Il festival di Cannes 2025 prende il via con la tradizionale giornata introduttiva dedicata a un’unica proiezione ufficiale e alla cerimonia d’apertura, riservando spazio alla Francia. Molte delle sezioni e la competizione inizieranno dal giorno successivo. Sul tappeto rosso si sono già mossi attori e registi per un evento che unisce cinema, musica e omaggi storici, segnando il ritorno di star e la presenza di opere restaurate. Andiamo a vedere i dettagli della serata inaugurale, il film scelto e i momenti più attesi.
La prima giornata di cannes tra cinema francese e cerimonia d’apertura
La prima giornata del festival si concentra su un unico titolo proiettato in prima serata, la pellicola d’apertura che quest’anno porta la bandiera della Francia. Si tratta di Partir un jour, opera prima di Amélie Bonin basata sul suo cortometraggio che ha ricevuto il Premio César nel 2023. Il lungometraggio rovescia la struttura narrativa del materiale originale, raccontando il ritorno di Cécile nel paesino natale a causa della morte improvvisa del padre. La protagonista vede così infrangersi il suo progetto di aprire un ristorante alla moda a Parigi e si ritrova immersa in ricordi d’infanzia e sentimenti mai sopiti, tra cui il riavvicinamento con il suo primo amore.
L’autrice ha fatto riferimento a Alain Resnais e al suo Parole parole aggiornato, presentando il film come una celebrazione della cultura popolare. La scelta di questa opera è stata molto apprezzata dai selezionatori francesi, anche per il suo spessore emotivo e stilistico. La proiezione ha dato il via ufficiale alle attività del festival, che però vedranno l’avvio vero della competizione dal giorno seguente.
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Cerimonia inaugurale letta da Laurent laffitte e parole di juliette binoche
La serata è proseguita con la cerimonia inaugurale trasmessa in diretta alle 19.15. Laurent Laffitte ha fatto da maestro di cerimonie, cavalcando con una conduzione brillante e pungente, come nella sua precedente esperienza del 2016. La presidente della giuria, Juliette Binoche, ha pronunciato un discorso introduttivo breve e misurato, mentre l’attenzione del pubblico si è spostata su Robert De Niro, destinatario della Palma d’oro alla carriera. Inoltre, Mylène Farmer, cantante di fama francofona con una carriera ricca di successi, è stata invitata per impreziosire ulteriormente la serata.
Robert de niro premiato con la palma d’oro alla carriera e la presenza di mylène farmer
Il momento più atteso della cerimonia d’apertura è stato sicuramente il conferimento della Palma d’oro alla carriera a Robert De Niro. L’attore, simbolo di diversi decenni di cinema internazionale, ha ricevuto il riconoscimento come testimonianza del suo contributo artistico. De Niro ha all’attivo una carriera lunga, con ruoli iconici che hanno segnato la storia del cinema, dal dramma alla commedia.
La presenza di Mylène Farmer ha aggiunto un elemento di richiamo musicale alla serata. Nata in Québec ma figura di spicco nella cultura francofona, ha venduto oltre trenta milioni di dischi. La sua partecipazione ha portato un tocco di spettacolarità legato alla musica, offrendo un contrasto con l’atmosfera cinematografica predominante.
La conduzione di laurent laffitte tra ironia e rispetto
La scelta di affidare la conduzione a Laurent Laffitte ha puntato su una personalità conosciuta per il suo umorismo sottile e il modo di rivestire il ruolo di presentatore con un mix di ironia e rispetto per il pubblico. La serata ha mantenuto un tono sobrio ma elegante, aderendo alla tradizione cannoise di mescolare glamour e celebrazione del cinema.
Il ritorno di “la febbre dell’oro” di charlie chaplin nella sezione cannes classiques
Parallelamente all’apertura ufficiale, la sezione Cannes Classiques ha proiettato la copia restaurata digitalmente di La febbre dell’oro di Charlie Chaplin, ricorrenza speciale poiché il film ha compiuto cento anni. L’opera, realizzata nel 1925, rappresenta un punto di svolta nella carriera di Chaplin, capace di unire comicità e impegno sociale.
Il film racconta la storia di un cercatore d’oro che affronta le difficoltà della vita con tenacia e umorismo, mettendo in luce temi come la povertà, il sogno di una vita migliore e la solidarietà tra persone emarginate. Questa proiezione ha riscosso grande interesse tra cinefili e critici per la qualità del restauro e per l’importanza storica dell’opera.
Omaggio e restauro: il significato di chaplin a cannes
La scelta di inserire Chaplin all’interno del programma di Cannes Classiques sottolinea l’intenzione del festival di omaggiare i capolavori che hanno segnato il linguaggio cinematografico. L’allestimento di una copia brillante, restituita nella sua integrità visiva, ha permesso di riscoprire un’esperienza autentica, vicina a quella originale di oltre un secolo fa.
Il valore simbolico della pellicola è collegato anche al fatto che Chaplin, con questo film, passò dalla semplice maschera comica a un regista in grado di raccontare problemi sociali profondi con delicatezza e umorismo. Questa prima giornata ha così aperto il festival mettendo insieme nuove proposte e il richiamo a una storia lunga del cinema.