il metodo di franco gaboardi per ridurre i bocciati in diritto attraverso la musica all’università di torino

il metodo di franco gaboardi per ridurre i bocciati in diritto attraverso la musica all’università di torino

Franco Gaboardi all’università di Torino introduce musica e video nelle lezioni di diritto al campus Luigi Einaudi, migliorando l’apprendimento, riducendo i bocciati e creando un ambiente più coinvolgente e collaborativo.
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Il docente Franco Gaboardi all’Università di Torino ha introdotto musica e video nelle lezioni di diritto, migliorando il coinvolgimento degli studenti e riducendo il tasso di bocciature grazie a un metodo didattico innovativo e più partecipativo. - Gaeta.it

L’uso di strumenti musicali nelle lezioni universitarie ha cambiato il modo di apprendere in alcuni corsi di diritto all’università di torino. Franco Gaboardi, docente di 63 anni nel dipartimento di economia, ha deciso di inserire musica, video e momenti di svago per alleggerire un programma di studio impegnativo. L’esperimento sul campus luigi einaudi ha ottenuto risultati evidenti, con un calo netto degli studenti che non hanno superato l’esame.

Un approccio innovativo alla didattica del diritto al campus luigi einaudi

Franco Gaboardi insegna diritto agli studenti dell’università di torino da diversi anni. Negli ultimi tempi ha cominciato a introdurre nella sua aula elementi poco convenzionali come canzoni e video di trapper, ma anche momenti di festa collettiva tra una parte di lezione e l’altra. Lo scopo è cercare di coinvolgere gli studenti in modo più diretto e di rendere meno pesante lo studio del diritto, materia che spesso viene percepita come troppo complessa e astratta.

Secondo Gaboardi, la musica agisce come veicolo per mantenere alta l’attenzione e stimola la motivazione. Le canzoni scelgono temi o atmosfere che aiutano a fissare alcuni concetti chiave della materia, trasformando la nozione in un’esperienza più concreta. Questo metodo didattico ha portato a una diminuzione consistente del numero di studenti bocciati o che abbandonano il corso.

Il valore della musica come strumento didattico

La scelta di alternare momenti più tradizionali a parti più leggere coinvolge maggiormente chi frequenta le lezioni. Le pause con la musica e i video diventano anche un modo per creare gruppi di studio e rafforzare la socializzazione tra compagni. Nel complesso, il percorso educativo si trasforma in una vera esperienza condivisa che aiuta ad affrontare meglio le difficoltà legate alla comprensione del diritto.

L’impatto sulla percentuale di studenti bocciati e il clima in aula

Da quando il metodo musicale è stato applicato, il tasso di bocciature è passato da livelli piuttosto alti a numeri sensibilmente inferiori. Questo ha alimentato un dibattito dentro e fuori l’università sulla validità di rivisitare il modo di insegnare materie complesse come il diritto.

Nel corso della lezione, gli studenti partecipano attivamente, in quanto le attività variano continuamente tra spiegazioni, ascolto, riproduzione di video e discussioni. L’introduzione di canzoni a tema ha lo scopo di creare una memoria associativa, che facilita il richiamo degli argomenti durante lo studio autonomo.

Un ambiente di apprendimento più sereno e collaborativo

Il clima in aula, secondo Gaboardi, è meno carico di ansia e più rilassato, un fattore che aiuta ad aumentare la concentrazione. L’ambiente più aperto favorisce il dialogo fra docente e studenti, che si sentono parte di un processo più umano e vicino alla loro realtà, anziché affrontare la materia come un ostacolo insormontabile.

Questo tipo di insegnamento dimostra che la didattica può andare oltre la lezione frontale, integrando elementi che permettono agli studenti di impegnarsi senza perdere il piacere di imparare. Le riflessioni di Gaboardi su questo metodo sono già state riportate in alcune conferenze e incontri universitari, segno che l’idea suscita interesse in diversi ambiti accademici.

Reazioni degli studenti e possibili sviluppi futuri del metodo

Gli studenti che frequentano il corso di Gaboardi mostrano un coinvolgimento più forte rispetto ad altri insegnamenti tradizionali. Le reazioni positive non si limitano al miglior rendimento negli esami, ma si estendono alla percezione complessiva della materia. Molti ammettono che la musica e le dinamiche di classe diverse aiutano a far superare il pregiudizio secondo cui il diritto sarebbe una disciplina fredda e distante.

Anche gli studenti più timidi o riflessivi sembrano trarre beneficio dal metodo meno formale. L’insegnamento si adatta meglio ai diversi stili di apprendimento e consente a chi fatica a seguire una lezione tradizionale di trovare nuovi stimoli.

Prospettive di ampliamento dell’esperienza

Gaboardi ha sottolineato che il modello potrebbe essere replicato o adattato ad altre discipline, soprattutto dove l’alto tasso di bocciature crea un grosso problema. Ha annunciato l’intenzione di continuare a sviluppare l’esperienza, cercando nuovi materiali musicali e modi per coinvolgere ulteriormente tutti gli studenti.

L’università di torino, pur mantenendo gli standard accademici tradizionali, osserva con attenzione questi approcci che possono coniugare studio e partecipazione attiva. La sfida resta quella di conciliare la serietà della preparazione con modalità più adatte ai giovani che frequentano oggi il campus.

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