Il governo britannico mette fuorilegge Palestine Action dopo raid nella base RAF e scoppiano proteste a Londra

Il governo britannico mette fuorilegge Palestine Action dopo raid nella base RAF e scoppiano proteste a Londra

Il governo del Regno Unito vieta Palestine Action con la legge antiterrorismo dopo un raid alla base della Royal Air Force, mentre a Londra si svolgono manifestazioni di protesta contro il divieto.
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Il governo del Regno Unito ha vietato il gruppo Palestine Action con la legge antiterrorismo dopo un raid contro una base militare, scatenando proteste a Londra contro il divieto. - Gaeta.it

Il governo del Regno Unito ha preso una decisione netta contro il gruppo Palestine Action, inserendolo fra le formazioni vietate con il ricorso alla legge antiterrorismo. La misura blocca la partecipazione o il sostegno all’organizzazione, dopo un episodio che ha acceso il dibattito pubblico nel paese. Intanto, a Londra, si stanno svolgendo manifestazioni di dissenso contro questa stretta.

Il divieto a palestine action per ordine del ministero degli interni

È stata Yvette Cooper, ministra degli Interni, a comunicare la scelta del governo britannico di vietare formalmente Palestine Action. La motivazione principale fa riferimento alle attività condotte dal gruppo, considerate pericolose e illegali sotto la legislazione vigente sul terrorismo. La norma non solo impedisce l’appartenenza a tale organizzazione, ma anche ogni forma di appoggio, verbale o materiale, consolidando così un blocco duro nelle azioni di contrasto.

L’annuncio segue un episodio concreto e piuttosto eclatante accaduto pochi giorni prima. La ministra ha sottolineato che “la protezione delle strutture militari e l’ordine pubblico rappresentano priorità che non possono essere messe a rischio.” La legge anti-terrorismo impiegata in questo caso conferisce al governo gli strumenti per intervenire senza indugi contro realtà considerate minacciose per la sicurezza nazionale.

Il raid notturno alla base della raf

Il provvedimento arriva a seguito di un’incursione realizzata a notte fonda, quando alcuni membri di Palestine Action hanno raggiunto una base della Royal Air Force. Là hanno danneggiato con vernice rossa alcuni velivoli militari. La scelta del colore non è casuale: i manifestanti hanno voluto simboleggiare “il sangue delle vittime civili dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza,” in una forma di dissenso diretto e cruda.

Questo episodio si inquadra in una lunga serie di azioni simili portate avanti dal gruppo, che da tempo punta a contestare le politiche legate ai conflitti mediorientali ma ha alzato il tono con metodi più radicali. Il gesto ha scosso l’opinione pubblica britannica, spingendo le autorità a rispondere con misure severe, vista la delicatezza delle infrastrutture coinvolte.

Le manifestazioni di dissenso a londra contro il bando

Non è mancata la reazione dal fronte opposto: molti sostenitori di Palestine Action si sono radunati nella capitale, organizzando proteste contro il divieto imposto dal governo. La manifestazione ha un tono acceso, con cartelli e slogan che denunciano la repressione delle voci critiche riguardo alla questione palestinese.

I partecipanti contestano l’etichetta di terrorismo attribuita all’organizzazione, affermando che “le dure azioni governative rappresentano una limitazione della libertà di espressione.” Le forze dell’ordine hanno presidiato diverse zone della città per evitare tensioni, dato che la protesta raccoglie un pubblico variegato e passionale che non accetta facilmente il provvedimento.

Situazione in evoluzione a londra

La situazione resta in evoluzione. Il governo britannico continua a monitorare da vicino Palestine Action e le sue attività, con l’intento di impedire altre azioni simili, mentre gruppi di attivisti cercano nuove strade per farsi sentire. Nel frattempo, Londra rimane teatro di uno scontro culturale e politico che coinvolge sicurezza, diritti civili e questioni internazionali.

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