Il ministero del Turismo ha destinato circa 4 milioni di euro a sostegno di iniziative per il turismo montano in Sicilia. Questa mossa rientra nel più ampio progetto denominato “Montagna Italia” e mira a valorizzare le aree montuose isolane, a partire da due progetti già selezionati nel palermitano e nel catanese. Le associazioni del territorio, tra cui Abbat, chiedono però di estendere l’attenzione anche ai monti iblei, una catena montuosa che offre spazi promettenti per lo sviluppo turistico sostenibile.
Finanziamenti per il turismo montano in sicilia: un primo passo
Il governo nazionale ha deciso di investire risorse per rilanciare il turismo montano in Sicilia. Il decreto ha stanziato quasi 4 milioni di euro per progetti ritenuti sostenibili, con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di fruizione delle aree interne e montuose. La regione ha potuto presentare varie candidature, ma al momento sono stati approvati soltanto due interventi specifici: uno nel territorio palermitano e l’altro nel catanese. Questi riguardano aspetti come la valorizzazione delle tradizioni locali, la creazione di percorsi escursionistici e il miglioramento delle strutture ricettive.
Nonostante questi passi, la cifra stanziata non copre tutte le potenzialità turistiche isolane, e l’attenzione si è subito spostata sulle altre aree montuose, in particolare sui monti iblei. Questa catena montuosa si estende tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania, ed è nota per i suoi borghi storici, i paesaggi naturali e le proposte legate all’agricoltura e alle tradizioni. Abbat, un’associazione che rappresenta strutture come bed & breakfast e alloggi turistici, ritiene che il turismo montano possibile in Sicilia non si limiti alle due zone finanziate.
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La proposta di abbat per un progetto integrato sui monti iblei
Walter Miduri, vice presidente di Abbat, ha commentato il recente finanziamento dichiarando che l’iniziativa è un segnale positivo, ma non dovrebbe restare un caso isolato: «la strada è quella giusta», ha detto. L’associazione ha avanzato una proposta che coinvolge l’intera area dei monti iblei, sia per rilanciare i borghi che ancora conservano elementi culturali autentici, sia per estendere le opportunità di turismo sostenibile e lento. L’obiettivo è mettere in piedi un progetto che integri più comuni, coinvolgendo non solo le amministrazioni locali ma anche enti come il Libero Consorzio comunale di Siracusa.
La richiesta di Abbat punta alla creazione di una rete di collaborazioni tra piccoli centri montani e operatori turistici, per costruire percorsi, eventi culturali e interventi di restauro di spazi pubblici. Il turismo montano, infatti, può rappresentare una risorsa economica importante per territori spesso marginali rispetto ai grandi flussi turistici costieri, ma ricchi di storia e natura da raccontare. Al momento, Abbat ha presentato idee dettagliate su come sostenere questi progetti, proponendo la loro realizzazione con il coinvolgimento attivo dei comuni interessati.
Sfide e opportunità per il turismo montano nei territori siciliani
Nonostante l’interesse crescente verso il turismo montano, ci sono diverse sfide da affrontare in Sicilia. Molte delle aree interne soffrono ancora di carenze infrastrutturali, scarso collegamento con le grandi vie di comunicazione e insufficiente presenza di servizi turistici di qualità. Lo sviluppo di un’offerta che rispetti l’ambiente richiede investimenti mirati, ma anche un lavoro di coordinamento che metta insieme pubblico e privato.
Al tempo stesso, i monti iblei presentano opportunità uniche: si tratta di territori con paesaggi diversificati, produzioni locali tipiche e tradizioni consolidate. Attività come trekking, ciclismo e visite guidate in piccoli borghi possono attrarre una fascia di visitatori interessata a scoprire aspetti meno conosciuti della Sicilia, lontano dal turismo di massa. Un approccio sostenibile dovrebbe mantenere intatti questi valori, evitando impatti eccessivi sul territorio.
Collaborazione tra enti e operatori per lo sviluppo
A quel punto, sarà fondamentale raccogliere le proposte di realtà territoriali come Abbat, che rappresentano operatori locali direttamente coinvolti nel turismo. Attraverso collaborazioni con enti pubblici e una pianificazione attenta, si può costruire un modello capace di dare nuova linfa a intere aree montane, contribuendo anche alla manutenzione del territorio e alla crescita delle comunità.
L’impegno delle associazioni e dei comuni per promuovere il territorio
La spinta verso un turismo montano siciliano integrato passa anche dalla capacità di attivare partnership durature tra associazioni di categoria, amministrazioni comunali e consorzi. Abbat ha già preso posizione, presentando piani concreti per valorizzare i monti iblei e coinvolgendo i comuni nella definizione di interventi specifici. Questa attività di progettazione coinvolge anche enti come il Libero Consorzio comunale di Siracusa, che ha competenze strategiche nella gestione delle aree montane.
Il coinvolgimento diretto degli operatori turistici e dei residenti è un elemento importante, perché permette di costruire proposte che guardino alle esigenze del territorio senza rinunciare a un’offerta accessibile e appetibile per i visitatori. Organizzazione di eventi, restauri di edifici storici, creazione di sentieri attrezzati e promozione di prodotti locali sono tutte azioni che potrebbero trovare finanziamenti in futuri bandi.
Nel complesso, aumentare la capacità di attrarre turisti verso i monti iblei significa anche offrire un’alternativa concreta alle zone costiere, dove il turismo è spesso molto concentrato e stagionale. La valorizzazione di queste aree montane può contribuire a distribuire meglio i flussi turistici nell’isola, garantendo benefici diffusi e duraturi.