Il governo ringrazia operatori e volontari impegnati contro la Sla e annuncia riforme sociali e sanitarie

Il governo ringrazia operatori e volontari impegnati contro la Sla e annuncia riforme sociali e sanitarie

Il governo italiano rafforza l’impegno per pazienti con Sla e malattie degenerative, valorizzando il centro Nemo adulti al policlinico Gemelli di Roma e sostenendo operatori, volontari e riforme sociosanitarie.
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Il governo italiano rinnova il suo impegno nel supporto a pazienti con malattie neurodegenerative, celebrando l’intitolazione del Centro Nemo adulti al Policlinico Gemelli di Roma e promuovendo riforme per migliorare integrazione sociosanitaria e assistenza. - Gaeta.it

L’attenzione verso chi vive con malattie gravi e patologie degenerative continua a essere una priorità per il governo italiano. In occasione dell’intitolazione del centro Nemo adulti al policlinico Gemelli di Roma, è stata ribadita la vicinanza dello Stato a pazienti, familiari e a chi lavora ogni giorno nel campo sanitario e sociale. Il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci ha sottolineato le iniziative e le riforme in corso per migliorare l’assistenza e il supporto, specialmente verso chi affronta condizioni difficili come la sclerosi laterale amiotrofica .

Il riconoscimento agli operatori sociosanitari e volontari impegnati nella cura della Sla

Il governo ha manifestato gratitudine con parole rivolte a medici, infermieri, operatori sociosanitari e a tantissimi volontari che accompagnano migliaia di persone malate ogni giorno. L’appello ha riguardato in particolare chi affronta patologie complesse come la Sla, ricordando il valore umano e l’impegno di chi sostiene i pazienti anche nei momenti più difficili. Tra le realtà di volontariato menzionate, c’è Aisla, associazione che da anni è accanto alle famiglie colpite dalla malattia, offrendo assistenza, supporto psicologico e servizi concreti.

Il valore del sostegno volontario nella cura

Questo sostegno non è visto solo come un aiuto volontario, ma come una componente fondamentale della cura, specie in certe fasi in cui la fragilità e il dolore si fanno sentire con grande intensità. Bellucci ha ribadito che il governo è consapevole della difficoltà del percorso e conferma il proprio impegno nel rafforzare il lavoro e il riconoscimento di queste figure spesso invisibili ma indispensabili nel sistema sanitario.

Le riforme sociali e sanitarie avviate per migliorare la qualità di vita dei pazienti

Negli ultimi anni, l’esecutivo ha messo in campo alcune riforme di rilievo concentrandosi sui bisogni delle persone più vulnerabili. Tra queste figurano la legge dedicata alle persone con disabilità, interventi mirati alla tutela delle persone anziane, e la riorganizzazione del Terzo settore, un ambito che coinvolge associazioni e organizzazioni non profit importanti anche nell’assistenza domiciliare e nei servizi di prossimità.

Oltre alle normative, si è lavorato per potenziare il personale impegnato nei servizi sociali, con l’obiettivo di garantire una presenza più capillare e qualificata. Alcune parti del sistema sanitario e sociale sono state consolidate, con una particolare attenzione a far dialogare meglio i servizi, affinché non restino compartimenti stagni, ma si crei un percorso unitario e accessibile per pazienti e famiglie.

Mettere la persona al centro

La sfida principale consiste nel liberare le persone da un sistema che le tratta come oggetti o numeri. Le riforme vogliono ribaltare questa logica, mettendo la persona al centro e permettendo agli utenti di partecipare attivamente alle scelte riguardanti la loro vita e la loro salute.

L’integrazione sociosanitaria, una sfida storica del sistema italiano

Maria Teresa Bellucci ha definito l’integrazione tra servizi sociali e sanitari come una “chimera” che per molto tempo è rimasta un progetto non realizzato. Questo intreccio è fondamentale soprattutto per malattie croniche e degenerative, dove il supporto non riguarda solo la cura medica, ma anche la gestione quotidiana e il sostegno psicologico.

In Italia, per anni, le due aree – sociale e sanitaria – hanno viaggiato su binari paralleli, senza dialogo e coordinamento efficaci. Cambiare questo approccio significa offrire risposte più concrete, evitando disagi e lacune negli interventi che spesso ricadono sulle famiglie. Il nuovo modello punta a un sistema integrato capace di coinvolgere il paziente e il suo contesto affettivo e sociale.

La cultura dello scarto

Il riferimento alla “cultura dello scarto” citata da papa Francesco fa emergere il problema della marginalizzazione di malati e famiglie. Oggi si lavora per riconoscere pienamente il valore di ogni persona, anche nel momento della sofferenza estrema, e per costruire una rete di servizi che accompagni con rispetto e attenzione verso i bisogni concreti di chi vive situazioni difficili.

La cerimonia di intitolazione al policlinico Gemelli e il valore simbolico del centro Nemo adulti

Il 2025 ha visto svolgersi al policlinico Gemelli di Roma una cerimonia di rilievo che ha coinvolto istituzioni, operatori e familiari. Il Centro clinico Nemo adulti, punto di riferimento per i pazienti affetti da patologie neuromuscolari come la Sla, è stato intitolato alla beata Armida Barelli. Cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e figura importante nella storia cattolica italiana, Armida Barelli è scomparsa nel 1952 proprio a causa della Sla, malattia che ha reso noto anche il nome della struttura.

L’intitolazione rappresenta un omaggio non solo alla memoria di una donna che ha dedicato la propria vita allo studio e all’impegno civile, ma anche alla battaglia quotidiana di pazienti e operatori impegnati in una sfida complessa. Il centro Nemo continua ad essere un punto di riferimento per diagnosi, cura e assistenza, integrando servizi sanitari specializzati con supporto sociale e psicologico.

Alla cerimonia, il viceministro ha espresso il sostegno delle istituzioni e la volontà di proseguire nell’opera di rafforzamento delle risposte a chi vive la malattia, rafforzando un approccio che coinvolge tutti gli attori: medici, infermieri, volontari e famiglie. Le parole pronunciate in questo contesto evidenziano il tentativo di dare un volto umano a politiche che devono fare i conti con problemi spesso scarsamente visibili ma profondi.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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