Il set del film “frammenti”, opera prima della regista Bianca Marcelli, ha preso vita a porto san giorgio, valorizzando le bellezze e le professionalità delle marche. Questa produzione mette al centro la danza inserita in un dramma contemporaneo che indaga l’arte, l’identità e il percorso interiore. Il lavoro coinvolge per la maggior parte maestranze locali e mira a portare nuova attenzione sul territorio marchigiano, già conosciuto per la sua vivacità culturale e paesaggistica.
Una produzione cinematografica radicata nelle marche
Andrea Agostini, presidente di fondazione marche cultura e marche film commission, si è recato nel suggestivo set ospitato nella villa neorinascimentale santa maria al poggio a porto san giorgio. Ha evidenziato come il film utilizzi il 70% di maestranze della regione, confermando la vitalità del settore cinematografico locale. Solo nel mese di maggio sono state attive quattro produzioni nelle diverse province marchigiane, con un totale di 35 produzioni realizzate in poco più di due anni. Questa intensità produttiva ha messo le marche sotto i riflettori internazionali, raccontando un territorio capace di supportare diverse realtà creative. Le professionalità del luogo coprono ruoli tecnici e artistici, permettendo ai set di espandersi anche in spazi storici e scenografie naturali, valorizzando il patrimonio culturale e paesaggistico.
La fusione tra arte e territorio
Andrea Agostini ha sottolineato come “questa crescita testimonia un ecosistema solido che si nutre delle ricchezze locali e della creatività del territorio.”
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Location scelte per la loro bellezza suggestiva
Bianca Marcelli, regista dell’opera prima, ha spiegato di avere trovato nelle marche il contesto ideale per girare “frammenti”. La scelta delle location si è orientata verso luoghi particolari come il teatro dell’aquila di fermo, che rappresenta un punto di riferimento artistico e storico. Questi luoghi non sono solo scenografie naturali ma diventano elementi che accompagnano e definiscono la narrazione visiva del film. Marcelli ha sottolineato il coinvolgimento emotivo dei professionisti locali, che hanno accolto e supportato con entusiasmo il progetto. Il risultato è una fusione tra ambienti autentici e storie che attingono a valori profondi come l’identità e la ricerca interiore attraverso la danza.
Elementi naturali e culturali
La regista spiega: “Le location marchigiane non sono semplici sfondi, ma partecipano attivamente a raccontare la storia attraverso la loro storia e atmosfera.”
Il racconto della danza tra arte e vita sportiva
La danza è l’asse portante di “frammenti”, declinata in una narrazione che evita stereotipi e mette in luce la complessità di questa forma artistica. Riccardo de rinaldis, protagonista, ha precisato che pochi conoscono davvero quanto lavoro e passione sottendono la danza. “Non è solo un’espressione artistica ma anche un impegno fisico severo che richiede doti atletiche.” Il film cerca di far emergere questo duplice aspetto che incanta chi si avvicina a questa disciplina. La presenza nel cast di Rebecca Liberati di montegiorgio conferma l’attenzione alla valorizzazione delle competenze locali e ad un approccio personale al lavoro. Liberati ha apprezzato la profondità umana del territorio, che secondo lei contribuisce a dare corpo e anima alle produzioni.
Il supporto delle istituzioni locali e regionali
Il progetto ha coinvolto anche le istituzioni territoriali, con la visita sul set degli assessori al turismo e alla cultura del comune di porto san giorgio, Gianpiero Marcattili e Carlotta Lanciotti. Entrambi hanno ringraziato Agostini per la capacità di attrarre nuove produzioni cinematografiche nel territorio, sottolineando la disponibilità del comune a ospitare future riprese. Questo tipo di supporto è essenziale per consolidare una filiera culturale legata al cinema, capace di sfruttare le risorse locali a beneficio di tutta la comunità . Le amministrazioni puntano a favorire un ambiente accogliente per artisti e tecnici che scelgano le marche come terreno di lavoro e ispirazione.
Parole degli assessori
“Siamo orgogliosi di accogliere progetti che promuovano il nostro territorio e diano lavoro ai nostri talenti,” ha dichiarato Marcattili.
Dettagli sulla produzione e il contributo regionale
“frammenti” è scritto da Dario Germani e prodotto da la pratella 76, con la supervisione artistica di Giorgio Caporali. Il progetto ha ottenuto il sostegno della regione marche attraverso il programma pr-fesr 2021-2027 e il contributo della fondazione marche cultura tramite la marche film commission. Questa sinergia tra enti pubblici e privati crea opportunità concrete per le produzioni cinematografiche locali e rafforza la scena culturale, incentivando la creazione artistica e professionale. Il film si inserisce in un contesto di crescita delle produzioni marchigiane che puntano a collegare l’arte con il territorio e il talento locale.