Lo splendido giardino di Ninfa, vicino a Cisterna di Latina, continua ad attirare visitatori per la sua combinazione unica di natura rigogliosa e vestigia storiche. Definito come uno dei giardini più belli al mondo, ha ospitato figure celebri del mondo della cultura e dello spettacolo, oltre ad essere un rifugio segreto per chi cerca tranquillità e ispirazione. Lunghi viali inondati di fiori, alberi di ogni specie e resti di antiche costruzioni creano un’atmosfera fuori dal tempo, che si scopre facilmente raggiungendo il luogo anche senza un’auto.
Le caratteristiche botaniche e paesaggistiche del giardino di ninfa
Ninfa è un giardino all’inglese che si estende su circa otto ettari. Al suo interno convivono più di 1.300 specie botaniche, una varietà che riflette sia la cura che il lavoro pluriennale della fondazione Roffredo Caetani, proprietaria dell’area, sia la spinta a conservare la biodiversità . Tra gli alberi spiccano i raffinati aceri giapponesi e le maestose magnolie. Lungo il percorso si incontrano fiori di mille colori, dalle rose alle calle, e specie acquatiche come gli iris che popolano specchi d’acqua e ruscelli che attraversano il giardino. Proprio il corso d’acqua e il piccolo laghetto al centro rendono il luogo un’oasi naturale dove passeggiare è come entrare in una fiaba o in un romanzo ottocentesco.
Edifici e rovine immerse nel verde
Gli edifici cadenti sparsi nella tenuta sono avvolti da rampicanti e piante rampicanti che conferiscono un’aria di mistero e romanticismo al giardino. Queste rovine medievali si fondono con la natura circostante, offrendo angoli peculiari in cui fermarsi e lasciarsi incantare. L’area è protetta dal WWF e rappresenta una testimonianza di rispetto per il paesaggio e per la storia del posto. Il giardino si trova a poca distanza dal borgo di Sermoneta, noto per essere stato set cinematografico di produzioni come “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, aggiungendo un altro motivo per la visita a questa zona del Lazio.
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Ospiti celebri nel giardino di ninfa: dalle star ai grandi scrittori
Tra le tante personalità che hanno varcato i cancelli di Ninfa, spiccano nomi che appartengono a epoche e mondi diversi. Il principe Carlo d’Inghilterra, che oggi è re Carlo III, e lady Diana hanno visitato il giardino nel 1985 durante una loro missione ufficiale in Italia. Quel giorno, a sorpresa, scelsero di trascorrere alcune ore fuori dal protocollo. Carlo conosceva molte piante e ha passeggiato a lungo da solo, mentre Diana si è fermata a osservare con calma il fluire dell’acqua, trovando un momento di pace lontano dagli occhi indiscreti.
Celebrità contemporanee tra i vialetti
Più di recente, il giardino ha accolto anche Chiara Ferragni e il marito Fedez. Arrivati con poco preavviso e in un giorno chiuso al pubblico, hanno potuto godersi i vialetti e i prati con tranquillità , scoprendo Ninfa al di fuori della folla. La presenza di personaggi così diversi testimonia l’ampiezza dell’attrattiva di questo posto unico, capace di affascinare tanto i reali quanto i protagonisti della cultura digitale contemporanea.
Scrittori e artisti a ninfa: ispirazione tra rovine e natura
Non sono mancati soprattutto nel passato numerosi letterati e artisti che hanno tratto ispirazione da Ninfa. Tra gli ospiti storici si ricordano figure come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Truman Capote, Tennessee Williams, Dylan Thomas, Giorgio Bassani, Eugenio Montale e Tomasi di Lampedusa. Questi nomi noti si perdevano tra i cespugli fioriti, prendevano appunti, scrivevano e riflettevano in silenzio, approfittando degli scorci del giardino e della quiete che nessun altro posto offriva.
Un’immagine memorabile di Truman Capote
Truman Capote, in particolare, è rimasto impresso per un’immagine fuori dal comune: lo scrittore seduto dentro un basso laghetto, con un libro in mano e un bicchiere di vodka nell’altra. Pasolini, invece, mostrava una sensibilità speciale durante le sue visite, interessandosi anche ai piccoli dettagli naturali come le lucciole o le formiche, di cui discuteva con grande attenzione e delicatezza. Questi episodi raccontano un Ninfa che è stato per molto tempo rifugio di anime creative.
La vita a ninfa raccontata da lauro marchetti, curatore e testimone diretto
Lauro Marchetti, curatore attuale del giardino e autore del volume Memorie di Ninfa , ha vissuto a contatto con questo ambiente fin dall’infanzia. Nato e cresciuto nella tenuta, ricorda la sua esperienza immersa nella natura, dove ancora si poteva correre tra le pianure pontine senza segni di industrializzazione, osservando uccelli e piante con occhi curiosi. A sei anni venne notato dalla principessa Lelia Caetani, anima instancabile del giardino, che volle occuparsi della sua educazione.
Ricordi personali e storie dal cuore del giardino
La sua è stata una giovinezza segnata dal contatto continuo con la natura e la storia di Ninfa, ma anche con una comunità che amava condividere momenti di ispirazione e creatività . Il libro di Marchetti raccoglie ricordi personali e storie del giardino, svelando una prospettiva diretta e intima, a differenza dei racconti più ufficiali. La sua testimonianza aiuta a comprendere non solo la bellezza del luogo, ma anche l’atmosfera speciale che si respira attraversando quel che resta di un mondo antico riconciliato con la natura.