Il generale Maurizio Stefanizzi, carabiniere con 49 anni di servizio, riceve cittadinanza onoraria a Trieste

Il generale Maurizio Stefanizzi, carabiniere con 49 anni di servizio, riceve cittadinanza onoraria a Trieste

Il generale Maurizio Stefanizzi, comandante interregionale dei carabinieri Vittorio Veneto, riceve la cittadinanza onoraria di Trieste dopo 49 anni di servizio dedicati alla sicurezza e al sostegno delle categorie fragili nel nord Italia.
Il Generale Maurizio Stefanizz Il Generale Maurizio Stefanizz
Il generale Maurizio Stefanizzi, con 49 anni di servizio nei carabinieri e un forte legame personale con Trieste, ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città in riconoscimento della sua lunga carriera e impegno verso le categorie fragili. - Gaeta.it

Il generale Maurizio Stefanizzi, comandante interregionale dei carabinieri Vittorio Veneto, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Trieste. Nato nel 1960 a Bisignano, in provincia di Cosenza, Stefanizzi ha dedicato quasi cinque decenni alla divisa, distinguendosi nella gestione di quattro regioni del nord Italia. Il legame con Trieste va oltre il dovere istituzionale, raccontando una storia personale che attraversa generazioni.

Lunga carriera nell’Arma: 49 anni di servizio

Il generale Stefanizzi ha iniziato la sua carriera il 26 settembre 1976, da allora non ha mai abbandonato il ruolo, accumulando 49 anni di servizio attivo. Si definisce il carabiniere con più anni di servizio in attività in Italia, superando anche il comandante generale dell’Arma. Questo dato non si basa sull’età anagrafica, ma proprio sul lungo periodo al servizio effettivo nell’organizzazione.

Stefanizzi ha guidato, a partire dal 2023, il comando interregionale che copre Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, un vasto territorio che comprende alcune delle aree più popolose e strategiche del nordest italiano. La sua esperienza si riflette nell’attenzione particolare che riserva alle esigenze della società, soprattutto verso categorie fragili, come ha sottolineato nel corso della cerimonia a Trieste.

Un impegno verso le categorie fragili

Dal punto di vista professionale, il generale è prossimo al pensionamento: ha dichiarato di essere a venti giorni dal congedo dopo quasi mezzo secolo di lavoro. Un traguardo raro, che segna una carriera intensa e segnata da molte responsabilità.

Radici familiari e formazione accademica

Il legame con la storia della famiglia è un punto di forza nel percorso di Stefanizzi. Suo padre e suo nonno erano carabinieri. Quest’ultimo ha combattuto nella Prima guerra mondiale, portando avanti una tradizione militare radicata, che ha influenzato le scelte del generale fin dalla giovane età. La passione per il ruolo si mescola così a un richiamo storico e personale.

Formazione continua e alta specializzazione

Nel campo della formazione, Stefanizzi ha investito molto. Ha conseguito due lauree e frequentato corsi di formazione militari di alto livello, tra cui l’Accademia militare di Modena e il Corso superiore di stato maggiore interforze presso il Centro Alti Studi della Difesa. Collabora e si aggiorna con master specifici, aggiungendo strumenti culturali e tecnici utili al comando.

Questi studi avanzati e la lunga esperienza sul campo gli hanno permesso di guidare reparti importanti e di ottenere riconoscimenti ufficiali, tra medaglie e premi per meriti di servizio. La sua carriera offre un esempio di dedizione e continuità nel mondo delle forze dell’ordine italiane.

Il legame con Trieste e il ruolo dei carabinieri nella società

La consegna della cittadinanza onoraria a Trieste, avvenuta recentemente, ha messo in luce la dimensione personale del generale Stefanizzi rispetto alla città. Ha detto di sentire un forte legame, che nasce da motivi storici e sentimentali più che istituzionali. La cerimonia ha voluto riconoscere anche il ruolo fondamentale dei carabinieri nella vita civile e la lunga attività di Stefanizzi a servizio del territorio.

Nel suo discorso, il generale ha evidenziato come i carabinieri siano chiamati oggi a tutelare le persone più vulnerabili. Ha ribadito la necessità di mantenere una attenzione costante verso chi vive situazioni di fragilità, in un contesto sociale spesso complicato.

Umano e professionale al servizio del territorio

Questa visione è coerente con l’immagine che la società ha dell’Arma, che si occupa non solo di sicurezza ma anche di assistenza e controllo sociale. A Trieste, il conferimento della cittadinanza onoraria ha riconosciuto il valore umano e professionale del generale dopo quasi cinquant’anni al servizio pubblico.

L’evento segna per Stefanizzi un momento importante, prima dell’uscita definitiva dal servizio attivo. Rappresenta un saluto a una parte del Paese e un riconoscimento a una carriera che ha attraversato decenni di storia militare e civile italiana.

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