Il limite della fibra e il futuro dei borghi nelle valli di alessandria: connettività ancora un problema

Il limite della fibra e il futuro dei borghi nelle valli di alessandria: connettività ancora un problema

Il lavoro da remoto spinge al ritorno nei borghi storici di Alessandria, ma la scarsa connettività nelle valli Borbera, Curone e Grue limita sviluppo, turismo e ripopolamento digitale.
Il Limite Della Fibra E Il Fut Il Limite Della Fibra E Il Fut
L’articolo analizza le difficoltà di connettività internet nelle valli della provincia di Alessandria, ostacolando il ripopolamento dei borghi storici nonostante il crescente interesse per il lavoro da remoto. - Gaeta.it

L’aumento del lavoro da remoto ha riacceso il dibattito sul ritorno ai borghi storici, piccoli centri spesso isolati ma ricchi di fascino. In Italia, tra le province dove questo fenomeno sembrava poter decollare c’è Alessandria, con le sue valli ricche di paesaggi e storia. Eppure, nonostante tanti desideri di abbandonare la città per spazi più aperti, chi si sposta incontra spesso un ostacolo serio: la scarsa qualità della connessione a internet. In queste aree, il digitale non riesce ancora a farsi spazio in modo omogeneo e affidabile, limitando occasioni di sviluppo e di vita quotidiana.

Connettività disomogenea nelle valli borbera, curone e grue

Nella provincia di Alessandria le due principali valli interessate da questa situazione sono Borbera, Curone e Grue. Qui, soprattutto nelle frazioni più remote, la tecnologia fatica a raggiungere livelli stabili. Questa realtà torna a galla nelle amministrazioni locali, impegnate a uniformare la copertura. Il Comune di Garbagna, ad esempio, ha avviato oggi un confronto con l’azienda che fornisce il servizio fibra. Il sindaco Davide Ravera spera di migliorare l’allacciamento in quella parte del territorio urbano che, per ora, si affida solo a un Wi-Fi comunale con zone coperte irregolarmente.

San Sebastiano Curone presenta uno scenario simile. Nonostante la presenza della fibra ottica, le connessioni restano poca affidabili o assenti fuori dai nuclei centrali. Il quadro non cambia a Roccaforte Ligure, secondo la sindaca Ilaria Tinello. Qui alcune aree, soprattutto quelle non visibili dal ripetitore sul monte Giarolo, sono scoperte o godono di ricezioni di scarsa qualità. Nemmeno le speranze puntate su nuovi impianti come Eolo hanno avuto successo, perché l’assenza di posizionamenti strategici dei ripetitori rende impossibile il supporto nelle zone collinari come Borassi.

Questa frammentazione limita le possibilità di connessione per migliaia di persone che in questi borghi vivono o tentano di trasferirsi in modalità smart working. In particolare, le frazioni più isolate spesso restano fuori da qualsiasi piano di rete, rendendo vana la speranza del ripopolamento basato sul lavoro da remoto.

Impianti satellitari e alternative per garantire la connessione

Per molti abitanti e operatori, l’adozione di impianti satellitari rappresenta l’unica vera alternativa per accedere a una rete stabile. Questo vale soprattutto per alberghi, ristoranti, case vacanza e altre attività legate al turismo, dove una connessione affidabile è necessaria per gestire prenotazioni, comunicazioni e servizi. Michele Gragnolati, presidente dell’Unione Montana Terre Alte e sindaco di Avolasca, sottolinea che queste difficoltà sono comuni in tutte le valli della zona. Mentre per il turismo si intravedono margini di miglioramento, le imprese faticano a operare fuori dai centri principali. Le piccole imprese, in particolare, soffrono l’incertezza di connessioni spesso instabili o assenti.

Diversi servizi sfruttano soluzioni come Eolo, Mavian, Starlink, BigBlu oppure Bbbell per aggirare la mancanza della fibra. Fausto Crosetti, vice sindaco di Carrega Ligure, evidenzia che molte parti dei sentieri di trekking sono prive di copertura telefonica, creando rischi per i camminatori in difficoltà. Per questo motivo, ha scelto di mettere a disposizione la propria abitazione come punto di supporto per chi passa da quelle zone meno raggiunte.

Il 2022 ha visto anche un riconoscimento importante per Carrega Ligure, aggiudicataria di un bando nazionale da 1,6 milioni di euro con progetti che prevedono la creazione di un museo e di un albergo diffuso, oltre a iniziative culturali come il festival Appennino Futuro Remoto. Tuttavia, la mancanza di una rete internet adeguata rallenta i lavori e penalizza gli eventi. Un esempio recente si è avuto in frazione Campassi, dove problemi di connessione hanno impedito una comunicazione efficace tra artisti e organizzatori, bloccando parte del progetto.

Le difficoltà del ripopolamento digitale tra infrastrutture e territorio

Le difficoltà di connessione nelle valli alessandrine non derivano solo da problemi tecnologici ma sono influenzate anche dalla geografia stessa. La conformazione dei territori, con colline, valli strette e frazioni sparse, rende complessa la posa di infrastrutture standard come la fibra ottica. Gli interventi, spesso concentrati nei centri abitati principali o lungo le principali vie di comunicazione, finiscono per lasciare fuori tante zone minori.

Il digitale, che doveva rappresentare un’opportunità per ripopolare e rilanciare i borghi, si scontrano con queste realtà infrastrutturali ancora lontane dalla copertura totale. Le amministrazioni locali raccolgono le difficoltà degli abitanti e tentano di cercare soluzioni che includano investimenti pubblici e privati, ma la strada è lunga.

Oltre alla mancanza di connessione, alcune zone devono fare i conti con problemi naturali, come frane e dissesti idrogeologici, che bloccano momenti di crescita e sviluppo. Sono situazioni che rallentano i lavori di ammodernamento e la realizzazione di progetti culturali o turistici, limitando nuove opportunità di attrazione per chi vorrebbe mettere radici al di fuori delle città.

Un crocevia tra desiderio di vita lenta e necessità tecnologiche

Le valli della provincia di Alessandria, dunque, restano un crocevia tra la volontà di tornare a una vita più lenta e la necessità di infrastrutture tecnologiche adeguate per mantenere collegamenti rapidi e funzionanti. Gli incontri odierni, come quello di Garbagna con i fornitori di fibra, rappresentano tappe di un percorso ancora in corso e segnano i nodi da sciogliere per rendere l’area più attrattiva anche dal punto di vista digitale.

“Il digitale deve essere uno strumento per rivitalizzare i borghi, ma serve una rete degna di questo nome.”

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×