L’attenzione verso l’agricoltura sociale si è concretizzata con la nascita dell’osservatorio nazionale dedicato a questo tema, presentato a roma il 25 luglio 2025. Il progetto punta a fare dell’agricoltura un mezzo per favorire l’inclusione sociale e rigenerare le aree rurali, valorizzando il lavoro agricolo come strumento di coesione. Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, francesco lollobrigida, ha dichiarato che il settore primario va oltre la semplice produzione, implicando crescita sociale e culturale delle comunità locali.
Come è nata l’osservatorio nazionale sull’agricoltura sociale
L’iniziativa è stata annunciata durante una riunione tenutasi presso il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a roma. L’osservatorio nazionale sull’agricoltura sociale è stato istituito per dare avvio a un percorso condiviso tra istituzioni, imprese e organizzazioni del terzo settore. All’incontro hanno partecipato numerosi rappresentanti di enti impegnati nell’inclusione, welfare, rigenerazione territoriale e attività agricole, con l’intento di consolidare sinergie tra i diversi attori.
Durante l’incontro, il ministro lollobrigida ha sottolineato come il lavoro agricolo possa rappresentare una leva per progetti di integrazione e sviluppo locale. “Il settore agricolo viene presentato non solo come fonte di produzione e commercio, bensì come un contesto di innovazione sociale dove si coltivano competenze, si rafforzano relazioni e si promuove la dignità delle persone coinvolte.” L’osservatorio dovrà monitorare e accompagnare il processo di attuazione delle politiche legate all’agricoltura sociale, facilitando il confronto tra soggetti pubblici e privati.
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Il nuovo bando per le persone con disabilità
Alessandra locatelli, ministro per le disabilità, ha illustrato le linee guida di un prossimo bando destinato a progetti rivolti a persone con disabilità. L’avviso pubblico terrà conto di tre aspetti fondamentali: abitativo, ricreativo, lavorativo. In particolare una linea specifica sarà dedicata all’agricoltura sociale. Il bando mira a sostenere iniziative che coinvolgono persone con fragilità cognitive e psichiche in percorsi di apprendimento, formazione e occupazione nel settore agricolo.
I progetti finanziati dovranno prevedere attività calibrate in base alle caratteristiche delle persone coinvolte e delle imprese agricole partner. “L’obiettivo è offrire ai beneficiari strumenti concreti per acquisire competenze pratiche, favorire l’autonomia e garantire inclusione sociale attraverso condizioni di lavoro dignitose.” Questo approccio si propone di creare opportunità di crescita personale e di reinserimento attivo nei contesti comunitari.
Agricoltura sociale: rigenerazione e coesione territoriale
Il ministro lollobrigida ha richiamato la dimensione sociale dell’agricoltura, definendola un ambito che integra produzione, trasformazione e commercio con la cura delle persone e del territorio. In questo modello il lavoro agricolo si trasforma in occasione per rigenerare luoghi, innovare pratiche lavorative e rafforzare i legami comunitari. Le realtà coinvolte nel progetto puntano a sostenere la diffusione di esperienze che coniughino sviluppo economico e impegno sociale.
Questo strumento assume una valenza particolare nelle aree rurali dove spesso si registrano fenomeni di spopolamento e degrado. L’agricoltura sociale, attraverso attività rivolte a soggetti svantaggiati, può contribuire a contrastare tali dinamiche creando nuovi punti di riferimento e risorse locali. L’osservatorio svolgerà un ruolo di coordinamento tra i diversi attori per migliorare l’impatto delle iniziative, superando gli steccati tra istituzioni, imprese e associazioni.
Favorire il dialogo tra istituzioni e terzo settore
L’osservatorio nazionale sarà chiamato a seguire il processo di definizione e realizzazione del bando annunciato dal ministero per le disabilità. Oltre a coordinare l’attuazione, dovrà stimolare lo scambio tra enti pubblici, aziende agricole, enti locali e soggetti della società civile. In questo modo si cercherà di costruire un quadro condiviso in cui l’agricoltura sociale diventi un elemento stabile di sostegno alle persone con disabilità e altre fragilità.
Il gruppo avrà il compito di supervisionare anche la diffusione delle buone pratiche e la promozione di progetti replicabili su scala più ampia. La collaborazione tra i diversi stakeholder assicurerà un approccio più efficace e integrato nell’affrontare le sfide legate all’inclusione e allo sviluppo del territorio. L’investimento in risorse umane e materiali potrà così tradursi in risultati concreti e condivisi.
La formalizzazione dell’osservatorio nazionale sull’agricoltura sociale segna un passo importante verso l’ampliamento di politiche inclusive legate al lavoro agricolo. Le iniziative messe in campo presenteranno presto le prime applicazioni pratiche, che potranno tracciare un nuovo modello di sviluppo per le aree rurali e per le persone con difficoltà sociali o sanitarie.