Il lago maggiore tra nuove sfide e attese: lo sguardo di zacchera hotels sul turismo nel 2025

Il lago maggiore tra nuove sfide e attese: lo sguardo di zacchera hotels sul turismo nel 2025

Il lago maggiore affronta una nuova fase turistica post-Covid con una domanda estera più esigente, investimenti di zacchera hotels e sfide legate a infrastrutture, comunicazione e sostenibilità.
Il Lago Maggiore Tra Nuove Sfi Il Lago Maggiore Tra Nuove Sfi
Il Lago Maggiore resta una meta turistica importante, ma deve affrontare sfide legate alla concorrenza, alla mancanza di un brand unificato e a infrastrutture carenti, puntando su qualità, sostenibilità e nuove attrazioni per rilanciare il turismo. - Gaeta.it

Il lago maggiore continua a rappresentare una meta turistica importante ma affronta cambiamenti significativi rispetto al boom del periodo Covid. La ripresa del turismo nazionale verso il mare ha ridotto le presenze italiane, ma la domanda estera resta dominante e più esigente. Le strutture alberghiere, trainate da gruppi come zacchera hotels, cercano di competere in un contesto che richiede non solo capacità organizzative ma anche un approccio più esperto e flessibile rispetto al passato. Il dibattito si concentra su attrazioni, comunicazione del territorio e strategie per mantenere la crescita.

L’andamento della stagione turistica dopo il boom: tra mai e giugno

Secondo le ultime valutazioni, il passaggio dal 2024 al 2025 ha mostrato qualche variazione nello svolgimento della stagione turistica. Le festività svizzere influiscono ancora sul flusso di visitatori, rendendo il confronto mensile un po’ complicato. Maggio e giugno rappresentano ora periodi molto diversi rispetto a un anno fa, soprattutto per il posizionamento della Pentecoste, che spostandosi da maggio a giugno modifica la distribuzione degli arrivi. I congressi mostrano segni di vivacità, mentre il turismo retail appare meno consistente. La peculiarità delle isole del lago maggiore, infatti, è offrire un turismo giornaliero che non sempre viene intercettato dalle strutture ricettive tradizionali.

Nel contesto del turismo organizzato, c’è una certa stabilità. I gruppi in visita al territorio sono abbastanza prevedibili grazie a una pianificazione anticipata basata sulle agenzie di viaggio, va da sé che non si osservino grandi sorprese o picchi improvvisi. Questo permette agli operatori di fare una programmazione di lungo termine, pur con qualche incertezza legata a fattori esterni o variazioni di calendario.

Zacchera hotels e il ruolo degli hotel di pregio tra baveno e stresa

Il gruppo zacchera hotels si conferma protagonista nell’ospitalità sul lago maggiore, con circa mille camere distribuite tra strutture storiche come il grand hotel dino e altri alberghi nella zona di baveno e stresa. La famiglia borromeo guida il settore dell’intrattenimento, mentre zacchera concentra l’attenzione sull’accoglienza alberghiera e sul miglioramento dell’offerta, puntando a trasformare alcune strutture in family hotel, come il bristol a stresa.

L’amministratore delegato antonio zacchera, originario dell’isola della pescatori e vice presidente vicario nazionale di confindustria alberghi, sottolinea che “la crescita del turismo non si basa solo sul numero di camere, ma anche sulla qualità dei servizi e sulla relazione diretta con i clienti.” Il gruppo ha investito nel parco avventura e in servizi complementari, elementi che ampliano l’attrattiva dell’area e la differenziano dalla concorrenza.

La comunicazione e la promozione del lago maggiore: sfide e mancanze da colmare

Nonostante la crescente notorietà, il lago maggiore fatica a posizionarsi come destinazione unificata. Le presenze estere, soprattutto dagli stati uniti, aumentano a causa del sovraffollamento e dei costi elevati di altre zone lacustri, come il lago di como e quello di garda. In molti casi, i visitatori rimangono colpiti positivamente dalla tranquillità del lago maggiore, anche se lamentano la scarsità di attrazioni rispetto ad altri territori.

Le infrastrutture mancano ancora. La funivia, chiusa da tempo, e una ciclopista del golfo borromeo promessa da oltre vent’anni restano assenti. Questi elementi rappresentano potenziali punti di forza per una comunicazione più efficace e per attrarre target diversi.

I modelli promozionali adottati da altri territori, come la pista ciclabile a sbalzo sul lago di garda, mostrano come un’opera ben studiata possa diventare un simbolo e un volano per il turismo. Il tragitto tra feriolo e stresa, con vista sulle isole, ha qualche valore ma non ha ancora avuto una risonanza comparabile.

Progetti e idee sul futuro turistico: lusso, sistema e sostenibilità

Il futuro sembra orientato verso un rilancio nell’ambito del turismo di fascia alta. L’apertura del nuovo lido palace a baveno e il recupero di villa poss a intra sono esempi di come si punti a rafforzare l’offerta di lusso, richiamando visitatori attenti alla qualità degli ambienti e dei servizi. La collaborazione tra diverse aree, includendo le valli ossolane e territori limitrofi come novara, valsesia e biellese, potrebbe creare un sistema turistico più integrato e attrattivo.

L’integrazione della proposta enogastronomica si profila come un altro elemento chiave, in grado di aggiungere valore e stimolare una permanenza più lunga nel territorio. La polisemia delle offerte dovrebbe includere attrazioni culturali, sportive e ristorative di qualità, con l’obiettivo di incrementare la durata media delle visite, oggi stimata attorno a 2,3 notti per ospite negli hotel zacchera.

Limitazioni attuali: la mancanza di un brand e l’utilizzo della tassa di soggiorno

Il lago maggiore non possiede ancora un brand riconoscibile che riunisca tutte le iniziative pubbliche e private sotto un unico marchio. Questo comporta una frammentazione nei messaggi e una promozione spesso individuale, che non sfrutta la forza di un’identità condivisa. Il gruppo zacchera prova a presentare insieme le proprie strutture durante fiere internazionali, ma sottolinea che “si tratta di uno sforzo insufficiente per far emergere il territorio nel suo complesso.”

Di difficile gestione resta la tassa di soggiorno, la cui raccolta non è sempre destinata a migliorare l’offerta turistica. Il gettito finisce spesso a coprire bilanci comunali, anziché essere reinvestito in iniziative utili per i visitatori. L’idea di una tassa di scopo, interamente dedicata al turismo, trova favore in alcuni operatori.

Nuove proposte culturali e attrazioni da sviluppare

Sul piano culturale, la mostra di nunzio nespolo a verbania costituisce uno spunto interessante, ma non basta a garantire un flusso costante di visitatori. Lo sviluppo di un parco tematico dedicato agli antichi mestieri, disposto tra stresa e baveno, continua a essere una proposta valida.

È prioritario realizzare attrazioni anche al chiuso, che permettano di attrarre visitatori durante giornate di pioggia. L’ipotesi di valorizzare il museo del granito o di spostare temporaneamente sul lago il museo dell’ombrello di gignese rappresenta una strada concreta per ampliare la proposta culturale e rendere più variegata l’offerta turistica.

Problematiche di traffico e aspettative per il futuro

Uno dei limiti concreti della zona riguarda il traffico sulle strade litoranee, dove la congestione limita l’esperienza di chi visita il lago maggiore. La domanda di spostamenti più scorrevoli e di soluzioni per alleggerire la viabilità resta una priorità per operatori e visitatori.

Anticipa le sfide anche la dimensione familiare di questo settore, con persone come antonio zacchera che sperano che le nuove generazioni possano continuare a vivere e lavorare nel turismo, vero filo conduttore di una tradizione locale. Il lago maggiore si conferma un luogo da riscoprire e da gestire con consapevolezza, in grado di sostenere un indice di fatturato che supera il mezzo miliardo di euro, coinvolgendo strutture ricettive, servizi culturali e attrazioni paesaggistiche.

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