Nel weekend appena trascorso, il gruppo volontari di protezione civile di giulianova ha dedicato due giornate intere a esercitazioni particolari all’interno della propria sede. Queste attività hanno coinvolto diverse simulazioni che mirano a preparare i volontari a rispondere efficacemente alle emergenze. Il presidente Mauro Iaconi ha sottolineato come queste prove, pur non essendo molto visibili alla cittadinanza, rappresentino un momento cruciale per verificare la prontezza e l’efficacia dell’intervento in situazioni critiche.
Le attività di esercitazione e le simulazioni svolte
Durante le giornate di esercitazione, il gruppo ha concentrato l’attenzione su molteplici aspetti legati alla protezione civile. In primo luogo, è stato montato un campo tende, simulando la creazione di un’area di accoglienza per eventuali sfollati. Questo ha richiesto la preparazione e il posizionamento di strutture che potrebbero essere utilizzate in casi di emergenza come calamità naturali o evacuazioni.
Oltre al montaggio della tenda, i volontari hanno effettuato prove pratiche con attrezzature specifiche per l’intervento in incendio boschivo. L’uso di questi strumenti esige rapidità e precisione, soprattutto considerando la pericolosità che questi incendi comportano per le aree verdi e le abitazioni vicine.
Leggi anche:
Simulazione di trasferimento improvviso e centro operativo
L’esercitazione ha poi previsto la simulazione di un trasferimento improvviso, che serve a mantenere alta la capacità di gestione delle emergenze. Questa fase includeva l’organizzazione rapida e coordinata di spostamenti, un elemento fondamentale quando serve mettere in sicurezza la popolazione.
Un punto centrale delle prove è stata la formazione e l’insediamento di un centro operativo comunale. Questo centro è il cuore dell’organizzazione durante una crisi, dove si raccolgono le informazioni, si decide la strategia di intervento e si coordinano le diverse squadre sul territorio.
Ricerca persona dispersa come prova finale
Infine, è stata simulata la ricerca di una persona dispersa nel perimetro urbano. I volontari hanno agito creando gruppi di ricerca, battendo aree predeterminate della città per ricostruire una risposta reale alle emergenze di questo tipo. La prova si è conclusa con il ritrovamento ipotetico del disperso, dimostrando la capacità di schierarsi con precisione e metodo.
Il ruolo del presidente mauro iaconi e l’importanza delle esercitazioni
Le parole del presidente Mauro Iaconi mettono a fuoco cosa si nasconde dietro queste giornate di addestramento. Iaconi ha spiegato che “queste operazioni non sono visibili al grande pubblico, ma giacché hanno un valore essenziale per la sicurezza.” Il presidente ha puntato sul bisogno di confermare la coesione del gruppo; “non basta infatti avere una squadra di volontari, serve la loro piena operatività e l’abilità di agire tempestivamente in diversi scenari di emergenza.”
Ha evidenziato come l’esperienza acquisita durante le simulazioni permette ai volontari di affinare non solo le tecniche operative ma anche la capacità di coordinarsi, elemento che fa la differenza durante eventi critici reali. Infortuni, incendi, evacuazioni richiedono risposta pronta e organizzata. E per garantire questo, la preparazione deve essere costante e curata, pur restando “dietro le quinte.”
Apprezzamento dell’assessore lidia albani e importanza per la comunità
L’assessore Lidia Albani ha voluto sottolineare il contributo silenzioso ma costante del gruppo volontari di protezione civile. Ha ringraziato i volontari personalmente e ha ricordato come “il loro lavoro sia un fattore rassicurante per chi vive a giulianova.” L’impegno prolungato e la dedizione rendono la loro presenza una vera ancora di sicurezza per la cittadinanza.
Albani, presente durante le esercitazioni, ha ribadito che senza la protezione civile, la gestione delle crisi sarebbe molto più complessa. La loro preparazione consente infatti al Comune di contare su un supporto pratico e immediato, in grado di affrontare incidenti che potrebbero mettere a rischio vite e beni. Il riconoscimento da parte delle istituzioni, ha detto, deve tradursi in un sostegno concreto e nella consapevolezza del valore di queste decine di volontari che operano lontano dai riflettori.