La stagione cerasicola 2025 si è rivelata complicata in molte aree produttive, ma il gruppo Alegra, insieme alla cooperativa Agrintesa, ha mantenuto una presenza consistente sul mercato grazie a investimenti mirati e all’adozione di tecnologie avanzate. Le ciliegie di alta qualità, oggi disponibili in quantità rilevanti, riescono a soddisfare una domanda che non cala, spinta da consumatori italiani affezionati a questo frutto stagionale. Il Cherry Day, evento organizzato a Castelfranco Emilia, ha sottolineato il valore di una filiera sempre più specializzata e sostenuta da innovazioni concrete nei sistemi di produzione e lavorazione.
Una stagione difficile che premia le scelte di tutela e innovazione del gruppo alegra
Nel giugno 2025 il gruppo Alegra ha fatto il punto sulla campagna cerasicola, evidenziando una disponibilità di circa 25.000 quintali di ciliegie tra le proprie società, tra cui Alegra, Valfrutta Fresco e Brio. L’anno si è distinto per difficoltà meteo in molte zone di produzione, come Puglia, Grecia, Spagna e Turchia, dove si sono registrati cali significativi della produzione. In Emilia-Romagna, invece, i danni sono stati limitati. Il direttore generale di Valfrutta Fresco, Enrico Bucchi, ha spiegato che alla base dei risultati ottenuti non c’è solo fortuna, ma un lavoro mirato durato anni per proteggere le colture. Gli investimenti in coperture antipioggia, dispositivi anti-insetto e anti-grandine hanno limitato l’impatto degli eventi atmosferici avversi. Questo ha permesso di raccogliere frutti integri e con pezzatura adeguata anche in una stagione delicata, evitando quel forte calo di volumi registrato altrove. Chi non ha adottato queste difese oggi si trova con disponibilità limitate, di fronte a un mercato che vede prezzi in aumento e una domanda costante. Gli italiani, come ha sottolineato Bucchi, non rinunciano facilmente alle ciliegie, che restano un prodotto atteso e apprezzato nella stagione estiva.
Il valore della ciliegia per il consumatore italiano secondo una ricerca esclusiva nielsenIQ
Un approfondimento fatto da NielsenIQ, commissionato dal gruppo Alegra, mostra quanto il frutto arrivi dritto al cuore dei consumatori italiani. La ciliegia si posiziona al terzo posto tra i gusti preferiti, scelta da circa un terzo degli italiani. Oltre al sapore, influiscono sull’apprezzamento la croccantezza e il colore lucido, dettagli che fanno la differenza nelle abitudini di acquisto. La ciliegia si lega a un consumo prevalentemente edonistico, considerata come una piccola gratificazione stagionale da famiglie di reddito medio-alto, nonostante il prezzo abbia registrato un aumento nel corso degli anni. L’acquisto di questo frutto rappresenta quindi un piacere a cui non si rinuncia, come confermano le risposte raccolte tra diverse fasce d’età e regioni. Questa fedeltà alla ciliegia conferma il senso degli sforzi fatti nella coltivazione e nella commercializzazione per garantire una qualità costante e un prodotto tracciabile.
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La filiera di agrintesa tra difese attive, innovazione varietale e tecnologie di lavorazione
La cooperativa Agrintesa rappresenta una delle colonne portanti della produzione di ciliegie in Emilia-Romagna, con un catasto di 431 ettari concentrato soprattutto nell’areale di Vignola, famoso per la propria Igp. Da anni la cooperativa lavora con i propri soci per migliorare le coltivazioni attraverso strumenti di difesa attiva e coperture protettive. Ad oggi oltre il 40% degli impianti è tutelato contro eventi atmosferici come grandine e brina. Cristian Moretti, direttore generale di Agrintesa, ha evidenziato come la cooperativa investa anche nella sperimentazione di nuove varietà selezionate tra i migliori breeder internazionali. Queste cultivar permettono di estendere la finestra di commercializzazione a oltre 50 giorni all’anno, ampliando opzioni per i produttori e i mercati. Dal punto di vista della lavorazione, la struttura di Castelfranco Emilia è tra le più all’avanguardia in Europa. Fin dal 2016 sono state utilizzate selezionatrici ottiche Unitec, capaci di classificare i frutti per colore e pezzatura e di escludere quelli imperfetti, migliorando sensibilmente la qualità finale. Nel 2021 l’impianto ha raddoppiato le linee di selezione e ha adottato la tecnologia Cherry Vision 3.0, arrivando a una capacità di lavorazione di 80 quintali l’ora. Dopo la raccolta, ogni ciliegia subisce un precoce raffreddamento con sistemi hydrocooler, che rallentano la maturazione e conservano croccantezza e sapore. Il confezionamento utilizza packaging in R-PET riciclato e riciclabile, una scelta che coniuga sostenibilità e presentazione estetica.
La ciliegia di vignola igp un marchio che identifica qualità e legame con il territorio
Il consorzio della Ciliegia di Vignola Igp opera per valorizzare un prodotto dal forte legame con il territorio modenese. Walter Monari, direttore del consorzio, ha richiamato l’attenzione sulla qualità che distingue questa varietà protetta. La campagna 2025 si sta chiudendo con riscontri positivi su tempi di raccolta, prezzo e apprezzamento del consumatore. Il riconoscimento Igp garantisce un prodotto tracciabile, coltivato in un’area precisa e con metodi che rispettano tradizione e qualità. L’attenzione del consorzio si sposta ora sul rafforzamento della visibilità in mercati rilevanti, come quello milanese e laziale. Eventi dedicati e iniziative mirate hanno l’obiettivo di raccontare al pubblico la storia e la specificità della ciliegia di Vignola, facendo emergere la sua unicità tra tante offerte di frutta fresca. Grazie a un legame diretto con i produttori locali e al controllo rigoroso dei processi, la ciliegia Igp si conferma un simbolo riconosciuto sul mercato italiano.