Il festival dell’energia di Lecce torna a maggio con una lunga serie di eventi dedicati al legame tra energia e cultura. La manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Beulcke, si svolgerà dal 29 al 31 maggio. Tra le iniziative più attese c’è la performance teatrale “Energia. Una Storia Umana” in programma venerdì 30 maggio alle 21 presso il teatro Apollo. Lo spettacolo, che unisce parola, musica e immagini, vuole offrire al pubblico uno sguardo profondo sul tema dell’energia da molteplici punti di vista.
La figura di alessio boni tra teatro e cinema
Alessio Boni è una delle voci più riconosciute del teatro italiano contemporaneo. Nato e cresciuto vicino al lago d’Iseo, ha lasciato il suo piccolo mondo per inseguire un sogno che non conosceva ancora chiaramente. Prima ha provato esperienze di lavoro varie, tra Milano e gli Stati Uniti, ma ha trovato la sua vera strada a 22 anni al teatro, colpito da uno spettacolo unico, “La Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone.
La performance teatrale “energia. una storia umana”
Il cuore culturale del festival quest’anno è la rappresentazione teatrale intitolata “Energia. Una Storia Umana”. Sul palco del teatro Apollo di Lecce, venerdì 30 maggio, si esibiranno l’attore Alessio Boni e la compositrice e pianista Roberta Di Mario. La regia è firmata da Riccardo Mazzon, autore e volto noto della Rai, che ha curato i testi originali di questo percorso artistico. Lo spettacolo coinvolge lo spettatore in un viaggio tra parole, musica e immagini, volto a mettere in luce il rapporto profondo che l’essere umano ha con l’energia.
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L’energia viene raccontata in tutte le sue sfaccettature: non solo come forza fisica o meccanica, ma come elemento essenziale della vita, della conoscenza e dell’emozione. Viene sottolineata l’energia del corpo umano, del cuore e della mente, assieme a quella delle macchine, degli elementi naturali e di ciò che non è visibile all’occhio umano. Un tratto particolare dello spettacolo è la capacità di trasmettere emozione ed energia through il linguaggio artistico, che può raggiungere il pubblico con una forza diversa rispetto ad una discussione scientifica o tecnica.
Il progetto parte dalle ultime scoperte della fisica per esplorare anche antichi miti, la chimica del dna e le tecnologie moderne. Attraverso un insieme di voce e suono, la rappresentazione racconta la fame di energia che ha sempre caratterizzato Homo sapiens rispetto ad altre specie. Le musiche di Roberta Di Mario e le incursioni di grandi compositori classici come Bach, Mozart e Beethoven trasformano il racconto in un’esperienza sonora intensa. La partecipazione allo spettacolo è consentita con prenotazione, fino a esaurimento posti.
Roberta di mario e la fusione tra musica classica e contemporanea
Roberta Di Mario è una pianista e compositrice italiana nota per la sua doppia anima tra musica classica e contemporanea. Ha studiato al Conservatorio di Parma, dove ha conseguito il diploma con lode e menzione d’onore, affinando poi la tecnica e la sensibilità artistica con il Trio di Trieste e Alexis Weissenberg. È artista Steinway, riconoscimento che sottolinea il livello professionale e la qualità del suo talento.
La sua produzione musicale si caratterizza per un linguaggio sonoro molto espressivo e adatto anche a contesti cinematografici, grazie a un approccio che unisce elementi classici e moderne sperimentazioni. Roberta Di Mario partecipa attivamente anche ad iniziative che promuovono la parità di genere nella musica, un settore dove le compositrici italiane con rilievo internazionale sono poche.
Nel festival dell’energia svolge un ruolo chiave, con le musiche originali che accompagna dal vivo insieme ad Alessio Boni. La sua capacità di raccontare storie con il pianoforte crea un ponte tra il racconto verbale e la dimensione emotiva delle tematiche trattate, come il legame con l’energia che permea ogni aspetto della vita umana e della natura.
Esperienze e carriera di alessio boni
Da lì è iniziato il suo percorso formativo all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma, dove ha studiato con maestri come Andreas Rallis e Peter Stein. Gli anni successivi lo hanno visto protagonista di tournée teatrali con registi come Giorgio Strehler e Luca Ronconi, affermandosi come attore capace di ruoli complessi. Al cinema e in televisione si è distinto grazie a produzioni importanti come “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana e la fiction Rai “La lunga notte – La caduta del Duce”.
Il suo repertorio spazia dalla figura di Caravaggio a quella di Ulisse, dal principe Andrej Bolkonskij al ruolo di Dio sul palco ne “Il visitatore”. Nel 2021 ha pubblicato il libro “Mordere la nebbia”, dove racconta esperienze e riflessioni accumulate in anni di carriera. Oltre alla recitazione, ha approfondito anche il lavoro di regista teatrale, con spettacoli come “I duellanti”, “Don Chisciotte” e l’“Iliade, Il gioco degli dei”, un progetto in cui è sia regista che interprete.