Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia che il governo italiano avrebbe introdotto un “bonus telefono” per consentire a chiunque di ricevere uno smartphone gratuitamente. Questa informazione si è rivelata falsa, nata da titoli sensazionalistici che hanno generato confusione sul web. Anche alcuni sistemi di intelligenza artificiale hanno riportato dati errati, ingannati da fonti non affidabili. In realtà, l’agevolazione a cui si fa riferimento riguarda categorie specifiche di cittadini e prevede condizioni precise, come indicato nella legge 104 del 1992. Questo articolo spiega cosa prevede di concreto la normativa in vigore e come funziona la concessione degli sconti.
La legge 104 e il profilo delle persone beneficiarie delle agevolazioni
La legge 104 del 1992 si occupa di tutelare persone con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali che presentano difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione nel mondo del lavoro. Questi fattori devono produrre uno svantaggio sociale o un rischio di emarginazione. L’agevolazione spesso confusa con un “bonus telefono gratuito” riguarda esclusivamente chi rientra in questa categoria, definita dalla legge come portatrice di minorazioni stabilizzate o progressive.
Non si tratta quindi di un beneficio rivolto a tutti i cittadini o subordinato a parametri come l’ISEE familiare, ma di un meccanismo che punta a facilitare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Attraverso questa normativa viene riconosciuto un diritto che può riguardare anche l’acquisto di strumenti tecnologici, quando idonei a favorire la comunicazione o supportare processi di riabilitazione.
Leggi anche:
Le agevolazioni fiscali: come funziona l’iva ridotta per le persone con disabilità
Tra le misure previste dalla normativa è prevista l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta al 4% per l’acquisto di alcuni mezzi di ausilio o dispositivi tecnici e informatici destinati a persone con disabilità. L’aliquota ordinaria è al 22%, quindi la diminuzione rappresenta un risparmio concreto.
Questa riduzione si applica a beni come servoscala, protesi, apparecchi acustici, poltrone specialistiche e veicoli per la mobilità. L’IVA agevolata riguarda in modo particolare anche l’acquisto di dispositivi informatici e telefonici, quando la loro funzione è quella di facilitare l’autonomia personale o l’inclusione in ambito sociale e lavorativo.
L’agenzia delle entrate chiarisce che i sussidi tecnici e informatici previsti devono essere funzionali alla comunicazione interpersonale, alla gestione dell’ambiente circostante o all’accesso alle informazioni, in modo da consentire alle persone con disabilità di migliorare la qualità della vita e la partecipazione alla società.
Detrazioni e strumenti acquistabili: cosa copre la normativa per smartphone e computer
Oltre alla riduzione dell’IVA, la normativa riconosce una detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute per l’acquisto di dispositivi che favoriscono l’autosufficienza o l’integrazione. In concreto significa che chi acquista un telefono o un computer può recuperare una parte della spesa nella dichiarazione dei redditi.
Lo strumento acquistato deve però rispondere a precise finalità: deve facilitare la comunicazione o la scrittura, consentire il controllo del proprio ambiente o l’accesso all’informazione e alla cultura. Questo include anche utilizzi riabilitativi, come nel caso di telefoni dotati di software speciali o dispositivi adattati a esigenze particolari.
L’acquisto con IVA agevolata e la detrazione fiscale non significa quindi un cellulare gratis per tutti. I benefici sono rivolti a chi dimostra, con documentazione ufficiale, il proprio diritto secondo i criteri della legge 104. Non si tratta di un bonus generico né di un regalo statale, ma di un incentivo per supportare bisogni specifici.