L’attenzione verso la ripresa e la crescita del turismo italiano passa per nuove risorse stanziate dal governo. In vista c’è un decreto interministeriale con 110 milioni di euro da destinare ai contratti di sviluppo. Il piano promuove investimenti mirati a migliorare la sostenibilità e la competitività del settore, con particolare riguardo alle pratiche di efficientamento energetico.
110 milioni per contratti di sviluppo puntati su sostenibilità e innovazione
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha annunciato durante il Festival dell’Economia a Trento che si lavora a un decreto specifico per mettere a disposizione 110 milioni di euro. Questi fondi dovranno sostenere i contratti di sviluppo, uno strumento previsto dall’ultima legge di Bilancio dedicato a favorire la crescita del turismo in Italia.
L’obiettivo principale di questo intervento è spingere il settore verso modelli più sostenibili, sotto tutti i profili. La disponibilità economica verrà concentrata su iniziative che riguardano l’efficientamento energetico delle strutture e dei servizi turistici. Questo aspetto è considerato cruciale per garantire un futuro meno impattante dal punto di vista ambientale e più attento ai consumi.
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Non si tratta solo di risparmio energetico, ma di un tassello all’interno di una strategia che vuole rendere il comparto turistico capace di rispondere alle sfide di un mercato in evoluzione. Il decreto interministeriale, ancora in fase di elaborazione, sarà un passo concreto per tradurre questa visione in progetti e interventi reali.
Priorità del decreto per promuovere un turismo più equilibrato e digitale
Nel dettaglio, i contratti di sviluppo su cui si punta a lavorare includono diverse linee d’azione che mirano a rilanciare il turismo anche fuori dai tradizionali picchi di affluenza. Ecco alcune delle priorità individuate per gli investimenti.
Destagionalizzazione e digitalizzazione
Prima di tutto la destagionalizzazione dei flussi turistici. Il governo punta infatti a creare iniziative e strutture in grado di attirare visitatori anche nei mesi meno frequentati, per distribuire meglio l’offerta e ridurre la pressione sulle località più battute nei periodi di alta stagione.
Un altro tema chiave è la digitalizzazione dell’intero ecosistema turistico. Le nuove tecnologie possono migliorare l’esperienza del turista, ma anche la gestione delle imprese e la comunicazione. La trasformazione digitale passa da strumenti per la prenotazione, sistemi informativi più avanzati, fino a soluzioni tecnologiche per la promozione e la fruizione dei servizi.
Il potenziamento delle filiere turistiche completa il quadro. Si tratta di rafforzare la rete di imprese e operatori che contribuiscono alla creazione dell’offerta, favorendo collaborazioni e modalità di lavoro integrate, così da offrire prodotti più competitivi e coerenti con la domanda.
Investimenti che rispettano criteri ambientali, sociali e di governance
Una parte centrale del piano è riservata a sostenere iniziative che rispettano i criteri ESG . Questi parametri indicano la strada da seguire per realizzare progetti con un impatto positivo e ben governato.
Tra le aree coperte dagli investimenti rientra la promozione del turismo sostenibile, tematica che sta acquisendo sempre più rilievo nel settore. Il rispetto dell’ambiente, l’attenzione alle comunità locali e pratiche di gestione trasparente sono elementi chiave inseriti nei requisiti per accedere ai fondi.
L’approccio ESG incoraggia imprese e amministrazioni a progettare iniziative che non solo abbiano successo economico, ma contribuiscano a consolidare un turismo che non danneggi i territori e migliori la qualità della vita di chi ci lavora o lo frequenta.
Impegni del ministero per migliorare qualità e competitività del turismo italiano
Con l’iter per il decreto ancora in corso, il ministro Santanchè ha ribadito l’intenzione di spingere il turismo verso risultati più concreti in termini di qualità e sostenibilità. Il rilancio del settore passa anche da una visione più ampia, che guarda all’efficienza energetica, alla tutela ambientale e a una gestione attenta.
Il fondo di 110 milioni rappresenta una risposta economica significativa, destinata a tradursi in progetti concreti nei prossimi mesi. L’obiettivo è far diventare l’Italia meta non solo più attraente, ma anche più rispettosa delle risorse e delle persone coinvolte.
L’attenzione a questi elementi si riflette nelle scelte politiche e nei programmi del ministero, che punta a sostenere imprese e territori per garantire un turismo più equilibrato, capace di durare nel tempo e rispondere alle aspettative di una domanda che cambia.
Roma, 22 maggio 2025