Il Friuli Venezia Giulia protagonista a San Pietro con il presepe di Grado: una tradizione da celebrare

Il Friuli Venezia Giulia protagonista a San Pietro con il presepe di Grado: una tradizione da celebrare

Il presepe di Grado, inaugurato a Piazza San Pietro, celebra la cultura friulana con un’imponente installazione che rappresenta l’ecosistema lagunare e il patrimonio storico della comunità.
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Il Friuli Venezia Giulia protagonista a San Pietro con il presepe di Grado: una tradizione da celebrare - Gaeta.it

Con il ritorno del Friuli Venezia Giulia a Piazza San Pietro, la tradizione del presepe si rinsalda, portando in scena non solo una rappresentazione della Natività, ma anche un pezzo della cultura e dell’arte regionale. Dopo il successo del presepe di Sutrio, questo anno è toccato al presepe di Grado irrompere nel cuore della cristianità. I visitatori che affollano la piazza durante il periodo festivo possono ammirare un’opera che riflette il talento e la creatività degli artisti friulani, rappresentando un autentico simbolo del patrimonio culturale di questa regione italiana.

L’inaugurazione del presepe di Grado

La cerimonia di inaugurazione del presepe, svoltasi oggi, ha visto la partecipazione di molte personalità locali. Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, ha evidenziato l’importanza di questo evento non soltanto come manifestazione artistica, ma anche come momento di orgoglio per la comunità del Friuli Venezia Giulia. Ha sottolineato quanto siano fondamentali gli artisti locali, che si fanno custodi della cultura regionale e la promuovono con passione e dedizione. Oltre a Bordin, erano presenti il vicegovernatore Mario Anzil e l’assessore Fabio Scoccimarro, insieme a diversi consiglieri regionali, tutti uniti nel celebrare questa straordinaria creazione che è il risultato di un lavoro in équipe.

A rendere ancor più suggestiva l’inaugurazione è stata l’accensione del grande albero di Natale posto ai piedi della Basilica di San Pietro. Questo gesto ha unito simbolicamente la comunità di Grado con quella di Roma, mostrandosi come un ponte tra le due realtà culturali.

Un’opera imponente e simbolica

Il presepe di Grado, con dimensioni imponenti di 14 metri di altezza per 30 di larghezza, rappresenta un omaggio all’ambiente della laguna. Per la prima volta, l’installazione riproduce un vero e proprio ecosistema lagunare, completo di un bacino d’acqua di 35 metri cubi, isolotti, spiagge e casoni tipici del luogo, dove si trova anche la Sacra Famiglia. Gli elementi naturali, come la fauna e la flora della laguna, arricchiscono ulteriormente la scena, creando un’atmosfera incantevole.

Antonio Boemo, che ha guidato il progetto realizzativo, ha evidenziato l’importanza di rappresentare la vita in laguna di inizio ‘900. Questo periodo storico vide tante famiglie abitare gli isolotti, spesso in condizioni di povertà e dipendenti dalla pesca per la propria sussistenza. Il presepe diventa così non solo una rappresentazione religiosa, ma anche una memoria storica della comunità, in grado di evocare immagini vivide di un passato non lontano.

Un lavoro di squadra

Il presepe di Grado non sarebbe stato possibile senza l’impegno e la dedizione di un gruppo di quaranta professionisti e volontari, che ha lavorato intensamente per due anni. Ogni dettaglio è stato rifinito con cura, compresa la scelta dei colori delle statue, che richiamano le sfumature della laguna, della terra e della vegetazione circostante. Questi artisti, con le loro capacità e il loro amore per la propria terra, hanno dato vita a un’opera che racconta una storia, quella della comunità di Grado.

La passione e la collaborazione tra i membri della squadra hanno giocato un ruolo cruciale nel rendere questo progetto una realtà. Attraverso il lavoro congiunto, ogni partecipante ha potuto apportare il proprio talento e la propria visione personale, dimostrando come il lavoro di squadra possa produrre risultati straordinari e significativi. L’installazione non è solo un’opera d’arte, ma rappresenta un assaggio della comunità di Grado e delle sue tradizioni, che si riflettono in ogni particolare del presepe.

Con questa nuova rappresentazione artistica, il Friuli Venezia Giulia riafferma il proprio posto nell’ambito della cultura e della tradizione, lasciando un’impronta duratura nel cuore di Roma e di tutti coloro che avranno la fortuna di vederla.

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