. Questa posizione dimostra come l’Italia intenda non solo conservare alleanze storiche, ma anche investire in capacità europee autonome, senza appoggiarsi solo agli Stati Uniti per la protezione.

Sostegno all’ucraina e ipotesi di nuove sanzioni alla russia

L’intervento di Tajani ha toccato anche il tema delle relazioni con la Russia e lo stato del conflitto in Ucraina. Il ministro ha confermato che l’Italia mantiene una ferma posizione di sostegno all’Ucraina, appoggiando la Nato nel suo impegno a contrastare gli attacchi russi. Ha ricordato che la pressione sui contingenti di Mosca deve continuare e non si esclude l’adozione di nuove sanzioni per aumentare la costrizione economica.

Tajani ha sottolineato la gravità degli attacchi russi, definiti massicci e indiscriminati, e la conseguente urgenza di un cessate il fuoco che permetta di avviare trattative reali. In questo senso, l’Italia guarda con favore all’impegno degli Stati Uniti per cercare una soluzione negoziata, anche se nelle azioni di Putin non si leggono segnali convincenti di apertura al dialogo.

Conferenza internazionale a roma

Infine, Tajani ha annunciato l’organizzazione a Roma, il 10 e 11 luglio, di una conferenza internazionale dedicata alla ricostruzione in Ucraina, che accompagnerà la fornitura di assistenza sia militare che civile. Questo appuntamento prefigura un coordinamento multilaterale per sostenere la stabilità e il rilancio dell’area una volta cessati i combattimenti.

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