L’ondata di caldo che ha investito Genova nella primavera del 2025 ha avuto ripercussioni anche sugli europei di scherma. Al palasport cittadino, sede delle gare, si sono verificati problemi al sistema di raffreddamento dell’aria causando malessere tra atleti e pubblico. La sindaca Silvia Salis ha effettuato un sopralluogo sul posto e si sono attuati provvedimenti per ripristinare il comfort ambientale prima del proseguo delle competizioni.
Problemi al sistema di climatizzazione durante gli europei di scherma a genova
Nei giorni intorno all’evento, il palasport di Genova, recentemente ristrutturato da investitori privati, ha mostrato malfunzionamenti del sistema di condizionamento. La giornata di ieri ha evidenziato particolari difficoltà con un’interruzione quasi totale della climatizzazione, che ha costretto atleti, ospiti e tifosi a sopportare temperature insopportabili. L’aria stagnante e calda ha rapidamente generato disagio, interrompendo in parte il normale svolgimento delle gare.
La presenza di un impianto così moderno, risultato di un intervento di restyling recente, ha sorpreso molti visto che il guasto ha creato situazioni di sofferenza. La temperatura interna ha superato livelli tollerabili, evidenziando una criticità non prevedibile nell’organizzazione di un evento di questo calibro. Problemi di questo genere si ripercuotono anche sulla prestazione degli atleti, impegnati in un confronto agonistico intenso, e sulla sicurezza pubblica.
Leggi anche:
Il sopralluogo e l’intervento della sindaca salis
Dopo le segnalazioni di malessere tra i presenti, il Comune di Genova ha mosso rapidamente per risolvere la situazione. La sindaca Silvia Salis ha fatto visita al palasport già nelle prime ore della mattina, verificando di persona le difficoltà legate al caldo. Lo staff comunale ha confermato che il guasto tecnico è stato identificato e corretto, permettendo un graduale rientro alla normalità.
Come misura aggiuntiva, sono stati installati condizionatori portatili vicino alle pedane di gara per garantire una zona fresca agli schermidori durante le prove pomeridiane. L’azione tempestiva del Comune ha limitato i disagi, consentendo il regolare svolgimento delle competizioni nel pomeriggio, estendendo le gare anche al palasport, oltre che al padiglione Jean Nouvel.
Il lavoro di riparazione e miglioramento alla rete di raffreddamento ha richiesto un coordinamento intenso tra tecnici comunali e organizzatori, per assicurare il rispetto delle condizioni minime di sicurezza e benessere richieste da un evento internazionale.
Emergenze mediche e gestione sanitaria durante gli europei
Nel corso della manifestazione, la centrale operativa del 118 ha registrato quattro chiamate d’emergenza riconducibili alla zona dell’europeo di scherma, nello specifico presso il padiglione Jean Nouvel. I casi trattati hanno riguardato tre episodi di crisi ipertensive e un episodio di svenimento da parte di un atleta.
Tutte e quattro le situazioni sono risultate di natura non grave. Non sono state direttamente collegate alla carenza di raffreddamento del palasport. Le squadre mediche hanno lavorato con prontezza mettendo in sicurezza i pazienti e permettendo la ripresa delle attività senza ritardi significativi. Questo ha confermato l’organizzazione sanitaria preparata ad affrontare emergenze di varia natura durante eventi sportivi così rilevanti.
Tensioni politiche e reazioni social
Il malfunzionamento dell’impianto di condizionamento ha sollevato polemiche sui social network con un risvolto politico. L’assessora comunale al Welfare, Cristina Lodi, ha espresso critiche nei confronti della giunta Bucci-Piciocchi, accusata di aver trascurato le strutture pubbliche nonostante gli investimenti recenti.
Secondo Lodi, l’incidente al palasport dimostra spreco di risorse e mancanza di attenzione nella realizzazione degli interventi, con un richiamo alla cattiva progettazione e gestione degli spazi. Ha insistito sul fatto che il caldo e le condizioni di disagio avrebbero potuto provocare problemi seri tra gli spettatori considerato il sovraffollamento in certi momenti.
La questione ha riaperto il confronto su manutenzioni, controlli e pianificazioni che riguardano gli impianti pubblici della città e la capacità delle amministrazioni di garantire sicurezza e condizioni accettabili durante eventi di rilievo. Dalle polemiche sociali emerge la necessità di garantire trasparenza e interventi efficaci in vista del futuro.