Il governo riduce i fondi per la manutenzione delle strade in emilia-romagna: tagli da 66 milioni al 2028

Il governo riduce i fondi per la manutenzione delle strade in emilia-romagna: tagli da 66 milioni al 2028

Il governo taglia 66 milioni di euro per la manutenzione stradale in Emilia-Romagna fino al 2028, con un impatto significativo sulle province, in particolare Modena, e rischi per sicurezza e mobilità locali.
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Il governo taglia 66 milioni di euro per la manutenzione stradale in Emilia-Romagna fino al 2028, mettendo a rischio sicurezza e interventi nelle province, con impatti significativi soprattutto nel biennio 2025-2026. - Gaeta.it

Il governo ha deciso di tagliare 66 milioni di euro destinati alla manutenzione delle strade nelle province dell’Emilia-Romagna per il periodo fino al 2028. Questa riduzione di risorse genera preoccupazioni fra gli amministratori locali, che la considerano un freno per la sicurezza delle infrastrutture viarie e un rischio per intere comunità territoriali. Le province coinvolte vedono così diminuire in modo significativo i finanziamenti previsti per la manutenzione e gli interventi sulle strade, fondamentali per garantire la mobilità e la sicurezza.

I tagli annunciati dal governo e gli effetti sulle province emiliano-romagnole

La riduzione dei fondi interessa tutte e nove le province della regione Emilia-Romagna. Secondo i dati diffusi dalla provincia di Modena, inizialmente erano previsti 137 milioni di euro per la manutenzione stradale fino al 2028. Ora, grazie alle nuove manovre di bilancio e al decreto Milleproroghe, quella cifra cala a 71 milioni. La decurtazione di 66 milioni arriva proprio da queste disposizioni governative. Queste risorse erano già state stanziate e destinate soprattutto alla messa in sicurezza del reticolo viario, un elemento cruciale per la prevenzione di incidenti e per la qualità della rete stradale locale.

Il sindaco di Palagano e presidente della provincia di Modena, Fabio Braglia, ha messo in evidenza il peso concreto di questa riduzione. Modena ha subito un taglio pari a 8,6 milioni di euro. Con meno fondi a disposizione, gli enti locali rischiano difficoltà nel mantenere le strade in condizioni accettabili, soprattutto in un territorio che vede un importante traffico veicolare e necessità continue di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Impatto diretto sui progetti e sulla manutenzione nel biennio 2025-2026

Per il periodo più immediato, 2025 e 2026, la situazione si presenta particolarmente critica. Braglia ha sottolineato che, per Modena, i finanziamenti destinati alla manutenzione delle strade scendono da 7,2 milioni a circa 2,2 milioni. Si tratta di un taglio di circa il 70 percento rispetto alle somme programmate.

Questa decurtazione rallenta progetti già pianificati, con gare d’appalto pronte a partire, ma che adesso rischiano di non essere più espletate per mancanza di fondi. Il presidente della provincia ha spiegato che nel solo 2025 si registrerà un ammanco da 2,5 milioni, su un totale di 3,5 milioni previsti. “Nonostante le progettazioni fossero già state avviate, l’interruzione dei finanziamenti porta inevitabilmente a una sospensione delle iniziative, compromettendo la sicurezza delle infrastrutture e l’efficienza delle vie di comunicazione.”

Le criticità per le comunità locali e la sicurezza stradale

Il rischio principale, segnalato dagli amministratori locali come Fabio Braglia, riguarda la gestione ordinaria di strade e infrastrutture. Le risorse destinate alla manutenzione sono essenziali per garantire interventi tempestivi su strade che presentano problemi, come buche, crepe o situazioni di degrado. La loro carenza espone i cittadini a maggiori rischi di incidenti e può portare a costi più alti in futuro per le riparazioni straordinarie.

In territori come quelli delle province dell’Emilia-Romagna, dove le infrastrutture sono cruciali per mobilità, commercio e servizi, riduzioni così consistenti mettono in crisi l’amministrazione pubblica e la rete viaria. La mancanza di fondi non permette di rispondere efficacemente alle esigenze di intervento urgente o di programmare lavori strutturali. Questo può compromettere non solo la sicurezza di automobilisti e pedoni ma anche la qualità della vita nelle comunità locali.

Competenze delle province e rischio abbandono della rete stradale

Le province, d’altronde, hanno competenze dirette nella manutenzione delle strade provinciali, che rappresentano una grande parte della rete stradale regionale. Senza fondi adeguati, rischia di aumentare lo stato di abbandono di molte vie, soprattutto in aree periferiche o meno centrali. Il taglio di 66 milioni previsto dal governo dunque porta con sé una serie di conseguenze dirette sulla gestione quotidiana delle infrastrutture viarie, con ripercussioni immediate e a lungo termine per le popolazioni coinvolte.

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