Il nuovo film di Silvio Soldini, le assaggiatrici, racconta una pagina drammatica della storia della seconda guerra mondiale attraverso il destino di alcune donne che rischiavano la vita ogni giorno per assaggiare il cibo destinato a Hitler. Dopo un buon riscontro nelle sale italiane, il lungometraggio si prepara a esordire in germania e austria, dove si svolgeranno diverse anteprime in occasione della commemorazione della fine del conflitto.
La trama di le assaggiatrici svela il rischio nascosto delle donne nel regime nazista
Le assaggiatrici si ispira al romanzo omonimo scritto da Rosella Postorino e pubblicato da Feltrinelli. La vicenda narra di un gruppo di donne arruolate con la funzione rischiosa di gustare le pietanze destinate ad Adolf Hitler, per evitare avvelenamenti. Queste donne, anche se sconosciute ai più, si trovavano a fronteggiare una realtà pericolosa ogni giorno. Il film, diretto da Silvio Soldini, restituisce con attenzione il loro coraggio, inserendo nella narrazione l’intensità delle emozioni e il peso di una lorò esistenza segnata dalla paura e dall’incertezza.
Ambientazione e realismo storico
L’ambientazione storica riflette con precisione la germania durante la guerra, descrivendo particolari e ambienti che contribuiscono a comporre un quadro realistico e drammatico. Le protagoniste incarnano sia lo spirito di sopravvivenza che le difficoltà di chi era coinvolto indirettamente nel potere nazista. L’opera cinematografica riesce a trasmettere con efficacia il messaggio della lotta quotidiana in un contesto oppressivo, mantenendo un tono sincero e mai retorico.
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Il successo in italia: incassi e pubblico dopo l’anteprima al bifest
La prima italiana di le assaggiatrici si è tenuta al bifest di bari nel marzo del 2025. L’evento ha attirato molta attenzione, sebbene il cast non comprendesse attori particolarmente conosciuti nel paese. Tuttavia, la qualità del film e la forza della storia sono emerse chiaramente, generando interesse e un buon passaparola.
Dalla distribuzione nazionale sono arrivate oltre 2 milioni e 800 mila euro di incasso, con un pubblico in sala superiore a 420 mila persone. Questo risultato attestava un apprezzamento concreto per una pellicola che, pur essendo classificata come film d’autore, è riuscita a coinvolgere un vasto pubblico. La risposta positiva ha confermato la capacità di Soldini di trattare temi storici delicati in modo accessibile e coinvolgente.
Il ruolo di vision distribution
La distribuzione di le assaggiatrici in italia è stata curata da Vision Distribution, che ha saputo valorizzare il lavoro del regista e portare nelle sale un’opera che parla di memoria e resistenza. Gli spettatori hanno trovato nella trama motivi di riflessione e di approfondimento sul vissuto delle persone comuni durante la guerra.
L’arrivo in germania e austria: eventi e anteprime per commemorare la fine della guerra
Il 5 maggio 2025, le assaggiatrici ha fatto il suo debutto in germania al cinema babylon di berlino, luogo storico della città . La proiezione ha registrato il tutto esaurito e il film ha ricevuto applausi lunghi da parte del pubblico presente. Alla serata hanno partecipato il regista Silvio Soldini e il cast, presenti per presentare il lavoro di fronte agli spettatori tedeschi.
Il lancio in germania rientra in un calendario di oltre trenta anteprime distribuite su tutto il territorio, organizzate attorno all’evento dell’8 maggio che segna la fine ufficiale della seconda guerra mondiale in europa. Questa programmazione mette in luce l’interesse diffuso verso la pellicola e la sua capacità di toccare temi storici legati proprio a quel periodo.
La distribuzione in austria
Parallelamente, il film arriverà nelle sale austriache il 6 giugno 2025, consolidando la sua presenza nel centro europa. La distribuzione internazionale segue il lavoro di Vision Distribution, che governa la diffusione al di fuori dell’italia con l’obiettivo di raggiungere un pubblico più vasto ed eterogeneo.
Le assaggiatrici si prepara così a diventare un punto di riferimento cinematografico per chi cerca rappresentazioni dirette e concrete di storia vissuta, mostrando aspetti poco noti delle conseguenze quotidiane di regimi autoritari. “Una storia di coraggio e resistenza che va raccontata,” sottolinea la critica specializzata.