Sindaco gubetti alla camera dei deputati per la conferenza nazionale dei piccoli comuni sul futuro dei territori

Sindaco gubetti alla camera dei deputati per la conferenza nazionale dei piccoli comuni sul futuro dei territori

Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, denuncia i tagli ai bilanci dei piccoli comuni italiani e chiede un dialogo stabile con il Governo per garantire servizi essenziali e diritti costituzionali.
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Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha evidenziato alla Camera dei Deputati le difficoltà dei piccoli comuni italiani dovute ai tagli ai fondi, che mettono a rischio servizi essenziali e la presenza dello Stato nei territori periferici. - Gaeta.it

Mercoledì 2 luglio, a Roma, il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha partecipato a una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, organizzata dal Comitato Nazionale dei Piccoli Comuni. L’incontro ha messo in luce le difficoltà di molti piccoli e medi comuni italiani, alle prese con tagli ai bilanci e carenza di risorse per garantire servizi fondamentali ai cittadini. Gubetti ha portato la sua esperienza diretta amministrando un territorio esteso e complesso, dove la gestione ordinaria e straordinaria di infrastrutture essenziali richiede impegni economici che al momento non trovano risposte adeguate dal Governo.

Il sindaco di cerveteri: l’ultimo presidio dello stato a rischio abbandono

Elena Gubetti ha definito i sindaci come l’ultimo baluardo dello Stato sul territorio. Ogni giorno sono chiamati a risolvere problemi concreti di cittadini e comunità, ma dispongono di strumenti sempre più limitati. I tagli continui da parte del Governo alle risorse destinate agli enti locali, soprattutto per le manutenzioni, stanno compromettendo la capacità amministrativa dei Comuni. Questo scenario mina alle basi il funzionamento delle strutture pubbliche e la qualità dei servizi offerti. Senza fondi adeguati diventa difficile mantenere scuole, strade e spazi pubblici in condizioni accettabili, e di conseguenza si indebolisce la presenza dello Stato nelle zone più periferiche.

Gubetti ha spiegato che amministrare oggi significa molto più che prendere decisioni burocratiche: comporta la responsabilità di garantire sicurezza, servizi essenziali e pari opportunità ai cittadini. Il sindaco deve cercare di compensare un’assenza crescente dello Stato nei territori, intervenendo anche per limitare le disuguaglianze sociali e geografiche. Una sfida difficile in contesti molto estesi come quello di Cerveteri, dove le esigenze sono molteplici e non sempre soddisfatte.

Le difficoltà di un territorio vasto e i costi delle manutenzioni ordinarie

Cerveteri è un comune di medie dimensioni, ma con un territorio molto ampio e complesso. Gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, scuole e infrastrutture richiederebbe investimenti ingenti, stimati in decine di milioni di euro. Questi fondi però mancano o sono insufficenti. La situazione crea una pressione enorme sull’amministrazione locale, che deve fare continue scelte su quali interventi prioritizzare, spesso a scapito di altre necessità.

Il fatto che le risorse vengano tagliate riduce la capacità di intervenire tempestivamente per garantire servizi che dovrebbero essere garantiti a tutti. Le condizioni di alcune scuole e strade peggiorano, e questo impatta sulla qualità della vita dei cittadini. Per il sindaco il compito è delicato: assicurare sicurezza e accesso equo ai servizi, nonostante le difficoltà materiali.

La gestione delle manutenzioni in questi territori continua a essere uno dei nodi più intricati. Le risorse stanziate dagli enti centrali si esauriscono molto presto, e spesso i Comuni devono cercare altre fonti o rinviare lavori indispensabili. Questa condizione alimenta un senso di abbandono soprattutto in alcune zone periferiche, che perdono così di attrattività e vivacità sociale.

Il rischio di abbandono dell’italia interna e la negazione dei diritti costituzionali

Secondo il sindaco Gubetti, il progressivo disinteresse verso le aree interne e periferiche del Paese potrebbe compromettere i diritti fondamentali dei cittadini che vi abitano. Abbandonare questi territori, infatti, significa mettere a rischio accesso all’istruzione, alla salute, alla mobilità e ai servizi essenziali. Tutto questo si traduce in una violazione del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione italiana.

La nuova strategia nazionale, a detta di Gubetti, sembra addirittura portare a una riduzione degli investimenti in queste aree, un approccio che potrebbe acuire le differenze tra zone centrali più ricche e quelle più fragili. Le aree interne assomigliano sempre di più a spazi marginali dove l’esercizio pieno della cittadinanza rischia di essere limitato proprio perché i servizi non arrivano o si riducono.

Questa condizione non riguarda solo piccoli centri isolati, ma anche comuni come Cerveteri, che nonostante le dimensioni medie si trovano a gestire territori ampi e multi sfaccettati. Il rischio è che queste zone diventino sempre meno vivibili, e che chi vi abita finisca per perdere diritti garantiti per legge.

La richiesta di un dialogo permanente tra governo e enti locali

Nel corso della conferenza, Gubetti ha sottolineato la necessità di un confronto stabile tra Governo e amministrazioni locali. Servono risorse certe e strumenti concreti per affrontare le sfide quotidiane di molti comuni. Per ottenere questo, il sindaco ha ribadito la volontà di richiedere l’apertura di un tavolo permanente, capace di definire un nuovo equilibrio tra Stato e territori.

In questo contesto, chiedere solo attenzione o slogan non basta più. È dai fatti che dipende la capacità delle amministrazioni di rispondere ai bisogni di chi vive in piccoli e medi centri. Senza nuove modalità di collaborazione e senza finanziamenti strutturali, anche la tenuta sociale delle comunità rischia di essere messa in crisi.

Gli ospiti della conferenza hanno rappresentato realtà diverse, a partire dall’onorevole Nadia Romeo e dal coordinatore Virgilio Caivano, fino ai sindaci di altri piccoli comuni e a esperti di legislazione regionale. L’incontro, trasmesso in diretta streaming dalla Camera dei Deputati, ha dato spazio a un dibattito che coinvolge direttamente cittadini e amministratori impegnati a proteggere il valore dei piccoli comuni nel contesto italiano.

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