La serata di venerdì 23 maggio 2025 al cinema moderno di cerveteri offrirà un momento dedicato al documentario “oltre il mare”, realizzato da irio pusceddu. L’appuntamento, fissato per le 19:30, concentra l’attenzione sull’emigrazione agropastorale della sardegna verso il centro italia. Un tema che esplora il viaggio, la fatica e la trasformazione di una comunità che ha lasciato la propria terra in cerca di un futuro diverso.
Il racconto dell’emigrazione agropastorale sarda nel centro italia
“oltre il mare” cerca di portare in primo piano una pagina poco divulgata della recente storia italiana legata all’emigrazione interna. Particolare rilievo viene dato agli spostamenti delle famiglie sarde, coinvolte in attività agricole e pastorali, e la loro integrazione in territori del centro italia. Tra sfide quotidiane e momenti di condivisione culturale, il documentario mostra come queste migrazioni abbiano plasmato le identità locali e contribuito a modificare i tessuti sociali delle nuove comunità.
Il viaggio, la fatica e la trasformazione
Nel viaggio narrato si coglie la fatica del distacco da un ambiente noto e il desiderio di rivolgersi verso orizzonti meno conosciuti, ma ricchi di opportunità. Le immagini e le testimonianze raccolte danno voce a chi ha vissuto in prima persona questo percorso, mostrando usi, costumi e l’adattamento necessario per non perdere radici importanti senza rinunciare al domani.
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La genesi del film e il ruolo del circolo “peppino mereu” di siena
Il documentario è nato dall’idea di elio turis, daniele gabrielli e dina meloni, con il sostegno del circolo culturale “peppino mereu” di siena. Quest’ultimo ha curato la produzione del film dando forma a una ricerca basata su testimonianze dirette e materiali storici. L’attenzione ai dettagli culturali e sociologici nasce dall’obiettivo di lasciare una traccia visiva e narrativa di questa emigrazione specifica, in una regione spesso trascurata dagli studi sulle migrazioni.
Un lavoro di ricerca e memoria
L’impegno del circolo ha permesso di elaborare un prodotto coerente e documentato, che unisce ricordi personali e ricostruzioni storiche, restituendo una chiave di lettura utile anche per storici e appassionati di cultura popolare. La collaborazione tra i promotori è alla base della riuscita dell’opera che, con un linguaggio accessibile, mette in luce la complessità di una vicenda umana ricca di intrecci sociali.
La serata speciale con irio pusceddu e ospiti a cerveteri
L’appuntamento al cinema moderno di cerveteri prevede la presenza del regista irio pusceddu che introdurrà il documentario e si confronterà con il pubblico. Saranno presenti anche rappresentanti istituzionali come la sindaca di cerveteri, elena maria gubetti, l’assessore alle politiche agricole riccardo ferri e il vicesindaco della città metropolitana di roma capitale, pierluigi sanna. La loro partecipazione sottolinea l’importanza che la storia raccontata assume nel contesto locale e regionale.
La testimonianza diretta di pietro flore
Un altro elemento di rilievo sarà la presenza di pietro flore, protagonista del documentario originario della sardegna e residente a cerveteri da anni. La sua testimonianza diretta arricchirà la serata con dettagli che vanno oltre le immagini, mettendo a fuoco le dinamiche personali e sociali che accompagnano il trasferimento e l’insediamento in un nuovo territorio.
La rilevanza culturale del documentario nel contesto italiano del 2025
In un’italia che continua a confrontarsi con tematiche legate alla mobilità interna e all’incontro tra diverse culture, “oltre il mare” assume una posizione significativa. Il film riporta alla luce storie e percorsi spesso dimenticati, mettendo in dialogo passato e presente. Raccontare le esperienze della comunità sarda nel centro italia non riguarda solo un fatto storico, ma ha ricadute sulla conoscenza delle identità regionali e sulla memoria collettiva.
Micro-storie e riflessioni sull’accoglienza
L’attenzione verso queste micro-storie contribuisce a una lettura più ampia del fenomeno migratorio interno italiano. Allo stesso tempo offre spunti di riflessione sull’accoglienza, sull’adattamento e sulla convivenza tra tradizioni diverse. La programmazione al cinema moderno rappresenta così un’occasione per avvicinarsi a questa realtà con strumenti visivi e narrativi, stimolando il confronto e la partecipazione cittadina.