Il festival gnaoua di essaouira riapre le porte dal 19 al 21 giugno 2025 per la sua 26ma edizione, pronta a mettere in scena un dialogo tra tradizioni africane e suoni contemporanei. Questa manifestazione musicale si conferma un punto di incontro per artisti internazionali e figure chiave della cultura gnaoui, un patrimonio ricco di storia e ritmo. Obiettivo del festival, quest’anno, è riaffermare la libertà artistica e la creatività, riportando l’attenzione sulla musica come linguaggio universale capace di unire culture diverse.
Apertura con maâlem hamid el kasri e la compagnia senegalese bakalama
Il concerto inaugurale darà modo al pubblico di immergersi immediatamente nel cuore dell’espressione gnaoui. Sul palco salirà maâlem hamid el kasri, maestro riconosciuto dell’arte gnaoui, accompagnato dalla compagnia bakalama, portatrice di danze e percussioni dell’africa occidentale. Questa combinazione metterà in mostra l’intreccio tra le sonorità tradizionali marocchine e le ritmiche pulsanti del senegal, fondendo elementi culturali che viaggiano su rotte storiche e musicali comuni. I protagonisti proporranno uno spettacolo che, pur radicato nelle proprie origini, guarda alla sperimentazione e al dialogo interculturale.
L’arte performativa della compagnia bakalama
La compagnia bakalama porta avanti una pratica artistica che affonda nelle tradizioni popolari, in particolare nelle coreografie e nei ritmi tipici africani. L’energia dei loro movimenti e la capacità di coinvolgere il pubblico si sposano perfettamente con la spiritualità delle note gnaoui di hamid el kasri. Sul palcoscenico di essaouira emergerà un impatto emotivo e sonoro intenso, arricchito da un’interazione fresca e spontanea. Questo appuntamento segna l’inizio di un percorso che si estenderà lungo tutto il festival, con nuove contaminazioni.
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La collaborazione tra maâlem houssam gania e marcus gilmore tra jazz e tradizione
Un’altra delle performance attese è quella di maâlem houssam gania, continuatore della linea artistica di mahmoud gania, uno dei nomi più noti nella storia della musica gnaoui. Accanto a lui si esibirà marcus gilmore, batterista statunitense con alle spalle collaborazioni di rilievo in ambito jazz, tra cui chick corea ed esperanza spalding. Questo incontro incrocia mondi musicali apparentemente distanti: la spiritualità arcaica del gnaoui e la complessità ritmica del jazz contemporaneo.
Un dialogo a tutto campo tra ritmi e melodie
La performance tra houssam gania e gilmore mostrerà come tradizioni lontane si possano fondere in una proposta sonora nuova, mantenendo intatta la profondità espressiva di entrambi i generi. Gilmore sfrutta le sue capacità tecniche per arricchire il tessuto percussivo, creando un dialogo a tutto campo con le melodie e le voci gnaoui di houssam. Un evento come questo non solo rievoca il passato, ma costruisce ponti con la musica di oggi, esplorando territori inediti e sorprendenti.
Maâlem mohamed boumezzough e il progetto internazionale con musicisti marocchini e stranieri
Tra le creazioni originali presentate in questa edizione c’è quella di maâlem mohamed boumezzough, che ha formato un gruppo insolito composto da giovani musicisti marocchini e artisti internazionali. Il progetto punta a creare un ensemble dove si intrecciano diverse esperienze e culture musicali. Aly keïta, esperto del balafon proveniente dal mali, offre il contrappunto africano ai suoni marocchini, cui si aggiungono le corde di anas chlih alla chitarra e il ritmo di tao ehrlich alla batteria.
La formazione si completa con martin guerpin al sassofono, quentin ghomari alla tromba e hajar alaoui alla voce, creando una rete sonora che comprende strumenti tradizionali e moderne. Questo gruppo prova a evitare separazioni nette tra stili, privilegiando un approccio aperto e collaborativo. La musica generata da questa formazione si presenta come una forma viva, che cambia e si plasma in ogni esibizione, specchio della varietà culturale che caratterizza essaouira stessa.
Presenza di star internazionali come c-kay e radici afrobeat sul palco di essaouira
Il festival attira anche nomi noti della scena pop-soul e afrobeat, tra cui c-kay, cantautore nigeriano popolare grazie al brano “love nwantiti”. Questo artista rappresenta una nuova generazione che ha raccolto elementi tradizionali africani nella loro musica per dar vita a un prodotto riconoscibile a livello globale. La sua presenza rafforza la vocazione internazionale della manifestazione, attirando un pubblico più ampio e mettendo in risalto il legame tra i suoni africani e le tendenze musicali attuali.
Un legame tra musica tradizionale e movimenti contemporanei
La partecipazione di c-kay sottolinea come il festival non si limiti a rievocare tradizioni antiche ma guardi anche ai movimenti contemporanei della musica globale. L’evento diventa così un punto di incontro dove luoghi geografici e generazioni diverse si confrontano sul palco, alimentando un ambiente di scambio e crescita artistica. La città di essaouira, grazie a queste scelte, conferma la sua posizione come crocevia culturale.
Attenzione alla valorizzazione della cultura gnaoua anche fuori dal palco
Oltre agli spettacoli, il festival gnaoua lavora per mettere a fuoco la tutela e la promozione del patrimonio culturale. Dopo una collaborazione con il berklee college of music, adesso la manifestazione ha stretto un accordo con la mohammed vi polytechnic university . L’obiettivo è avviare una cattedra universitaria dedicata allo studio approfondito della cultura gnaoua e delle sue radici.
Questa iniziativa punta a dare un respiro più ampio al valore artistico e antropologico che il festival rappresenta. La sinergia tra accademia e mondo artistico si traduce in programmi di ricerca, formazione e diffusione che renderanno la cultura gnaoua accessibile a un pubblico più vasto. Un progetto capace di trasformare un evento annuale in un punto di riferimento continuativo, dove tradizione e studio si mantengono vivi e produttivi. L’intento è di costruire solide basi per il futuro, custodendo un’eredità che affonda nei secoli.